CATANZARO â Solito allenamento di inizio settimana ieri pomeriggio per il Catanzaro in vista della partita del verdetto finale dei playoff. Al termine l’allenatore Franco Dellisanti ha ripetuto la solita frase: «Tutto normale, tutto tranquillo». «Anche questa â ha aggiunto â che è la settimana conclusiva del mini torneo degli spareggi deve essere per noi normale. Non vedo perché si debba cambiare. Penso, anzi, che svolgere un lavoro differente, rispetto non soltanto alle ultime settimane, ma anche a quello del campionato, sarebbe deleterio».
â Sono giorni, differenti da quelli del recente e meno recente passato. Pronta la replica del tecnico giallorosso che non ha tradito il minimo stato di tensione: «Ma differenti non per la preparazione, bensì per un altro aspetto, quello ambientale che, come ha già notato, comincia a dimostrare segni di frenesia. E allora bisogna gestire bene la pressione cercando di non farsi coinvolgere dalle situazioni che possono essere negative come il carico di responsabilità che già si sente vivendo in un ambiente eccitato e al tempo stesso ansioso». «Il che, sia inteso, non è una colpa della nostra straordinaria tifoseria. La sua ansia, la sua frenesia di fronte a un evento così importante si giustificano con le attese e le speranze deluse per anni e anche con la fiducia di quest’anno, sino all’ultima dimostrazione fornita nella trasferta di Acireale».
â Fiducia che dovrebbe essere premiata domenica… «à quello che tutti ci auguriamo. La stessa fiducia poggia su una buona condizione generale della squadra che è reduce da un periodo in cui si sta esprimendo al massimo. E allora se la striscia positiva si allungherà , come dovrebbe, le cose possono mettersi bene». Dellisanti ha evitato accuratamente di parlare di promozione, ovviamente per scaramanzia, anche se il Catanzaro ha il vantaggio dei due risultati favorevoli su tre. «Non è il caso di tenerne conto, trattandosi di un vantaggio relativo. Del resto gli esempi sono d’attualità . La Nocerina che contro di noi poteva sfruttare il doppio zero a zero è stata eliminata, mentre il Brindisi che sembrava una macchina gol non è stato capace di rimontare lo 0 a 1 di Acireale. E allora non possiamo pensare di gestire il pareggio perché sarebbe strategia pericolosa. Quindi dobbiamo puntare a vincere anche per quella vocazione che abbiamo esternato nel campionato, oltre che nei playoff. Che, poi, fuori casa le intenzioni non si sposino con la pratica può non dipendere dall’atteggiamento tattico che solitamente manteniamo anche nelle partite in trasferta. E tanto per non generalizzare al Tupparello domenica ci è stato consentito soltanto qualche tentativo di affondo nel quadro di una partita prevalentemente tattica. Ma non eravamo noi che dovevamo rischiare».
â Il Catanzaro lo dovrà fare domenica se vorrà sgombrare il campo da rischi. «Lo farà grazie alla sua collaudata organizzazione di gioco. Una organizzazione che è stato il primo presupposto delle prestazioni della squadra sia nelle partite in casa e sia in quelle esterne». Potrebbe esserci un altro vantaggio per il Catanzaro: quello relativo alle tre assenze nelle file dell’Acireale: Anastasi, Cardinale e Bonanno. Ma il tecnico giallorosso non si è detto d’accordo neppure su questo punto: «Se all’Acireale ne mancano tre, a noi due se ricordiamo che oltre ad Ascoli, abbiamo già dovuto fare a meno dell’infortunato Corazzini. Comunque le assenze possono avere un’incidenze relativa sul rendimento di una squadra. Se, comunque, i giocatori indisponibili avessero avuto tanta incidenza, noi non ci saremmo trovati a questo punto. L’Acireale domenica scorsa ha operato nella formazione base cambi tutt’altro che di ripiego. Quindi… La verità è che le partite bisogna giocarle senza lasciarsi suggestionare da situazioni di vantaggio o svantaggio che, ripeto, hanno relativo peso. Soprattutto nel tipo di partita che dobbiamo giocare». Questa settimana è meno frenetica la corsa al biglietto da parte dei tifosi, dopo le due settimane precedenti di ansie. Ciò di fronte alla maggiore capienza del «Ceravolo» rispetto agli stadi di Nocera Inferiore e Acireale. La capienza dello stadio giallorosso già aumentata a 15 mila per la prima partita con la Nocerina, è probabile che venga portata a 20 mila. à la promessa che ha fatto ad Acireale ai tifosi il sindaco Sergio Abramo il quale, probabilmente, coinvolgerà di nuovo la commissione di vigilanza.
Vito Macrina – Gazzetta del Sud