Gentile Presidente Traversa,
conoscendo la sua sensibilità e attenzione al rapporto dell’istituzione che rappresenta con i giovani della provincia, non potevmo non scriverle e comunicarle il nostro rammarico in seguito alla prima e, sarebbe il caso di augurarsi, ultima, riunione dell’ufficio di presidenza della consulta giovanile della provincia di Catanzaro, inaugurata mesi orsono e presieduta e coordinata dl suo vice Mario Magno. Una pagina che non può passare inosservata e dinanzi alla quale ci auguriamo un suo immediato e diretto intervento.
Se già nel momento della formazione dell’assemblea avevamo manifestato dubbi e perplessità per uno statuto truffaldino e pieno di omissis, per la poca informazione e l’incertezza sui modi di partecipazione, la recente riunione ha dato la conferma che di “porcellum” si tratta. Lo diciamo con sincera tristezza perché abbiamo voluto credere nei propositi e nelle potenzialità di questo innovativo organo; fin dalle prime fasi siamo stati propositivi ed abbiamo cercato sempre più di allargare la partecipazione, contro le spinte di chiusura delle solite oligarchie partitiche, coinvolgendo importanti realtà dell’associazionismo, del volontariato, dello sport. Lo diciamo con l’amarezza di chi in un’assemblea divisa aveva messo d’accordo tutti ricevendo per questo il massimo delle preferenze espresse dalla stessa. Siamo stati propositivi fino al 12 luglio, quando tutto è caduto per colpa di giovani già insozzati di mentalità mediocre, politicante e mercanteggiante; per colpa di uno statuto senza regole dove non c’è stato spazio per diritti e tutele.
Ma procediamo con i fatti. Nell’ufficio di presidenza tutto è sembrato scontato; il centro destra propone in virtù di un accordo (che abbiamo saputo essere stato, nei giorni precedenti, spinto attraverso telefonate che hanno coinvolto perfino i vertici dei partiti regionali), una rappresentante di una parte del centro sinistra (la signorina Tassoni del PDM). Sembra cioè normale che anche gli equilibri di una vicepresidenza di una consulta giovanile debba giocarsi lungo i rapporti di forza di un arco partitico che non conosce altro compito se non, evidentemente, conservare se stesso e scambiarsi favori (perché magari oggi il PDM dei piccoli ottiene la consulta e domani offrirà alla destra un altro piatto pubblico). Il dibattito è stato teso ma con argomentazioni ridicole; i rappresentanti dei partiti, dell’una e dell’altra parte, rilanciavano il desiderio di unanimità e di una convergenza. Ma trattavasi di un’unanimità che aveva il volto scelto dai loro capi per telefono. D’altronde la signorina Tassoni, tra l’altro non giovanissima, non ha detto una parola, non ha brandito un’idea. Era un volto o un nome che avrebbe dovuto raccogliere, non si sa perché, il consenso di tutti. Anche il silenzio delle altre associazioni, combattive alla precedente riunione, è preoccupante. Alla fine 4 schede nulle sono il risultato di una situazione convulsa ma anche di un sospetto e pilatesco “lavarsene le mani”.
L’accordo trasversale va in porto, ma ecco subito dopo, come nel più scontato dei copioni calabresi, un altro fatto anomalo. Le associazioni e le consulte dell’ufficio di presidenza, hanno presentato come uniche associazioni e consulte dell’intera provincia di Catanzaro richieste di finanziamento alla stessa consulta. Che vengono approvate. Tutte quante. per capirci è come se in parlamento facessero una commissione al solo scopo di utilizzare i fondi destinati per autofinanziare i propri partiti. Lasciando stare il merito dell’iniziative, probabilmente anche pregevole, le richieste rimangono impresentabili. Impresentabili formalmente e sostanzialmente perché incomplete della documentazione necessaria a richiedere contributi ad enti pubblici, ( alcune mancavano perfino di preventivi di spesa, espressi a voce sul momento dai componenti dell’ufficio di presidenza con una contrattazione degna di un bazar egiziano). Impresentabili perché all’ordine del giorno non c’era scritto “delibera di contributi ad associazioni”, o meglio non c’era scritto nemmeno “regalo in denaro a componenti dell’ufficio di presidenza”. Per la cronaca sono stati destinati a queste associazioni e consulte un totale di 20000,00 € in una prima seduta che non prevedeva approvazioni. Ma soprattutto viene bruciato metà dell’intero budget a favore di membri dell’ufficio di presidenza, senza una parvenza di concorso pubblico di idee. La dotazione complessiva di 50000,00 €, presidente Traversa, dovrebbe essere rivolta attraverso bando pubblico ai giovani della provincia e non alle sole associazioni e consulte dell’ufficio di presidenza (e lo diciamo da membri interni). Solo le insistenti richieste del nostro rappresentante hanno permesso di fissare un termine pubblico di presentazione di progetti al 30 settembre per spendere i 30.000 euro rimasti.
Presidente, ci creda, è stata una brutta giornata perché abbiamo visto lo spiraglio di un sistema perverso e trasversale che può rigenerarsi e riproporsi. Chiediamo delle risposte forti signor presidente, delle risposte ai giovani che non possono perdere le speranze e non possono vedersi spente spinte propulsive e progettuali vere, sincere, credibili. La consulta, se vuole esistere in questi ultimi 2 anni di mandato, deve essere riazzerata. Anzitutto perché non sia un ulteriore strumento di finanziamento della casta, questa volta con il volto sbarbato e colorito di ventenni e trentenni.
Con fiducia e stima,
ASSOCIAZIONE ULIXES
Loading ...