Continua incessante l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Soverato per reprimere ed individuare il fenomeno della coltivazione, produzione e cessione di sostanze stupefacenti.
Nella prima mattinata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Cardinale, diretti dal Mar. Giuseppe Campolo, unitamente ad alcuni militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, durante un servizio di rastrellamento in località rurali del Comune di Torre di Ruggiero, coordinato dal Ten. Giancarlo Russo, comandante del N.O.R.M. di Soverato, e finalizzato alla ricerca di piantagioni di canapa indiana, hanno individuato due appezzamenti di terreno adibiti alla coltivazione della canapa in località Piraino. Le due coltivazioni erano poco distanti tra loro e munite anche di un impianto di irrigazione ingegnosamente costruito con alcuni tubi di gomma che ne percorrevano tutta la lunghezza. Alla luce della scoperta fatta, i militari si sono appostati nelle vicinanze, accuratamente mimetizzati, per cercare di individuare i responsabili della coltivazione delle piantagioni. Dopo alcune ore di osservazione, nascosti nella fitta boscaglia circostante, i militari hanno individuato tre soggetti che si stavano avvicinando al luogo in questione muniti di zappe e che, una volta giunti nella piantagione, si sono presi cura delle piante di canapa.
Uno dei soggetti è stato immediatamente riconosciuto dai militari in Cutullè Antonio (vedi foto sul sito internet: www.soveratoonline.it/speciale.php), già noto alle Forze dell’Ordine, mentre gli altri due sono stati identificati solo successivamente. A quel punto i militari sono venuti fuori dal loro nascondiglio ed hanno bloccato i tre soggetti. Il Cutullè ha tentato di fuggire alla vista dei Carabinieri buttandosi nella vegetazione circostante ed opponendo una violenta resistenza ai vari tentativi di bloccarlo. Fortunamente, la prontezza e l’esperienza dei militari hanno permesso di bloccarlo dopo pochi minuti e di trarlo in arresto per “Coltivazione al fine di spaccio di sostanza stupefacente del tipo canapa indiana” e per “resistenza a Pubblico Ufficiale”. Insieme a lui i carabinieri hanno arrestato anche uno dei due complici, Zaccone Domenico di 21 anni (foto sopra), e denunciato in stato di libertà, perché ancora minorenne, l’altro complice Z.N. di 17 anni. I carabinieri hanno anche recuperato e distrutto le circa 500 piante, dell’altezza mediamente di 1,60 metri, quasi pronte per essere tagliate e poi lavorate adeguatamente prima di essere immesse sul mercato illegale delle sostanze stupefacenti.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, svolte presso il Comando Compagnia Carabinieri di Soverato, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catanzaro-Siano a disposizione del magistrato di turno, Dott. Luigi De Magistris.
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