Le testimonianze raccolte nelle ultime quarantotto ore avrebbero permesso agli investigatori di individuare una pista ben precisa per la scomparsa dei coniugi Luigi De Marco e Grazia Maria Campisano, che ha portato al fermo del figlio Pasquale. I risultati delle indagini porterebbero direttamente a Crotone, dove, tra l’altro, e’ stato ritrovato Pasquale, sabato mattina, a bordo della sua autovettura. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, infatti, nelle giornate successive a martedi’, quando dovrebbe essere stato compiuto il duplice omicidio, emergerebbero diversi viaggi del trentatreenne da Simeri a Crotone. Pasquale De Marco sarebbe stato visto anche in una via del centro, non molto distante dal distributore di benzina dove e’ stato scoperto dai militari sabato. Nuovi elementi utili, quindi, sarebbero stati acquisiti ai fini delle indagini che, da domenica in poi, hanno avuto una svolta grazie al lavoro capillare degli inquirenti e alle testimonianze raccolte. Come e’ accaduto ieri sera, quando i carabinieri hanno raggiunto risultati definiti “importanti” sentendo per diverse ore una persona di cui non e’ nota l’identita’. Al puzzle che gli investigatori stanno ricostruendo si aggiungono anche gli elementi forniti dal computer portatile di Pasquale, ritenuto un genio dell’informatica, sequestrato subito dopo la mattanza. Il giovane non usava telefoni cellulari, e questo ha impedito di ricostruire i suoi movimenti attraverso le celle della telefonia mobile. Le uniche comunicazioni di Pasquale De Marco con l’esterno avvenivano proprio attraverso il computer, che potrebbe essere stato utilizzato nelle ore a ridosso dell’omicidio e, quindi, potrebbe permettere di individuare persone che hanno dialogato con il giovane. –
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