Nel corso del faccia a faccia con gli inquirenti, De Marco ha confessato di avere pulito la stanza della villetta di Simeri Mare in cui sarebbero avvenuti gli omicidi. Ma a commettere il duplice omicidio sarebbero stati, a suo dire, “terzi estranei”. Un’indicazione che, secondo quanto viene ipotizzato dagli inquirenti, potrebbe nascondere un tentativo di depistare le indagini.
Alle successive contestazioni del sostituto procuratore Antonia Salamida, dopo la sua ammissione di avere partecipato all’omicidio, anche se non nella fase esecutiva, De Marco si è avvalso della facoltà di non rispondere. Silenzio anche quando gli è stato chiesto dove si trovino i cadaveri.
Secondo l’avvocato Saverio Loiero, che insieme a Piero Mancuso difende De Marco, l’uomo soffre di gravi disturbi mentali. Il suo racconto al magistrato è stato particolarmente confuso e contraddittorio. Ha fatto delle parziali ammissioni, ma ha fornito versioni diverse dei fatti, cadendo in numerose contraddizioni.
E intanto, questa mattina, i carabinieri hanno ripreso le ricerche dei corpi dei coniugi, Luigi De Marco e Grazia Maria Campisano. Anche se c’è il rischio concreto che i cadaveri, gettati in un cassonetto dell’immondizia, siano finiti in una discarica, ammasandosi con altri rifiuti. Una situazione che, a questo punto, li renderebbe praticamente introvabili.
Secondo quanto è stato riferito dagli investigatori, altri elementi a carico di De Marco, in questo momento al vaglio dell’autorità giudiziaria, saranno resi noti durante l’udienza di convalida del fermo, deciso in nottata, che avrà luogo davanti al gip di Catanzaro.
da repubblica.it