Aeroporto: il requisito per la Presidenza deve essere la competenza o la “lametinità”?
Se comprendiamo le posizioni di taluni ambienti lametini che – in linea con la loro angusta idea campanilistica – inscenano gazzarre incivili per rivendicare la “lametinità” quale criterio di scelta nella presidenza Sacal, non possiamo parimenti comprendere che identica posizione sia condivisa da ambienti che invece dovrebbero distinguersi per spessore culturale e marcare una differenza politica. E invece succede che addirittura il sindaco Giannetto Speranza, a cui più volte abbiamo manifestato i nostri sentimenti di stima, sia ingenuamente caduto nella trappola populista. Infatti continua ad affermare che il Presidente dell’aeroporto debba essere “espressione territoriale” della città della piana!
Si capisce che una simile offerta, sovraccarica di localismo, possa avere un riflesso trascinante all’interno di quelle masse già surriscaldate dalle menzogne delle ultime settimane, secondo le quali l’ospedale di Lamezia si sarebbe dovuto chiudere in seguito all’accorpamento delle ASL. In realtà, come si è visto, si tratta di bugie messe in campo da qualche incosciente per fomentare divisioni con Catanzaro e creare occasioni di consenso ad uso e vantaggio personali. Sull’onda di questo facile coinvolgimento popolare si continua ancora ad infierire sulle suggestioni della gente facendo credere che il presidente della Sacal debba essere un “lametino” e dando in pasto alle masse ulteriore nutrimento campanilistico. La cosa strana è che ciò avvenga anche in ambiti dove il localismo non avrebbe ragione d’essere, come nel caso dell’aeroporto: infatti stiamo parlando di un’infrastruttura a servizio dell’intera regione e non di una “cosa di famiglia”! Probabilmente in certi ambienti lametini non si è ancora metabolizzato il concetto che lo scalo aeroportuale non sia una “cosa loro” e non può dunque essere gestito come se si parlasse del cortile di casa propria. D’altra parte, tutti sono a conoscenza della puerile posizione con cui i suddetti ambienti tentano di cancellare il nome della città capoluogo di regione dalla denominazione dell’aeroporto.
A dirla tutta, già il fatto di dover commentare tali episodi ci mortifica non poco in quanto ci costringe a scendere ad un livello di grettezza culturale che non fa onore né alla nostra città né alla vicina città di Lamezia Terme, con cui quotidianamente intessiamo rapporti sociali, economici, lavorativi e culturali. Ecco perché siamo davvero meravigliati che una tale rivendicazione venga avanzata da Speranza, mentre non ci meravigliamo affatto quando venga proposta da chi non ha argomenti migliori per stare in politica o elementi culturali per stare in una società civile.
Nonostante le strumentalizzazioni campanilistiche di cui è oggetto, la maggior parte della cittadinanza lametina dimostra maturità e spessore culturale migliore di certi politicanti. Siamo lieti d’aver letto le considerazioni di Battista Foderaro, lametino doc e azionista privato della Sacal. Siamo rincuorati anche dalle dichiarazioni di alcuni esponenti della politica locale lametina quando affermano che la “lametinità” non può essere il concetto vincolante nella scelta della presidenza Sacal, bensì la competenza. Con tutta evidenza, ma non avevamo dubbi, la città della piana esprime risorse e idee migliori di quelle che spesso vengono fuori dalle televisioni, dai forum internet e dalla carta stampata. Non di rado questi media danno eccessivo spazio a grette ed incolte visioni particolaristiche che non solo non rendono onore alla città della piana, ma addirittura ne danneggiano l’immagine.
Lo scalo aeroportuale catanzarese è estremamente strategico per l’economia regionale. La presidenza della Sacal non può che essere affidata tenendo in considerazione elementi di competenza, professionalità e conoscenza nel settore dei trasporti, senza trascurare altri due fattori: la passione nello svolgimento dell’incarico e la qualità di saper mediare sia all’interno che all’esterno, specie col complicato mondo della politica.
Movimento Civico “CATANZARO NEL CUORE”