CATANZARO – BENEVENTO 2-2
Marcatori: 32’ pt Marasco, 43’ pt e 4’ st (rig.) Bueno, 39’ st Imbriani
CATANZARO (4-2-3-1): Botticella 6; Priolo 6, Zini 6,5 (dal 25’ st Ballanti 5), Gimmelli 5,5, Morleo 6; Di Miceli 6,5, Coppola 5,5, Cuffa 6; Wahab 6 (dal 21’ st Ballarino 5,5), Merito 5,5; Bueno 6,5. A disposizione: Tomasig; Corapi, Guzman, Siclari, Guidone. All.: Domenicali 5,5
BENEVENTO (4-4-2): Gori 6,5; Martinelli 6, Di Fiordo 5,5, Pedotti, Palermo 5,5 (dall’8’ st Masciantonio 6); Imbriani 6,5, Vagnati 5,5, Carloto 5, Colasante 6 (dal 32’ st Maisto sv) Polani 5,5, Marasco 6 (dal 20’ st De Porras sv). A disposizione: Doardo; Castaldo, Bianciardi, Esposito. All.: Simonelli 5,5
Arbitro: Marrocco di Pisa 5,5. Assistenti: Pignataro di Abbiategrasso 6,5 e Alverdi di Como 6,5
Note: Spettatori 2000 circa di cui un centinaio provenienti da Benevento. Espulsi al 46’ pt Vagnati (Benevento) per gioco scorretto e Carloto (Benevento) per fallo di reazione. Ammoniti Merito (Catanzaro), Di Fiordo, Marasco e Palermo (Benevento). Calci d’angolo 8-1. Recupero 2’ pt e 4’ st
CATANZARO – Continua la “pareggite” del Catanzaro, che non riesce a battere nemmeno un Benevento ridotto in nove uomini e ormai rassegnato alla sconfitta prima dell’incredibile “buco” della difesa giallorossa che ha permesso all’ex Imbriani di regalare ai suoi un pari che può essere considerato anche come una vittoria, visto come si erano messe le cose e l’1-1 del Sorrento ad Atessa. Quanto agli uomini di mister Domenicali, una domenica storta, che li ha visti perdere un’altra occasione per riavvicinarsi al treno play-off, ancora distanti cinque punti, mentre (decisamente una magra consolazione) si è raggiunta la certezza matematica della salvezza. Non era di sicuro questo il traguardo che ci si aspettava dall’Effecì, soprattutto dopo quelle straordinarie sei vittorie consecutive, nelle quali avevamo visto una macchina perfetta, trasformatasi però col passare delle giornate, in una normale squadra da centro classifica.
PRIMO TEMPO: IL CATANZARO NON CONVINCE, CI PENSA PERO’ IL SOLITO BUENO
Al 1’ Catanzaro subito pericoloso con Di Miceli che, servito da Bueno, s’incunea in area ma viene stoppato in corner al momento del tiro da Di Fiordo. Partita che stenta a decollare con le due squadre che lottano a centrocampo e faticano ad avvicinarsi in maniera realmente pericolosa dalle parti dei due estremi difensori. Catanzaro senza idee nella zona nevralgica del rettangolo di gioco e decisamente abulico in avanti che si becca spesso e volentieri i fischi del pubblico del “Ceravolo”. Al 26’ si registra un tiro senza tante pretese di Pedotti finito di poco alto con Botticella che sembrava comunque sulla traiettoria. Al 30’ primo vero brivido della partita con Cuffa che di testa, su cross di Priolo, spreca incredibilmente da posizione ideale. Al 32’ il Benevento passa: folata sulla sinistra di Palermo che mette in area dove, un clamoroso liscio di Gimmelli, regala a Marasco il pallone dell’1-0. Al 38’ la risposta del Catanzaro con un tiro-cross di Di Miceli che attraversa tutto lo specchio della porta e alla fine si perde sul fondo. Un minuto dopo Bueno prova da solo a risollevare le sorti della sua squadra, con una potente conclusione dai venti metri che colpisce la traversa dopo la provvidenziale deviazione di Gori. Al 43’ i giallorossi pervengono al pareggio grazie (indovinate chi?) a Sebastian Bueno: lancio di Cuffa per Di Miceli che addomestica il pallone da campione e calcia a botta sicura trovando il miracoloso intervento di Gori. Sulla respinta però, si avventa il “killer” che insacca senza problemi a porta sguarnita. In pieno recupero poi il Benevento rimane in dieci per l’espulsione (sacrosanta) di Vagnati, reo di un fallaccio su Morleo. Termina così 1-1.
SECONDO TEMPO: CATANZARO SCIUPONE, L’EX IMBRIANI LO PUNISCE
Al rientro Catanzaro pericolosissimo con Bueno che da distanza ravvicinata costringe Gori ad un difficile intervento. Ma i giallorossi hanno una marcia in più rispetto agli ospiti, e si vede. Al 4’ Coppola recupera un pallone nella tre quarti sannita e serve in area Bueno che, solo davanti al portiere ospite, viene steso senza tanti complimenti da Di Fiordo. Netto il rigore fischiato da Marrocco, che però ha la grave colpa di non estrarre il secondo giallo al difensore campano. Dal dischetto comunque Bueno si dimostra infallibile: è 2-1. Dopo il vantaggio Zini e compagni provano ad amministrare non disdegnando qualche proiezione offensiva in contropiede. Al 23’ Cuffa serve il neo entrato Ballarino che al volo scarica un destro che finisce di poco sul fondo. Al 25’ Zini non ce la fa più e Domenicali è costretto a sostituirlo con Ballanti, applauditissimo da tutto lo stadio al suo ingresso in campo. Al 34’ piove sul bagnato per il Benevento, che rimane addirittura in nove per l’espulsione di Carloto, che rifila una manata in faccia a Coppola proprio sotto gli occhi del direttore di gara.
Si aprono così ampie praterie per il Catanzaro, che però si perde ogni volta all’ultimo passaggio, sprecando occasioni su occasioni. E così, dopo l’ingresso di Siclari al posto di Bueno, un passaggio filtrante di Polani per Imbriani trova completamente scoperta la retroguardia giallorossa, con in testa Ballanti. L’ex di turno, a tu per tu con Botticella, lo fredda con un “cucchiaio” e fa esplodere i circa 150 supporters beneventani assiepati in Curva “Mammì”. I padroni di casa provano allora ad operare il forcing finale alla ricerca del gol vittoria con palle alte che divengono facile preda di Pedotti e compagni. Dopo quattro minuti di recupero senza particolari sussulti il signor Marrocco decreta la fine del match: 2-2.
Pier Santo Gallo