Cari colleghi, ringraziando la società Fc Catanzaro SpA per la bella esperienza che ho vissuto in questi mesi, stamattina, ho ritenuto opportuno comunicare il mio disimpegno dallo staff dell’Ufficio stampa della medesima.
Al riguardo, mi preme specificare che, in seno all’organo di comunicazione della società, ho offerto una modesta e spassionata collaborazione, in virtù della stima che mi lega alla dirigenza tutta, a partire dal presidente Giancarlo Pittelli. Prestando il mio contributo ho semplicemente cercato di dare una mano – si badi bene, in maniera del tutto disinteressata – in un momento, tra l’altro, cruciale per la rinascita del calcio catanzarese. Tutto qua! Un ruolo forse scomodo, ma che ho sempre svolto con grande onestà intellettuale e, soprattutto, al di sopra delle parti. Ho rimesso pertanto il mio mandato nelle mani del presidente Pittelli per evitare situazioni imbarazzanti o incresciose alla società, ai colleghi giornalisti e alla testata per la quale collaboro. Per il sottoscritto, la tutela della propria professionalità viene prima di tutto. Il mio augurio è che i colleghi di un’altra testata che, in quest’ultimi giorni, mi hanno indirettamente e strumentalmente tirato in ballo per un paventato conflitto di interessi, piuttosto che assurgersi a moralizzatori di turno, guardino – possibilmente – in casa propria.
Dott. Vittorio Ranieri
Al riguardo, mi preme specificare che, in seno all’organo di comunicazione della società, ho offerto una modesta e spassionata collaborazione, in virtù della stima che mi lega alla dirigenza tutta, a partire dal presidente Giancarlo Pittelli. Prestando il mio contributo ho semplicemente cercato di dare una mano – si badi bene, in maniera del tutto disinteressata – in un momento, tra l’altro, cruciale per la rinascita del calcio catanzarese. Tutto qua! Un ruolo forse scomodo, ma che ho sempre svolto con grande onestà intellettuale e, soprattutto, al di sopra delle parti. Ho rimesso pertanto il mio mandato nelle mani del presidente Pittelli per evitare situazioni imbarazzanti o incresciose alla società, ai colleghi giornalisti e alla testata per la quale collaboro. Per il sottoscritto, la tutela della propria professionalità viene prima di tutto. Il mio augurio è che i colleghi di un’altra testata che, in quest’ultimi giorni, mi hanno indirettamente e strumentalmente tirato in ballo per un paventato conflitto di interessi, piuttosto che assurgersi a moralizzatori di turno, guardino – possibilmente – in casa propria.
Dott. Vittorio Ranieri
