POLITICA – Ass. Nuova Era commenta trasmissione

Secondo un’antica definizione, la politica è l’Arte del governare la società. Il termine si applica tanto all’attività di coloro che si trovano al governo, quanto al confronto ideale tra chi governa e l’opposizione.
La politica è poi la scienza concernente gli strumenti necessari per realizzare il valore più alto nell’ambito delle “cose” umane, il bene comune, in quanto ogni uomo è per natura parte della comunità e non può raggiungere il proprio bene se non realizzando quello dell’intera comunità.
Se la politica è una scienza Catanzaro non è certamente un laboratorio di ricerca, ne un campo di applicazione.
Ci dispiace dirlo ma la città di Catanzaro (e non solo!…vedremo il resto su Rai Tre l’11 marzo) non gode sicuramente del vanto di essere una piazza in cui il confronto dialettico sia tra chi intende la politica nel senso più alto del termine. Nient’altro, purtroppo, si può dedurre, al di là di ogni “narrata strumentalizzazione”, dalla trasmissione andata in onda domenica sera sulla terza rete nazionale.

Il quadro emerso è avvilente. Preoccupante è lo scenario presentato, ma ancora di più, lo è la cornice che fa da perimetro ad un “modus operandi” che i protagonisti, visibilmente compiaciuti dal loro “potere”, lasciano intendere essere normale. Un comportamento naturale, quasi come se fossero davvero in “buona fede”, una “buona fede” che però, a differenza di quanto avviene nelle aule di tribunale, in questo caso condanna le parti chiamate in causa ad un giudizio di moralità quanto mai legittimo, doveroso ed inappellabile.
Stiamo attenti in questi giorni a menzionare troppo spesso la parola politica: essa è altro.
La politica è passione, è sacrificio nel nome di un Idea; è lealtà, che, tramite i suoi esponenti, deve garantire la capacità di guidare una comunità verso la sua stessa realizzazione e di rendere giustizia

Secondo un’antica definizione, la politica è l’Arte del governare la società. Il termine si applica tanto all’attività di coloro che si trovano al governo, quanto al confronto ideale tra chi governa e l’opposizione.

La politica è poi la scienza concernente gli strumenti necessari per realizzare il valore più alto nell’ambito delle “cose” umane, il bene comune, in quanto ogni uomo è per natura parte della comunità e non può raggiungere il proprio bene se non realizzando quello dell’intera comunità.
Se la politica è una scienza Catanzaro non è certamente un laboratorio di ricerca, ne un campo di applicazione.
Ci dispiace dirlo ma la città di Catanzaro (e non solo!…vedremo il resto su Rai Tre il 10 marzo) non gode sicuramente del vanto di essere una piazza in cui il confronto dialettico sia tra chi intende la politica nel senso più alto del termine. Nient’altro, purtroppo, si può dedurre, al di là di ogni “narrata strumentalizzazione”, dalla trasmissione andata in onda domenica sera sulla terza rete nazionale.
Il quadro emerso è avvilente. Preoccupante è lo scenario presentato, ma ancora di più, lo è la cornice che fa da perimetro ad un “modus operandi” che i protagonisti, visibilmente compiaciuti dal loro “potere”, lasciano intendere essere normale. Un comportamento naturale, quasi come se fossero davvero in “buona fede”, una “buona fede” che però, a differenza di quanto avviene nelle aule di tribunale, in questo caso condanna le parti chiamate in causa ad un giudizio di moralità quanto mai legittimo, doveroso ed inappellabile.
Stiamo attenti in questi giorni a menzionare troppo spesso la parola politica: essa è altro.
La politica è passione, è sacrificio nel nome di un Idea; è lealtà, che, tramite i suoi esponenti, deve garantire la capacità di guidare una comunità verso la sua stessa realizzazione e di rendere giustizia assicurando, al di la di ogni credo, un’uguaglianza di mezzi ed una certezza di meritocrazia.
Catanzaro è stata per Iacona un “laboratorio interessante” dove determinate fattispecie, ricercate dallo stesso, hanno raggiunto il grottesco e la comicità, ma bisogna sottolineare, con rammarico, che tutto ciò non è che la proiezione della situazione politica in cui, ormai da parecchio tempo, versa il nostro Paese, senza alcuna stupida distinzione geografica.
Ora la città ha bisogno di una attenta e profonda riflessione. Abbiamo tutti il dovere di recuperare una dimensione reale della società. É arrivato il momento di tornare a parlare di politica, quella vera, quella con la P maiuscola che trovi il suo fondamento in una parola, l’etica.
L’etica come fondamento della politica, è la volontà di agire e realizzare al di la di ogni interesse personale, ma solo per quel famoso interesse collettivo; è cioè il sentimento del servire e non del servirsi.
 
Dobbiamo riappropriarci dei diritti di ciascuno di noi, che non possono assolutamente divenire né merce di scambio elettorale né favori dovuti a pochi prescelti, che hanno il “merito” di aver aasegnato il loro voto per il potente di turno. È arrivato il momento di agire per far capire alla gente che nessuno può arrogarsi, in democrazia, il potere di trasformare gli eguali diritti dei cittadini in  privilegi garantiti solo da chi governa, direttamente o indirettamente, la cosa pubblica.
Catanzaro ha bisogno di una nuova classe dirigente, ma non di nuovi politici, perché di politici qui non vi è ombra da tempo immemorabile, salvo qualche caso isolato ed emarginato perché non conforme ad un sistema radicato.
Si ha bisogno di persone nuove in grado non solo di far conoscere l’altra faccia della città, ma che siano anche portatrici di una nuova filosofia, fatta  di progetti e programmi indirizzati alla giustizia sociale, di idee nuove e sane che diventino azione finalizzata al bisogno della società tutta, nessuno escluso.
     
“NUOVA ERA”
associazione socio-culturale

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento