Dalla Curva

Vince il Lamezia, ma non sugli spalti !

“L’alta quota” procura al Catanzaro una crisi d’identità. Una sconfitta di rigore maturata nel secondo tempo, quando la partita sembrava destinata al pareggio.

Dopo due mesi di corsa folle, il Catanzaro si ferma e cede l’intera posta in palio ad un Lamezia  che soprattutto nella prima frazione, ha giocato la gara della vita. Le motivazioni dei biancoverdi, una discreta quadratura della squadra ed un rigore a favore, hanno consentito agli uomini di Provenza di andar via dal “Ceravolo” con i tre punti, che ridanno respiro dopo un periodo piuttosto buio. Sugli spalti una corretta e quasi indifferente tifoseria giallorossa ha fatto da contralatare ai circa 400  supporters della piana arrivati nel capoluogo di regione non tanto per tifare, quanto per intonare stupidi cori contro la città capoluogo di provincia. Insomma un’altra rivalità unilaterale si sta’ alimentando all’interno di una regione, all’interno di un territorio (dopo quella con il Crotone), senza avere basi sociali tangibili se non che l’invidia e l’abile regia di qualcuno che ha tutto l’interesse a creare questo clima di tensione tra la città dei tre colli e la sua provincia “della Piana”.  Ritornando alla partita c’è da dire che purtroppo in campo i Giallorossi non hanno espresso il bel gioco e quella supremazia dimostrata in più occasioni. Parlavamo non a caso di motivazioni; i vigorini disposti al sacrificio e votati in tutti i modi alla conquista dei tre punti ed il Catanzaro che ha scelto di tirare i remi in barca proprio nella partita in cui era necessario quantomeno dimostrare di esserci. Una sconfitta che comunque non compromette per nulla i sogni di risalita, a patto che la stessa porti giusto consiglio. Da martedì bisognerà rimboccarsi nuovamente le maniche e ripartire con grinta e rabbia per non disilludere quell’ ambiente che con fatica tenta di riavvicinarci alla squadra. All’uscita dello stadio, abbiamo raccolto qualche intervento dei presenti alla gara.

Luca G.:  Ci siamo fermati a sei … e soprattutto ci siamo fermati nel peggiore dei modi. Una brutta sconfitta, contro una diretta concorrente per la zona play-off. Dopo la lunga serie positiva era lecito aspettarsi un calo fisiologico, ma sinceramente non ci si aspettava di assistere ad una partita così scialba da parte dei giallorossi. Di certo non ha aiutato la mancanza di due giocatori importanti come Bueno e Morleo, ma se nelle precedenti occasioni i sostituti non li avevano fatti rimpiangere, nella gara odierna (ieri per chi legge n.d.r.) Siclari, e soprattutto Mazzoli, sono stati autori di una prestazione sfortunata, che ha inciso fortemente sull’incontro e sul risultato finale.. Se poi aggiungiamo l'”epidemia” influenzale che, questa settimana, ha colto i vari Botticella, Cunzi e Wahab, allora si capisce il perchè della poca brillantezza di Ballanti e compagni. La squadra ha sofferto più del lecito a centrocampo, Cuffa e Wahab erano sistematicamente limitati e superati dagli incontristi lametini, è mancato nel contempo il gioco sulle fasce, fino ad oggi vero punto forte del gioco di Domenicali. Di Miceli e Merito non sono apparsi in partita, e anche per questo, non si sono viste azioni offensive degne di nota, neanche un tiro in porta da annotare nel primo tempo ed appena un’azione pericolosa ed un calcio d’angolo nella ripresa. Perdere su rigore, un po’ dubbio secondo me, concesso per una grossa ingenuità di Mazzoli, lascia ancor più l’amaro in bocca, ma bisogna ammettere che per tutti i 90 minuti è stata evidente la superiorità degli undici di mister Provenza. Non resta che dimenticare in fretta questa brutta domenica e prepararsi al meglio per le prossime tre delicate trasferte consecutive. Ancora nulla è perduto, ma d’ora in poi non si potrà più sbagliare se non si vuole perdere il treno play-off. Insomma, mettiamo da parte il malumore, e continuiamo a sostenere le Aquile!!!

Sandro R..: Non una brutta partita, ma la peggiore vista finora. Squadra contratta, timorosa, incapace di far gioco e quel che è peggio surclassata da un avversario soprattutto nella prima metà del tempo fino alla trequarti del campo. Mai pericolosi, abulici i centrocampisti, inesistenti gli attaccanti. Una nota positiva, una difesa grintosa e coriacea che nell’unica sbavatura difensiva è stata però punita. Da rivedere la squadra soprattutto nell’ottica di una settimana di lavoro più tranquilla, considerando l’epidemia influenzale che ha coinvolto gran parte dei calciatori. Personalmente avrei tenuto fuori Wahab, per via delle condizioni fisiche precarie ed avrei schierato Gimmelli al posto di Mazzoli, anche se a posteriori e senza pressioni è facile parlare. Un Catanzaro troppo rinunciatario e mai in partita ha deposto le armi ancor prima di iniziare la gara. Non si tratta certo di stanchezza accumulata, forse la testa era altrove e per una domenica e per una partita come tante altre, (se non fosse che contro avevamo una diretta concorrente per i play-off), si può anche concedere un alibi. Attenzione però che da martedì bisognerà macinare di nuovo il grano e menare le danze, perché non abbiamo ancora vinto nulla e adesso che siamo di nuovo sotto, tutti ci guardano con rinnovato rispetto e quindi metteranno in campo una grinta superiore per battere IL CATANZARO !

Claudio G.: Dispiace di cuore perdere così, non tanto perchè abbiamo giocato con la Vigor, bensì perchè era necessario dare continuità alle sei vittorie consecutive. Purtroppo si è visto già dall’inizio un approccio alla gara da parte dei ragazzi di Domenicali, alquanto molle e sbagliato. Mi sembra di poter affermare che, a parte le attenuanti del caso quali le assenze di Morleo e Bueno ed il protrarsi di una fastidiosa influenza di alcuni ragazzi, il Catanzaro in campo non è sceso proprio. Troppo lenti, poco aggressivi, non ho visto mai un tiro in porta (a parte il colpo di testa di Guidone nel finale) e cosa ancora più grave non si sono visti mai tre passaggi di fila oltre che alla cronica assenza di gioco sulle fasce. Irritante Wahab che ha fallito mille palloni mandando in difficoltà Cuffa e tutto il resto della squadra. Buona la difesa con Zini e Ballanti e per il resto, dispiace ammetterlo, ha giocato meglio la Vigor, pur non facendo grandissime cose sottoporta. Onore al merito dunque, al Lamezia apparsa la miglior squadra vista finora al Ceravolo. Il rigore concesso e su cui la Vigor ha costruito la vittoria, mi è sembrato un pochino dubbio, mentre mi sembrava più evidente quello non concessoci, per un fallo di mano dentro l’area su tiro di Wahab su punizione,; è evidentemente che l’arbitro ha optato per l’involontarietà. Di strapositivo, invece, c’è stato il ritorno in massa del pubblico con gli UC a colorare la curva e a tifare come solo loro sanno fare. Infine complimenti al Club Palanca che nel settore distinti ha allestito una scenografia da brividi! Che dire? Speriamo che questa sconfitta sia salutare e che il Catanzaro possa riprendere il suo cammino come auspichiamo noi tifosi. Uno striscione in curva recitava … AVANTI AQUILE!!! Mi associo in pieno! AVANTI RAGAZZI SIAMO CON VOI !

Non bisogna drammatizzare per una sconfitta casalinga. Ma non bisogna neanche sottovalutare che questa è la C2 e per vincere bisogna combattere ogni gara fino allo strenuo. Adesso ci attendono tre ostiche gare in trasferta : Celano – Cassino – Vasto nell’ordine. Inutile dire quanto siano importanti i recuperi di Morleo e Bueno. Inutile dire quanto sia preziosa la concentrazione e la convinzione dei propri mezzi. Una caduta ci può strare, ma adesso bisogna alzarsi e ripartire, con convinzione e determinazione, con forza e grinta dimostrando che un episodio non può cancellare quanto di buono è stato fatto finora. Avanti ragazzi non mollate proprio ora. Ancora 11 battaglie per dimostrare che siete una squadra … che siete IL CATANZARO !

Massimo Saverino

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Massimo Saverino

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