Non c’è tre senza quattro! Il Catanzaro ci prende gusto e non si ferma più. I timori per il “Gela rivelazione”, si sciolgono come neve al sole. Manca “Sebastian”? No problem gente di poca fede! C’è Giuseppe Siclari! Il giovane attaccante, spesso preda di qualche manifestazione affrettata di “disappunto” da parte dei sempre presenti cattedratici del calcio, risponde con un “uno-due” degno di un attaccante di razza.
Il Catanzaro c’è! Ed è corretto evidenziare che i quattro successi consecutivi sono stati ottenuti tutti contro formazioni che occupano posizioni importanti della graduatoria: Andria, Monopoli, Potenza e Gela.
Un Ceravolo che al grido di “gia-llo-ro-ssi; gia-llo-ro-ssi” lancia la marcia trionfale di una squadra che solo poche settimane addietro veniva già bollata come perdente e incolore. Gradinate più popolate del solito, curva ancora non all’altezza delle sue potenzialità. Nella Massimo Capraro (purtroppo) si sta veramente “larghi”, tanto da assistere alla gara comodi, comodi, addirittura seduti.
Ma “Beppegol” offre subito una tazza di caffè, non fa sconti a nessuno e già dopo sette minuti di gioco fa capire ai presenti che c’è. Eccome se c’è! Che bella storia. Rinfranca con lo sport e con la vita. Quella che veniva etichettata come armata Brancaleone ora è divenuta una stupenda macchina da guerra infallibile. Il 4-2-3-1 di Domenicali colpisce ancora una volta.
Come se una fatina dai capelli turchini, anzi giallorossi, con una bacchetta magica, avesse toccato la “zucca” trasformandola in uno splendido cocchio dorato. Una rivincità così… per i protagonisti della stessa, è una gran bella soddisfazione. Dal rigetto delle divise in quel di Lamezia… al tripudio dei tre/quattromila presenti. E’ proprio una bella storia questa. Una di quelle alla quale si assiste in una sala cinematografica, dove l’utopia diventa realtà e l’eroe trionfa dopo inenarrabili sofferenze.
Per l’occasione, i classici “piedi per terra” sono sempre graditi ma questi aquilotti dopo aver perso colpi ora si ergono fieri in cielo e alzano anche il capo nella massima serenità, senza ripicca alcuna, senza prosopopea, nella massima umiltà. L’innamoramento verso questi giovani è già in atto e il lavoro di Longo e Domenicali sta dando i suoi preziosi primi frutti. La coppia è bene assortita anche da un punto di vista caratteriale. Il primo sergente di ferro, il secondo complice affettuoso del suo team.
Se a tutto ciò si aggiunge la ritrovata “chiarezza” con il definitivo assetto societario (da queste colonne un sincero in bocca al lupo al Presidente Pittelli e a tutti i suoi collaboratori), si può dire che il Catanzaro può guardare al futuro con un certo ottimismo.
Una delle prime conquiste per l’ambiente, è quella di ritornare a parlare di calcio. Tutto ciò a svantaggio degli appassionati di …”politica… finanziaria… e non”…! Insomma questi ragazzi con i fatti stanno chiudendo la bocca a molta gente e ci si augura che resti cucita. Cosa può una seppur potente diga contro un oceano di acqua? Proprio nulla e se i nostri eroi dovessero continuare a volare così in alto, anche gli ultimi deboli/interessati argini di indifferenza saranno annientati.
La strepitosa rimonta ha preso il via. La zona playoff dista di appena quattro punti e sarebbero stati solo tre senza il colpaccio del Potenza a Melfi. C’è da aggiungere che il Sorrento è a +9. Gli altri pretendenti ai playoff, non è che facciano sfracelli (Monopoli e Lamezia stanno a soli +5) mentre il Benevento, blasone a parte, sembra essere il pretendente più serio per la prima piazza… Insomma tutto ancora può succedere e con un Catanzaro così in forma e con questa convinzione, finalmente si può anche sognare. Ai tifosi giallorossi, dopo anni di cocenti umiliazioni, non sembra vero. Sono increduli, hanno paura di fare pronostici e li si può capire benissimo, ma il team tecnico è più convinto che mai nei propri mezzi.
Il gruppo è coeso e la doppietta confezionata da Siclari in appena 38’ dimostra quanto i ragazzi siano convinti e vogliosi di stupire i più increduli di tanta magia. Nove gol realizzati in quattro gare, zero subiti. Superiorità schiacciante, quasi fosse una cosa naturale sbarazzarsi degli avversari in questo modo.
A breve la chiusura del mercato di riparazione e l’opportunità di liberarsi dei pesi in organico per il definitivo potenziamento dello stesso.
Da questo punto di vista il DG Longo avrà tutta la possibilità di lavorare con una situazione societaria più chiara. La dirigenza avrà la ghiotta occasione di far vedere ai tifosi che la programmazione e la concretizzazione del relativo progetto vanno avanti. Dispiace che unica assente in tutto questo, sia una fetta della tifoseria che non riesce a darsi al 100% per l’assenza di un logo e di un acronimo che è proprietà di un’altra società, di fatto assente dal mondo del calcio, ma tenuta in vita da un respiratore artificiale per motivi ancora sconosciuti (oppure no?). Se solo i detentori lo volessero, potrebbe accadere l’ennesimo miracolo, come per dire “surge et ambula”. Ma si tratta di una volontà non ancora palesata. Quello che al vero tifoso interessa è la volontà di questi ragazzi di regalare quelle emozioni che mancano da diverso tempo. Sentire il Ceravolo rianimato e inneggiante all’antico grido: gia-llo-ro-ssi – gia-llo-ro-ssi è stato come rinascere. Grazie ragazzi per tutto quello che state facendo e che farete.
Giuseppe Mangialavori