L’accusa per Gallo è di corruzione, perch‚ come assessore alla forestazione nella passata legislatura regionale avrebbe utilizzato operai forestali per eseguire lavori nel villaggio turistico “Praia Longa” di Isola Capo Rizzuto, controllato dalla cosca Maesano, per di piú ottenendo finanziamenti dalla Regione per i lavori stessi.
La cosca Maesano, secondo le accuse mosse dalla Procura Antimafia di Catanzaro che ha condotto l’inchiesta, si sarebbe poi fatta pagare i lavori dai proprietari delle abitazioni ed avrebbe ricambiato Gallo con il sostegno alle elezioni regionali del 2005. Insieme al consigliere regionale altre 11 persone, tutte presunte appartenenti alla cosca Maesano, sono state colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I provvedimenti eseguiti dalle forze dell’ordine sono stati emessi dal Gip distrettuale Rizzuti su richiesta del sostituto procuratore della DDA Mario Spagnuolo e del Pm di Crotone Pierpaolo Bruni. Per tutti, l’accusa è quella di aver costituito un sodalizio criminale per acquisire il controllo del villaggio Praia Longa, favorendo la nomina dell’amministratore dello stesso villaggio il quale avrebbe poi avuto come punto di riferimento personaggi della cosca. Gli arresti sono stati eseguiti tra Isola Capo Rizzuto, Crotone e Botricello (Catanzaro).
Sono indagati altri 7 politici nell’inchiesta della Dda di Catanzaro.
Si tratta di due assessori della provincia di Crotone, l’assessore alle Politiche sociali Antonio Menna (Udeur) e l’assessore allo Sport Giuseppe Puccio (Prc), di un consigliere provinciale dei Ds, Lucio Francesco Antonio Libero Pio Cosentino, del sindaco di Botricello Giovanni Puccio (Ds), dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Botricello Antonio Puccio e del segretario di Rifondazione comunista della Provincia di Crotone Giuseppe Bevilacqua. Tra gli indagati, cinque incaricati di pubblici servizi, ma anche imprenditori e liberi professionisti.
Nell’ambito dell’indagine sono finite in manette questa mattina dodici persone, ritenute affiliate alla cosca mafiosa Maesano di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Secondo l’accusa gli arrestati avrebbero costituito un sodalizio per acquisire il controllo del villaggio turistico ‘Praia Longa’, nello stesso comune di Isola Capo Rizzuto, favorendo la nomina dell’amministratore dello stesso villaggio il quale avrebbe poi avuto come punto di riferimento un personaggio della stessa cosca.