”Per quanto mi riguarda e’ l’ultima chiamata. Oltre non si puo’ andare. Ho prodotto il massimo sforzo di disponibilita’ convinto che la Calabria non si puo’ concedere altri tempi d’attesa. Giunta a otto e assessore alla programmazione dei fondi comunitari scelto tra i nomi dell’Ulivo. Se l’accordo si fa entro oggi bene. In ogni caso domani ci sara’ una nuova giunta”. Agazio Loiero, presidente della Regione Calabria, non vede altri margini di trattativa dopo l’ultimo faccia a faccia notturno con la delegazione dell’Ulivo per recuperare la sfilacciata situazione politica e rafforzare la coalizione che i calabresi hanno votato con consensi eccezionali.
”E’ stata una discussione complessa – afferma Loiero – che ha ruotato spesso sul problema dei fondi europei. Fermo restando come direttore generale del Dipartimento l’ingegner Salvatore Orlando, persona di qualita’ assoluta, capace e trasparente che ho sempre dichiarato inamovibile, di fronte alla evocata ipotesi di azzeramento totale della giunta e al trauma che un mancato accordo avrebbe potuto provocare su una regione come la nostra che ha scarse difese sociali, ho ritenuto di mettere sul tavolo della trattativa la delega sulla programmazione del Por che avevo trattenuto per me non avevo voluto assegnare anche all’atto della prima giunta. E’ l’unico modo per superare lo stallo. Oltre c’e’ un inferno che i calabresi non meritano e in cui io non li voglio spingere”. ”La Calabria e’ allo stremo, gli indicatori economico-sociali vanno giu’ a picco. C’e’ la necessita’, e l’ho ribadito nell’incontro con Ds e Margherita, di riforme radicali e coraggiose – aggiunge ancora Loiero – di una sterzata che venga percepita, oltre che essere tale, come il segnale del mutamento atteso. Bisognera’ rompere una volta per tutte con vecchie abitudini e incrostazioni, rinunciare agli interessi egoistici a favore di quelli collettivi, dei precari cioe’, dei disoccupati, di quelle famiglie, e non sono poche, ultimamente ricacciate ai margini della societa’ a causa di redditi inadeguati e insufficienti. Se, come io auspico, l’accordo ci sara’ bisognera’ riprendere il cammino riformatore che e’ stato interrotto cinque-sei mesi fa”.
”Quel cammino, con mia sorpresa, il 12 dicembre dell’anno scorso mi aveva portato al primo posto assoluto nei consensi con quattro punti in piu’ rispetto a quelli della coalizione, nella classifica redatta dal Sole-24 Ore. La sua interruzione mi ha fatto rifluire all’ultimo posto cosa che spesso ricordano i miei alleati”.
”E’ stata una discussione complessa – afferma Loiero – che ha ruotato spesso sul problema dei fondi europei. Fermo restando come direttore generale del Dipartimento l’ingegner Salvatore Orlando, persona di qualita’ assoluta, capace e trasparente che ho sempre dichiarato inamovibile, di fronte alla evocata ipotesi di azzeramento totale della giunta e al trauma che un mancato accordo avrebbe potuto provocare su una regione come la nostra che ha scarse difese sociali, ho ritenuto di mettere sul tavolo della trattativa la delega sulla programmazione del Por che avevo trattenuto per me non avevo voluto assegnare anche all’atto della prima giunta. E’ l’unico modo per superare lo stallo. Oltre c’e’ un inferno che i calabresi non meritano e in cui io non li voglio spingere”. ”La Calabria e’ allo stremo, gli indicatori economico-sociali vanno giu’ a picco. C’e’ la necessita’, e l’ho ribadito nell’incontro con Ds e Margherita, di riforme radicali e coraggiose – aggiunge ancora Loiero – di una sterzata che venga percepita, oltre che essere tale, come il segnale del mutamento atteso. Bisognera’ rompere una volta per tutte con vecchie abitudini e incrostazioni, rinunciare agli interessi egoistici a favore di quelli collettivi, dei precari cioe’, dei disoccupati, di quelle famiglie, e non sono poche, ultimamente ricacciate ai margini della societa’ a causa di redditi inadeguati e insufficienti. Se, come io auspico, l’accordo ci sara’ bisognera’ riprendere il cammino riformatore che e’ stato interrotto cinque-sei mesi fa”.
”Quel cammino, con mia sorpresa, il 12 dicembre dell’anno scorso mi aveva portato al primo posto assoluto nei consensi con quattro punti in piu’ rispetto a quelli della coalizione, nella classifica redatta dal Sole-24 Ore. La sua interruzione mi ha fatto rifluire all’ultimo posto cosa che spesso ricordano i miei alleati”.