91 GIRO D’ITALIA – il 13 Maggio – 4° Tappa Pizzo-Catanzaro Lungomare

da gazzetta.it

Da Palermo a Milano, in 23 giorni e 3.423,80 chilometri. Sedici le regioni attraversate lungo 21 tappe (quattro delle quali a cronometro), con uno sconfinamento in Svizzera. Ecco, in estrema sintesi, le caratteristiche del Giro d’Italia 2008, meno duro rispetto al passato recente ma dal percorso interessante e, nel solco dell’edizione 2007, apparentemente senza un dominatore annunciato.

L’INIZIO A PALERMO – Nessun prologo. Si comincia con una crono a squadre di 28,5 km accarezzando le bellezze artistiche e monumentali del capoluogo siciliano. Subito dopo altre due tappe sull’isola: da Cefalù ad Agrigento l’11 maggio; da Catania a Milazzo il giorno dopo. Martedì 13 si torna in continente, a Pizzo Calabro, per la quarta tappa che toccherà le province di Vibo, Reggio e la Locride.
TRIBUTO – Il percorso della 91ª edizione della corsa Rosa, presentato al Teatro degli Arcimboldi davanti a tante stelle del ciclismo, è stato stilato sposando modernità e tradizione. I miti dello sport, gli eventi che hanno segnato il territorio italiano, i grandi eventi delle due ruote: gli omaggi del Giro uniscono ere diverse, da Dorando Pietri a Enzo Ferrari, da Marco Pantani a Vito Taccone, dalle zone colpite dai disastrosi incendi di questa estate alla Grande guerra, dal campione del Mondo Bettini a Gino Bartali per finire con le città che ospiteranno i prossimi campionati del Mondo (Mendrisio-Varese il 29 maggio): ogni tappa un filo conduttore, per arricchire il fascino della corsa rosa. Che nel gala di presentazione ha reso omaggio anche a Marco Pantani, grazie all’attore Rolando Rovello (il “volto” del Pirata nel film trasmesso recentemente dalle reti Rai) che ha letto un testo toccante, scritto da Gianni Mura.
SALITE STORICHE – Quattro le tappe di montagna. Tre gli arrivi in salita (Passo Fedaia, Alpe di Pampeago e Monte Pora) con una cronoscalata verso Plan de Corones su un palcoscenico naturale senza eguali. Dal 24 al 26 maggio tre giorni ad alta tensione: prima la Verona-Alpe di Pampeago; domenica 25 da Arabba al Passo Fedaia nella cornice incantevole della Marmolada; il giorno dopo da San Vigilio di Marebbe a Plan de Corones, 13,8 km a cronometro con il tratto finale sterrato che nel 2006 fu impossibile raggiungere. Il 30 maggio l’arrivo sul Monte Pora, quello del duello Cunego-Simoni del 2004 che spopolò in tv (47,6% di share). Un finale da brivido, perché il giorno dopo ci sono Gavia (Cima Coppi a 2618 metri), Mortirolo e Aprica, con approdo a Tirano.
LA FINE – La tappa conclusiva non sarà la consueta kermesse per velocisti, ma una lotta contro il tempo: 23,5 km da Villa Borromeo (Cesano Maderno) a Corso Venezia (Milano), dove gli appassionati e i bambini potranno partecipare a gare di ogni tipo (su pista, per juniores, bambini e ragazzi che aderiranno a Biciscuola, un concorso che sarà promosso da La Gazzetta dello Sport).
Antonino Morici

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