Non c’è più tempo per l’attesa. E’ il tempo per la nostra generazione di prendere spazi e alzare la voce. Per dire che questo paese non ci somiglia, ma non abbiamo nessun intenzione di abbandonarlo.
Vogliamo tutt’altro paese. Non più schiavo di rendite, raccomandazioni e clientele. Pretendiamo un paese che permetta a tutti di studiare, di lavorare, di inventare. Che investa sulla ricerca, che valorizzi i nostri talenti e la nostra motivazione.
Che sostenga economicamente chi perde il lavoro, chi lo cerca e chi non lo trova.
Questo grido è un appello a tutti a scendere in piazza: a chi ha lavori precari o sottopagati, a chi non riesce a pagare l’affitto, a chi un lavoro non lo trova e a chi passa da uno stage all’altro, alle studentesse e agli studenti che hanno scosso l’Italia, a chi studia e a chi non lo può fare, a tutti coloro che la precarietà non la vivono in prima persona e a quelli che la “pagano” ai loro figli.
Vogliamo poter vivere, liberi dalla precarietà, liberi dall’angoscia di essere giovani in Italia oggi. Vogliamo poter vivere in un Paese che mette al centro la conoscenza e l’istruzione.
Vogliamo che si esca fuori da questo torpore, dall’indifferenza che attanaglia questa città da ormai troppo tempo.
LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE!
Questi i motivi per cui anche noi studenti del Liceo Classico P. Galluppi saremo in piazza oggi 9 aprile a Catanzaro al fianco di coloro che lottano contro la precarietà, consapevoli purtroppo che il futuro che ci aspetta non sarà affatto roseo.