âRomanzo di Donnaâ, un altro successo firmato dalla Biblioteca Comunale âFilippo De Nobiliâ di Catanzaro, presentato ieri sera allâAuditorium âCasalinuovoâ, è unâantologia di pagine tratte da romanzi, da i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni a Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci, da Castelli di Rabbia di Alessandro Baricco ad Anna Karenina di Tolstoj, in cui protagonista è lâuniverso femminile. Le curatrici del volume sono, appunto, cinque donne: Ofelia Alati, Carolina Bilotto, Biagina De Giorgio, Maria Gagliardi coordinate dalla loro impeccabile direttrice Maria Teresa Stranieri.
âRomanzo di Donnaâ, lavoro editoriale che arriva dopo altre pubblicazioni quali âNotte di Donnaâ, âCiak di Donnaâ e âTeatro di Donnaâ, nasce «con la volontà » ha sottolineato Maria Teresa Stranieri «di invitare a leggere, di stimolare la curiosità , lâimmaginazione e ancor più di riprovare stati dâanimo, di ritrovare situazioni, di riconoscere personaggi già incontrati nella vita reale. Tante storie individuali che costruiscono una storia collettiva, nella certezza che è la donna protagonista nella vita».
La gremita platea dellâAuditorium ha assistito alla lettura di alcune pagine tratte dal volume, recitate dallâeccezionale attrice televisiva e teatrale Vanessa Gravina, che con passione e trasporto ci ha fatto entrare nei testi. Tra un passo e lâaltro, Salvatore Scalzo, Maria Laura Gambino, Pino Ranieri e Antonella Rocco hanno cantato, con le loro eccezionali voci, dei brani musicali che portano nomi di donna, tra i quali Michelle dei Beatles, Alice di Francesco De Gregori, Esmeralda di Riccardo Cocciante. Tutta la serata è stata accompagnata dalla musica del versatile maestro Alfredo Paonessa, un vera orchestra vivente che ha suonato dal sassofono al pianoforte, dalla fisarmonica al mandolino.
La recitazione di Vanessa Gravina è stata impeccabile, ci ha mostrato la donna con i suoi innumerevoli volti, proprio come la ritroviamo nelle pagine dei romanzi. à stata molto applaudita lâinterpretazione del personaggio siciliano âRosaâ tratto dal romanzo di Armanda Guiducci âLa donna non è genteâ. La Gravina oltre ad essere una brava attrice è anche una bella donna, ed ha voluto festeggiare la festa delle donne a Catanzaro. «Non sono una femminista» ha dichiarato «la festa della donna è ogni giorno non solo lâ8 marzo, e a questa festa bisogna dare un giusto valore non solo consumistico. Penso che la donna oggi non sia discriminata ma câè ancora da lottare, specialmente nei paesi islamici. Mi sento fortunata ad essere nata in Italia, ma non dobbiamo dimenticare chi sta peggio di noi e denunciare gli orrori che vivono e hanno vissuto le donne. Penso che âRomanzo di Donnaâ sia unâiniziativa molto importante abbinata ad una giornata importante, in cui si dedica un messaggio letterario, artistico alle donne, come è altrettanto importante dedicare un pensiero letterario di solidarietà alle donne che soffrono, che non hanno quello che le altre donne hanno. Io sono unâartista e denuncio attraverso lâarte, non con le bombe: penso sia il modo più diretto per arrivare al cuore delle persone».
«Prima di essere artista sono una donna» ha continuato Vanessa Gravina «mi sento una minatrice, spesso il sistema ci porta a perdere ma noi dobbiamo lottare e affermare la nostra personalità : se si ferma la persona si ferma lâartista. Bisogna vivere il proprio essere donne con armonia ed equilibrio nella famiglia e nel lavoro, utilizzando lâironia». «à la terza volta, in sei mesi, che torno a Catanzaro » ha concluso lâattrice «è una città che mi da molto affetto e calore umano».
Alla serata non poteva mancare lâAssessore Comunale alla Cultura e alle Pari Opportunità , Wanda Ferro, che dopo una lettura attenta del volume si è soffermata sullâimportante ruolo che la donna ha nella nostra società , e sul modo spesso naturale che ha portato ad una ârivoluzione femminileâ. «âRomanzo di Donnaâ» ha detto lâAssessore «è un viaggio attraverso quel meraviglioso universo femminile, è un dono che leggendo e rileggendo ci darà modo di ritrovare un sorriso, di avvertire una lacrima, di riflettere, ma soprattutto ci farà comprendere quanto sia grande il nostro universo e pieno di colori. Non sono una femminista e sono convinta che la donna non è più discriminata. Si è affermata grazie al principio eterno del merito e della qualità . La festa della donna non è lâ8 marzo, ma è 365 giorni lâanno, ogni qualvolta noi donne assolviamo il ruolo di madre, di lavoratrice, di amministratore».
Mario Chiodi
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