“5 domande 5”: su Tgcom i candidati di Catanzaro

Il confronto tra Scalzo e Traversa sui temi più importanti e sui programmi per la la città

 

Il 15 e il 16 maggio si terranno le elezioni amministrative. Sono 1310 i comuni italiani che andranno al voto e tra questi 11 vantano una popolazione superiore a 100.000 abitanti. A Catanzaro, tra i candidati,  la corsa per la poltrona di primo cittadino vede in competizione Michele Traversa per il centrodestra e Salvatore Scalzo per il centrosinistra.

Quali sono i progetti politici per rilanciare Catanzaro?

TRAVERSA


“Il rilancio di Catanzaro non può prescindere dalla realizzazione di alcune infrastrutture primarie e nel recupero di un patrimonio in gran parte sottoutilizzato. Al primo posto del mio programma vedo l’ultimazione del porto di Catanzaro lido, atteso da decenni e importante per lo sviluppo della pesca e dell’industria ittica. Poi il turismo, e anche qui vedo Lido come riferimento privilegiato. Se il centro storico si è dotato di strutture capaci di esercitare una forte attrazione, come il Parco della Biodiversità, il museo MARCA e il Parco Internazionale delle Sculture, Catanzaro Lido deve esercitare la sua funzione di polo turistico attraverso la valorizzazione di Giovino. Il recupero della pineta sul mare e la realizzazione di un porticciolo turistico con tutto il suo indotto, possono determinare il decollo non soltanto del quartiere marinaro ma dell’intero capoluogo. Un altro ambito importante d’intervento è l’edilizia scolastica. Da Presidente della Provincia ho rinnovato tutte le scuole di proprietà dell’ente intermedio. Da sindaco ho intenzione di replicare dotando la città di stabili a norma e funzionali, giacché è inconcepibile che in una città capoluogo i genitori debbano fare i conti con doppi turni e disagi quotidiani. Un altro punto di interesse è rappresentato dal centro storico, con la realizzazione di un nuovo piano dei parcheggi e un rinnovato assetto della viabilità. Infine l’ambiente, con un occhio alle energie rinnovabili e l’impegno per la raccolta differenziata, e la sicurezza, esercitando una capillare attività nei quartieri periferici, spesso condizionati dalla presenza di una insopportabile microcriminalità”.

SCALZO
 

“Abbiamo realizzato per la prima volta in Calabria un programma partecipato. Decine di volontari hanno raccolto le idee e le proposte di oltre 2000 cittadini in tutti i quartieri della città e addirittura abbiamo dedicato un apposito sito internet. I tavoli tecnici, espressione delle migliori professionalità, hanno studiato le indicazioni dei cittadini ed elaborato un programma organico e di alto livello secondo tre colonne portanti e in 100 punti: “La città che si muove, la città che respira” per un nuovo e più funzionale assetto urbanistico e con un preciso piano della mobilità pubblica e privata; “La città che crea, la città che include, la città che produce” per costruire un ampio programma di attività culturali, sociali e soprattutto economiche: Catanzaro necessita di un tessuto artigianale ed imprenditoriale privato più robusto che assecondi la crescita occupazionale ed esalti le competenze professionali e commerciali. E “La città che progetta, la città che partecipa, la città trasparente” per avere un’amministrazione pubblica trasparente ed efficiente capace di programmare lo sviluppo della nostra terra, dalla pianificazione degli interventi a sostegno del nostro turismo a progetti per intercettare le ingenti risorse europee e nazionali ora inutilizzate”.

Cosa fare nei primi sei mesi?

TRAVERSA
“La riorganizzazione della macchina amministrativa è propedeutica a ogni intervento sul territorio. Poi le scuole; bisogna intervenire tempestivamente perché per l’inizio del nuovo anno scolastico i disagi siano ridotti al minimo, anche con eventuali interventi tampone che preludano a scelte più radicali e risolutive. Poi lavoreremo per risolvere del centro storico, ascoltando le istanze di tutti e tutelando il corso rinunciando ad integralismi e posizioni di forza. Non intendo infine fare a meno di interessarmi del Catanzaro Calcio, una ferita aperta nel cuore di tutti i catanzaresi. E’ vero che i problemi della città sono tanti, ma le mortificazioni subite quest’anno dai tifosi del Catanzaro non possono lasciarmi indifferente e farò ogni cosa è in mio potere per favorire l’avvento di una nuova società, seria e ambiziosa”.

SCALZO
 “Innanzi tutto costruire un senso di appartenza e di dignità per i dipendenti comunali e delle aziende partecipate: la missione pubblica che svolgeranno insieme al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale risulterà fondamentale per cambiare Catanzaro. Con l’ausilio delle competenze motivate e riorganizzate già in organico lavoreremo per progettare la città dei prossimi anni: setacceremo ogni opportunità per recuperare fondi europei, nazionali e regionali da impiegare per i nostri obiettivi di crescita e cercheremo il sostegno di operatori privati per realizzare scelte e investimenti condivisi. Sbloccheremo i lavori per il porto di Lido e daremo ordine e servizi a Giovino. Redarremo un nuovo Piano del Traffico; rinnoveremo il parco autobus spendendo 7 milioni di euro già stanziati; installeremo pensiline informatizzate e predisporremo un biglietto a tariffa integrata per parcheggi, bus e funicolare; renderemo gratuito i mezzi pubblici a pensionati e disoccupati e a tariffe agevolate per studenti. Produrremo un Piano Parcheggi e un vero Piano di Recupero Edilizio. Formuleremo un Piano energetico ed installeremo pannelli solari su Ponte Morandi e in tutti gli edifici pubblici cittadini. Recupereremo in 120 giorni le strutture sportive abbandonate e attiveremo una rete Wi – Fi pubblica. E ancora, redarremo un Piano del verde e quello del Commercio ascoltando gli operatori. Tutto ciò, nella prospettiva di offrire un organico e serio Piano Strutturale Comunale ai cittadini”.

Perché gli elettori dovrebbero sceglierla?

TRAVERSA
“Perché mi conoscono bene e indipendentemente dalla condivisione delle mie idee politiche sanno di potersi fidare di me. Con tanti di loro ho in comune l’amore per questa città e non vedo l’ora di profondere ogni mia energia per farne un capoluogo degno di questo nome. Il mio programma è chiaro e credo di essere in grado di realizzarlo e questo mi sembra un ottimo motivo per ottenere la fiducia degli elettori”.

SCALZO
“Perché le cose devono cambiare. Perché è necessario un profondo rinnovamento che proietti Catanzaro verso il futuro. In questi giorni sto visitando tutti i quartieri e i mercati: i cittadini che incontro hanno ben chiaro che la classe politica che da decenni rappresenta le istituzioni ha fallito, non ha prodotto sviluppo, ha lasciato il nostro territorio senza servizi, senza infrastrutture, senza occupazione. Noi proponiamo un’amministrazione nuova e vicina al cittadino, che non sia pura esibizione del potere, ma lavoro duro per riprogettare la nostra città recuperando la partecipazione attiva dei cittadini. Rimuoviamo la rassegnazione che deprime i nostri concittadini: sappiamo attirare energie e risorse economiche nuove, inserire Catanzaro nel grande circuito del turismo italiano e internazionale, ampliare le attività culturali, costruire imprenditoria per combattere l’elevato tasso di disoccupazione che ci costringe a lasciare la Regione”.

Il Comune di Catanzaro può essere trainante nei confronti della Regione? Se sì, in che modo?

TRAVERSA
“Il comune di Catanzaro deve semplicemente assolvere al suo ruolo di capoluogo di regione. Sembra un’ovvietà, ma non è mai successo e non è facile. Spesso ci si è accontentati del pennacchio del capoluogo e si sono perse occasioni preziose. Catanzaro deve recuperare il tempo perduto e la sua funzione di guida in ambito amministrativo, puntando anche sul grande patrimonio culturale e su potenzialità turistiche finora inespresse. Io sono certo che insieme potremo farcela. La fortunata circostanza della stessa colorazione politica di città, Provincia, Regione e governo centrale, può essere un’opportunità in più per cambiare pagina e suggellare il definitivo rilancio di una città che negli ultimi anni ha accusato una generale difficoltà”.

SCALZO
 “Catanzaro è il capoluogo di Regione, deve essere trainante. Per riuscirci dobbiamo rompere la logica provinciale che vuole pochi soggetti escludere la maggior parte dei cittadini. Catanzaro deve programmare il proprio futuro, aprirsi ai comuni vicini e guidare il progresso dell’intero territorio. Vogliamo costruire un asse attrezzato che unisca la nostra città all’aeroporto e alla stazione di Lamezia Terme e che coinvolga i comuni dell’istmo. Favoriamo la crescita dell’area di Germaneto integrando competenze e risorse delle amministrazioni vicine. Incoraggiamo il turismo con infrastrutture e servizi adeguati insieme ai paesi dello Jonio e valorizzando la nostra marina. E poi, Catanzaro deve essere la cerniera naturale che lega insieme il mare con la Sila, enorme patrimonio paesaggistico – ambientale e artigianale. Inoltre, vogliamo una Scuola Superiore dell’Ambiente e un Politecnico delle Arti che raccolgano professionalità ma anche studenti, artigiani e imprenditori da tutta la Regione e, finalmente, valorizzino e commercializzino le produzioni locali. Siamo nel cuore geografico della Calabria: dobbiamo acquisire il ruolo di città direzionale offrendo servizi di grande livello, cultura e promozione territoriale. La scelta di ricambio generazionale e di pulizia portata avanti dal centrosinistra a Catanzaro è funzionale ad acquisire un positivo protagonismo politico utile per l’intera Regione”.

Come si potrà attuare a Catanzaro una politica sociale concreta, verso chi e con quali fondi?

TRAVERSA
“Il momento è senz’altro delicato. La congiuntura è difficile e i fondi di certo non abbondano. Eppure io sono convinto che questa difficoltà spesso per tanti sia un alibi. Basti pensare a quanti sono i soldi restituiti in questi anni alla comunità europea per l’incapacità di attivare le corrette procedure di spesa da parte delle amministrazioni. Io da assessore regionale prima e da Presidente della Provincia di Catanzaro poi, non ho mai dovuto rinunciare a realizzare i miei programmi per carenza di fondi. Credo dunque di riuscire anche da sindaco a lavorare con efficacia, reperendo le risorse economiche tra le pieghe del bilancio, riducendo gli sprechi e attingendo ai fondi europei. Credo poi che soprattutto in una realtà come la nostra, la politica sociale più sentita sia quella del lavoro e dei servizi. Cioè quella ad assicurare a cittadini, donne e giovani, opportunità di lavoro e servizi efficienti”.

SCALZO
“Le politiche antimeridionalistiche messe in atto da Bossi e Berlusconi hanno selvaggiamente tagliato al bilancio comunale oltre 5 milioni di euro negli anni 2010 – 2011, senza alcuna obiezione dei parlamentari catanzaresi di destra. A regime, il federalismo comunale di Tremonti e della destra toglieranno alla città 14,5 milioni di euro ogni anno impoverendoci. Noi abbiamo intenzione di far crescere la città proprio tramite le politiche a sostengo delle fasce sociali più deboli: per esempio, il nostro centro storico può rinascere prevedendo abitazioni per studenti universitari e giovani coppie che rivitalizzino anche le attività economiche e commerciali. E le risorse sono rintracciabili nella normativa sull’housing sociale. Le stesse botteghe artigiane possono fiorire utilizzando i fondi previsti da leggi regionali vigenti e mai sfruttate. Attraverso una politica di incentivi possiamo raggiungere su tutto il territorio comunale livelli di inclusione sociale per i deboli e gli emarginati rafforzando anche i servizi alla persona. Necessitiamo di un veloce accesso all’ospedale quale servizio d’eccellenza, potenziando anche l’assistenza dei presidi sanitari e assistenziali territoriali e domiciliari avvicinandoli al cittadino”. 

Autore

Salvatore Ferragina

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