Pubblichiamo qui di seguito l’opinione personale di Giuseppe Mangialavori.
Red
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La torrida estate 2011 si vive tra affannosi dribbling dialettici, speranze, certezze e normative con i tifosi giallorossi che sono costretti ad una full immersion giurisprudenziale di quelle che non ti aspetti.
Il duo Cosentino-Romeo che conduce una lotta da leoni cercando di ovviare alla perentorietà di scadenze e al purismo giuridico di personaggi che giorno 18 luglio 2011 finiranno in prima pagina soprattutto per la revoca dello scudetto 2006.
Mettiamo le cose in chiaro la questio Catanzaro Calcio 2011 è cosa ben diversa dal tricolore calciopoliano ma ci si meraviglia come il C.F. si sia affrettato a sbandierare non solo i dubbi sul proprio ruolo ma anche la propria totale incompetenza in materia di diritto, assoldando consulenti e cattedratici da ogni dove al fine di colmare macroscopiche e dichiarate lacune.
La giustizia non conosce categorie e anche il Catanzaro Calcio 2011 ha diritto a pari considerazione. Un caso che non conosce precedenti, quindi da vagliare con calma ed attenzione e non con la superficialità degna della peggiore ignoranza. Quantomeno si dovrebbe essere considerati non sommariamente come è stato fatto da Abete alla presenza di Traversa , Ferro e Scopelliti. Non saranno il nipotino di Gianni Agnelli o Moratti , ma rappresentano pur sempre le più alte cariche di una Comunità. E’ vero, non si sono recati a Roma per parlare per la Vecchia Signora o della Beneamata ma i sentimenti con conoscono dimensionamento o categorie.
Un po’ di rispetto unitamente ad un minimo di equità non guasterebbero. Per il succitato scudetto ci si arrampica sugli specchi anche a costo di cancellare aspetti prescrittivi o diritti alla difesa di chi non c’è più, per il Catanzaro ci si affretta ad una interpretatio legis figlia solo ed esclusivamente della formula giuridica. Non si scomodano esperti, quello devono farlo i nuovi proprietari del Catanzaro calcio 2011. Rimanere tra i professionisti per un supporter giallorosso vale più di uno scudetto e le ultime novità ci dicono che il tribunale ha chiarito che il 23 giugno scorso è avvenuta l’assegnazione definitiva del ramo d’azienda.
Quindi cari Abete e Macalli mettete da parte la supponenza che al contrario avete frettolosamente eclissato per altre questioni, vantandovi addirittura delle vostre incompetenze da voi stessi dichiarate per vestirvi da Pilato. Fate un pacchetto “confezione famiglia” a attingete dai vostri grandi esperti anche per la questione Catanzaro Calcio 2011. Il mondo pallonaro, per fortuna, non è fatto solo da Juventus o Internazionale.
Sbandierate ai quattro venti che il calcio è marcio e va risanato. Iniziate in primis voi che lo rappresentate a dare il buon esempio, non potrete mai pretendere senza dare.
Giuseppe Mangialavori