Il nucleo familiare del “professore” Francesco Giampà, storico boss di Lamezia Terme, avrebbe dichiarato per quasi 15 anni redditi di poco superiori ai 140 euro mensili. È quanto emerge dall’operazione condotta dai finanzieri del gruppo Lamezia, guidati dal colonnello Fabio Bianco, che ha portato al sequestro di beni per quasi due milioni di euro. Secondo quanto scrivono i giudici della sezione Misure di prevenzione nel provvedimento eseguito questa mattina, “è possibile ravvisare una evidente e non colmabile sproporzione tra i redditi dichiarati dal nucleo familiare di Francesco Giampà e le possidenze accertate in capo allo stesso nucleo”.
In particolare, i membri della famiglia nel periodo compreso tra il 1997 e il 2012 hanno dichiarato redditi per un totale di 27.267 euro ossia 142,01 al mese. “Una somma – scrivono i giudici – palesemente inidonea a soddisfare le esigenze di un nucleo familiare composto da tre persone e fino al 2005 da quattro membri”. Inoltre, in questo periodo di tempo la stessa famiglia ha acquistato macchine e soprattutto ha edificato e arredato una abitazione definita “lussuosa” dagli inquirenti. Alla luce di questi elementi secondo i giudici la cifra dichiarata è da ritenere “del tutto irrisoria”.