“La ricorrenza del I maggio, festa del lavoro, che non è mai stata solo una festa e che non sarà mai trasformata in una occasione consumistica, assume nell’anno 2010 tanti significati importanti. Il primo riguarda il dovere della memoria per ricordare le vittime del lavoro ancora così drammaticamente numerose nel nostro Paese. Il secondo perché ripropone la centralità del lavoro all’interno di una crisi (non solo nazionale), volutamente nascosta, che proprio in questa seconda fase sta evidenziando tutta la sua drammaticità e pericolosità per la tenuta del sistema produttivo e democratico.
Il I maggio 2010 diventa, quindi, momento di riflessione e di lotta nuova e impegnativa.
Con questo messaggio, voglio esprimere non solo adesione alle iniziative di questa giornata, ma anche la mia gratitudine alle confederazioni sindacali per aver scelto la Calabria e Rosarno, come luogo simbolo, carico di nuovi valori da difendere. Da un lato la lotta contro le nuove forme di schiavismo, contro il caporalato mafioso mai realmente sconfitto nella regione, contro il razzismo non più latitante nel nostro Paese, a cominciare dalla “Padania”. Dall’altro la mobilitazione a favore di una società accogliente, laica e tollerante, che vede nella diversità un arricchimento della nostra umanità, di una società fondata sui diritti e sulla sempre nostra valida Costituzione.
I lavoratori che sabato si incontreranno nella Piana, ci diranno: mai più Rosarno e attenti alle cento e più Rosarno che ci sono nel Paese”.
1° MAGGIO: messaggio del Sindaco Olivo alle Confederazioni Sindacali
Testo integrale del testo inviato dal Primo cittadino a Cgil-Cisl-Uil