Intervistiamo

A proposito di tessuto sociale

Scritto da Francesco Panza
Quando porre domande diventa un problema. La storia di Paolo, indagato per gli striscioni sui lavori del Ceravolo esposti durante il Ranieri Day dello scorso giugno
 
ranieri-day-striscione

Oggi vi racconto una storia. Riavvolgiamo il nastro: 30 giugno 2016.  A Catanzaro non si parla d’altro, sta per arrivare Claudio Ranieri, fresco vincitore della Premier con il Leicester dei miracoli.

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Gli occhi di mezzo Mondo sono puntati da settimane sul tecnico italiano e la sua discesa in Calabria rappresenta un evento da celebrare. Catanzaro è casa sua e la cittadinanza onoraria sembra un atto normale, per certi versi anche tardivo.

La cerimonia di Palazzo de Nobili, sede del Comune, si trasforma in una festa popolare a tinte giallorosse. La gente si accalca lungo la via che dal Politeama porta verso villa Margherita. Ed è lì che un gruppo di tifosi sceglie di mettere in atto la propria protesta.

Emittenti da tutta Italia, giornalisti, esponenti politici e dello sport. Quindici minuti di visibilità che non possono andare sprecati. Quale occasione migliore per chiedere conto dei lavori al Ceravolo?

Da anni è un rimpallo di date e responsabilità. Una cortina di fumo impenetrabile che richiede un’azione civile ma allo stesso tempo forte per essere spazzata via.

Così quel gruppo di tifosi sceglie di esporre alcuni striscioni. Si chiede conto dei soldi pubblici spesi per i lavori di ammodernamento. Si fa ironia sulle condizioni degli spogliatoi. Si ricordano le date e i nomi degli esponenti politici che nel corso degli anni si sono alternati negli annunci di conclusione dei lavori.

Nulla più di una pacifica manifestazione di dissenso rispetto ad una vicenda ascesa alle cronache per l’oggettiva inefficienza della macchina pubblica.

Fra quei tifosi c’è Paolo, di cognome fa anche lui Ranieri. Uno che il Catanzaro lo segue sette giorni su sette. Agli allenamenti, in casa o in trasferta. Lui lo trovi lì, al fianco dei giallorossi.

Quel 30 giugno ha in mano uno striscione, parla con il sindaco Abramo e l’assessore allo sport Mungo. Un confronto pacato, al pari dell’intera protesta. 

Insomma, da tifoso e da cittadino, Paolo ha fatto ciò che chiunque conservi un minimo di coscienza civica avrebbe fatto: porre delle domande.

Non sapeva che dì lì a poco sarebbe stato avviato nei suoi confronti un procedimento penale e che successivamente il PM avrebbe chiesto al GIP la proroga di 6 mesi, più altri 6, per la conclusione delle indagini preliminari.

Un pasticciaccio brutto. Uno di quelli che anche se hai la coscienza pulita ti leva il sonno e la tranquillità, ma ancora peggio ti insinua il dubbio che la città che ami forse non ricambi il sentimento. 

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Entrare nel merito sarebbe davvero complicato, ma una vicenda così spiacevole lascia il dubbio che ci sia sul serio qualcosa che non va nel tessuto sociale, economico e politico della nostra città. Lo abbiamo detto cento volte e cento volte siamo stati trattati come sociologi da quattro soldi. Spiegatelo a Paolo che non è così.    

Se gli anticorpi di questo borgo arroccato su tre colli si attivano solo quando ad essere toccati sono i potentati, gli interessi, le ragioni dei pochi, allora è lecito pensare il peggio.

Ad esempio, è innegabile che i lavori del “Ceravolo” abbiano vissuto i corsi e ricorsi delle campagne elettorali. Che nonostante i 5 milioni di euro, lo stadio resti vecchio e poco funzionale. Che sulla gestione di quei soldi restino poco chiare questioni come l’impiego delle somme originariamente destinate alla posa del manto sintetico. Che la data di consegna e riapertura della palazzina e del settore Distinti sia stata più volte comunicata e disattesa.

Fatti incontestabili. Gli stessi di quel 30 giugno. 

Chissà, magari la giustizia che oggi chiede il conto a Paolo, domani risponderà ai quesiti sollevati da quegli striscioni. 

Francesco Panza

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Francesco Panza

56 Commenti

  • Non ho commenti. Non conosco i fatti. Lascio spazio a calafrica straniero e palanca che sono esperti di ponti strde stadi grandi opere pubbliche e carpenteria. Spesso nei loro post emerge questa conoscenza prifessionale

  • Caro Essere …..hai poco da commentare……la realtà a Catanzaro è questa c’è gente che ha le patate negli occhi…..altre No!! Daltronde questo Paolo Ranieri ……e solo un banale opinionista.<br />

  • purtroppo c’è stata molta ingenuità…e non è un quesito quello sollevato.<br />
    <br />
    Infatti, bastava aggiungere un punto interrogativo alla fine<br />
    <br />
    "MA SOLO GLI ASSEGNI AVETE INCASSATO ?"<br />
    purtroppo senza di esso può profilarsi la diffamazione, anche se spero che si possa soprassedere<br />

  • Caro Essere ho vissuto tanti anni a Catanzaro precisamente in via Paglia …..a 30 metri dallo stadio in poche parole sono nato dentro lo stadio…..quello che per me era e lo sarà sempre lo"stadio "piu’ mitico del mondo…conosco ogni angolo….tanto che quando era chiuso …noi bambini entravamo lo stesso e la buon anima di mastro Michele custode di allora chiudeva un occhio:"sti bambini dove vogliono andare a giocare? in mezzo la strada?Catanzaro questo offre."Mi ricordo delle considerazioni di Sandro Mazzola quando parlò male del mio" stadio" da bambino che ero rimasi terribilmente ferito,in realtà stava dicendo la verità…..e la verità quando c’è fa male ma porta in superficie ….egoismo,falsità,ottusità,profitto esagerato.Ieri a oggi è cambiato qualcosa?non credo ….si cammina ancora con la "littorina"mentre il mondo viaggia con i treni superveloci…..qui non c’entra avere i giallorossi in A o in D ….. lo stadio da 50 mila posti…..la guaina ….gas …ecc. ecc.manca la vista per poter guarda all’orizzonte….e la voce per poter dire un giorno….che bello a Catanzaro qualcosa l’hanno finita… poco ma l’hanno finita.saluti.<br />

    • A proposito dei guardiani, te lo ricordi a mastro Ciccio con il suo cane, chiddu mpamu e Zorriceddu ccu l’azzannu facile? Cornutazzu, paria quetu quetu, ma si t’azzardavi ma ti avvicini ti bucava! ahahahahah..nu pari e voti chiddi fighhi e coca cola dei dipendenti l’hanno fatto entrare sul terreno di gioco,a partita inoltrata…ahahahahahah…poi Don Nicola i cazziau regularu e non l’hanno fatto più.

        • Ricordo che se ne stava quasi sempre accucciato vicino la casetta all’ingresso, francobollato a mastro Ciccio, nu jornu mi mangiau u culu ma u sfuttu e ppe pocu non mi bucau…ahahahahahahah

          • Red ….chi sei…..forse ci conosciamo?dammi almeno delle indicazioni.Saluti

      • Mi conosci molto…molto bene abbiamo giocato insieme alla folgore<br />
        Con la buonanima di Nando Ianni tuo cugino….con Alfredino Costantino ….allo spiazzare adiacente allo stadio…..e passavamo le serate alla baraccune……ti do’ una piccola indicazione ….i gemelli…

  • Ma di cosa bisogna parlare? ??ho la strana sensazione che vedrò prima il ponte di Messina che il Ceravolo in ordine ….FATE SCHIFO …SE COSENTINO AVESSE ASCOLTATO IL MIO CONSIGLIO DI 3 ANNI FA ED AVREBBE PORTATO IL CZ A GIOCARE A VIBO AVREMMO FATTO 4000 SPETTATORI OGNI PARTITA E IL SINDACO MAGARI SOTTO PRESSIONE DA PARTE DELLA CITTÀ AVREBBE FINITO I LAVORI IN 2 MESI …INVECE COSÌ SÌ VIVE A CAMPARE ..TANTO IL CZ GIOCA LO STESSO …TANTO ORAMAI ALU STADIU NON VA NESSUNU ….etc etc …ALLORA TIENIAMOCI QUESTO …ANZI A ESSERE SINCERO SPERO NON LA FINISCANO MAI QUELLA PALAZZINA …PERCHÉ FA PROPRIO CAGARE

  • Non riesco a capacitarmi come è possibile che uno striscione del genere possa creare dei problemi di ordine giudiziario a chi lo espone. La libertà di espressione e di contestazione verrebbe calpestata. Evidentemente non si ha di meglio da fare e occuparsi, E SI VEDE, da come è gestita la città. Tanto rumore per nulla, per una protesta che non ha causato danni a cose e persone. In Italia ogni giorno accadono proteste, violenze, nefandezze molto più gravi, e qui a Catanzaro basta uno striscione per creare sto casino contro i dimostranti. Cose da pazzi.

  • Tutta la mia solidarietà per quanto possibile a Paolo,ha fatto ciò,che ognuno avrebbe voluto fare da otto anni a questa parte.Un cittadino domanda avendone il diritto e il "comune" risponde così,con una denuncia e relativo processo.Vergogna.

    • Mi raccomando, voi che siete lì: votateli ancora. Gente che ha fatto della falsità, di cui trasuda ciascuno dei loro stentati discorsi, una ragione di successo personale, e che ha fallito ogni obiettivo di pubblica utilità rendendosi ridicola persino davanti ad un’Italia disastrata come la nostra, si permette il lusso di denunciare la contestazione di un cittadino. Quello striscione non doveva essere uno, dovevano essere mille, con diecimila come Paolo a sostenerli. Allora forse non avrebbero osato. Sono i numeri, e anche la buona educazione, che sanciscono la nostra sudditanza. La soluzione, purtroppo, è una sola ed è poca cosa ma va fatta: non votate uno così e neanche i suoi amici. Non votateli e basta! Che questo comportamento, di forti con i deboli e deboli con i forti, si ritorca contro di loro. Almeno questo.

      • Hai centrato il punto quando dici che dovevamo essere mille non uno….ma invece c’erano poche unità….è questo il tema su cui riflettere purtroppo….tutti possiamo esprimere solidarietà, maledire i politici, ma se non lo dimostriamo con i fatti e la presenza in prima persona facciamo solo chiacchiere….o vave come si dice spesso ua sopra

  • Bell’articolo che riesce ad evidenziare aspetti che lasciano molto riflettere. Mi spiace molto per Paolo, spero che ne venga fuori al più presto nel migliore dei modi e che quel 30 giugno ritorni ad essere anche per lui un gioioso Ranieri Day.

  • Ma le domande che pone Paolo manifestando per strada, non sarebbero dovute soprattutto essere poste in Consiglio Comunale dall’opposizione, pretendendo risposte? (Come vedete ho messo il punto interrogativo)

    • In Italia (TUTTA) l’opposizione non esiste, vedi la sinistra per esempio (tutti radical schic con con il panfilo ormeggiato in porto) e 40 anni che fa l’opposizione e l’unica cosa che è riuscita a fare è stata AUTODISTRUGGERSI. Caro Pereira che già dal nick name tradisci una grande saggezza, l’unica cosa che esiste DI CERTO in politica e la TRASVERSALITA’. Capisci a me.

  • Catanzaro Monopoli anticipata alle 14,30 per il persistere di problemi all’illuminazione. Acqua OK, Gas OK, Luce OK manca la Benzina e la pressione dei palloni, a quando?

  • Piu’ sintetico Palanca. Piu sintetico. Ogni post ce supera le 10 righe diventa logorroico. E’ un caposaldo divtecniche di vendita. Smpre sintetici

  • Esprimo la massima solidarietà alle persone che con coraggio denunciano le schifezza della politica, solo grazie a queste persone il sud si potrà salvare. <br />
    Forza Catanzaro!!!

  • Mah…Calafricano, Red,e Calabriagiallorossa, i vostri commenti, personamente non sono passati inosservati…ma chi cavolo siete ?<br />
    Anchio sono nato allo stadio!!!e anchio andavo a giocare nel prato appena seminato con i custodi che ci inseguivano x farci nu "paliatune"sicuramente vi conosco …abbiamo creato non volendo quelli "ragazzi dello stadio"?

  • Carramba che sorpresa…. Mi stanno uscendo le lacrime dall’emozione. Cinque grandi amici che si ritrovano dopo 50 anni. Che bellooooooooooo

  • Rettifico. Bisogna salvare il fratello calafrica………questi opinionisti vanno limitati. Buttate fuori straniero e palanca. Senza pieta’.

  • Dai Essere non "essere" cosi …..magari questa estate combiniamo<br />
    Andiamo a bere 4 birre fresche ……insieme a Palanca e Straniero daltronde quello che ci accomuna e ci unisce …..e una sola bandiera.<br />
    Saluti.

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