Il Rompicalcio

Questo non è calcio

Scritto da Francesco Panza
Considerazioni minime sul momento più buio della storia recente giallorossa
 
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Raccontare il Catanzaro è diventato davvero complicato. Un’autentica sfida farlo cercando una forma diversa dall’insulto libero. E allora lo schermo del pc resta bianco sempre più a lungo. Cerco l’ispirazione nel cursore lampeggiante di Word. Niente.

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Le emozioni si mischiano. Le parole si confondono. Un groviglio di idee senza forma, come i giallorossi che annaspano nei bassifondi della Lega Pro.

Il rischio di ribadire concetti già scritti decine di volte è sempre dietro l’angolo, ma nei fatti, la ripetizione è l’unico strumento utile che un cronista abbia a disposizione per incidere in qualche modo.

Dunque, cosa resta? Come si può continuare a parlare di calcio quando tutto intorno a te suggerisce che questo ormai non sia più calcio, piuttosto una sbiadita rappresentazione messa in piedi da figuranti, per giunta incapaci?

Ci sarebbe la fede. Quella laica che ti fa sperare nello sguardo benevolo del Dio pallone. Ci sarebbe la sorte, che nel calcio si sa, è un po’ come una ruota che gira e magari si ferma dalle parti del Ceravolo. Ci sarebbe pure la logica, quella contorta del tifoso medio che si arrovella fra moduli e schemi alla ricerca della giusta alchimia.

La realtà è che da qualsiasi prospettiva si scelga di analizzare la situazione, il Catanzaro sembra un gigantesco affresco alla mediocrità. Proprio come un anno fa, .

Una brutta copia dei propositi di rilancio che puntualmente lasciano spazio a rivoluzioni tardive e pasticciate.

Sarà che le sconfitte amplificano la percezione di disagio, ma a guardare la classifica e il calendario, viene spontaneo il bisogno di sedersi, prendere fiato e pensare ad altro. Se poi si riavvolge il nastro degli ultimi tre mesi occorrono un paio di antidepressivi.

A proposito di sconfitte, quella di ieri aiuta a fissare in modo definitivo due concetti dai quali partire per qualsiasi analisi seria intorno al Catanzaro:

1) La squadra è stata costruita male

2) Preiti ha esaurito tempo e credito

Per quanto riguarda il primo concetto, è anche superfluo spiegare il perché quella giallorossa sia una squadra messa in piedi senza un criterio logico. Bastano i numeri: 9 punti in 12 partite (0,75 a partita), 21 gol subiti e 10 fatti. Senza contare i 4 allenatori, gli altrettanti metodi di gioco e i diversi sistemi di preparazione tecnica e atletica.

Un guazzabuglio senza precedenti che porta la firma di Antonello Preiti. E qui veniamo al secondo punto. Il direttore sportivo ha inequivocabilmente fallito tanto nell’allestimento della squadra, quanto nell’organizzazione dell’area tecnica.

Un fallimento così lampante da costringere la proprietà a prendere in seria considerazione l’idea di  porre fine al rapporto di collaborazione che altrimenti durerebbe altri tre anni.

Che sia o meno la soluzione giusta, ritengo sia sempre meglio dell’inerzia che ci condurrebbe per direttissima fra i dilettanti.

Sullo sfondo una considerazione generale: l’evidente incapacità della proprietà nella scelta degli uomini. Comprensibile 6 anni fa con un Cosentino neofita del calcio. Semplicemente folle oggi dopo le esperienze del recente passato che avrebbero dovuto forgiare anche il più incompetente dei presidenti.

Dunque, cosa resta oltre la speranza? Poco. Anzi, pochissimo. Perché al netto delle insignificanti divisioni fra “pro e contro”, il Catanzaro inteso come flusso di idee, passioni, entusiasmo, sembra essere svanito irrimediabilmente. E i fallimenti sportivi degli ultimi anni sono solo una concausa, forse nemmeno la più importante. Forse ci sarebbe bisogno di un esame di coscienza collettivo in cui ognuno pensi alle azioni (o alle omissioni) fatte per salvaguardare l’unico vero patrimonio collettivo di questa città.

Di sicuro un Catanzaro che in Lega Pro lotta per non retrocedere è intollerabile. Una vergogna che merita correttivi netti e urgenti. Nessuno chiede follie al presidente Cosentino, semplicemente che torni a fare il presidente, se davvero i colori giallorossi sono ancora di suo interesse. 

Lo faccia affidandosi a professionisti di comprovata capacità oppure cerchi all’interno del Catanzaro risorse umane da formare che si dedichino in maniera genuina alla causa giallorossa.

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Trovi i giusti equilibri all’interno dei quadri dirigenziali organizzando una volta per tutte la società con profili che diano un autentico valore aggiunto.

Dia fiducia all’allenatore mettendolo nelle condizioni di lavorare adeguatamente, con uno staff di sua conoscenza, magari con l’innesto di qualche calciatore dalla lista degli svincolati che possa colmare sin da subito le evidenti lacune mostrate in queste 12 giornate.

E se proprio il rettangolo verde non riesce a trasmettere gli stimoli giusti, pensi al fatto che il fallimento sportivo di questo Catanzaro porta anche la firma della sua azienda, la Gicos, il cui marchio è lì, in bella vista sul petto delle maglie giallorosse che una domenica dopo l’altra raccolgono sconfitte sui campi di mezza Italia. 

In altre parole, torni ad alimentare l’idea che il Catanzaro possa avere un futuro diverso dal presente così desolante da sembrare un incubo.

 logo twitterFrancesco Panza

Autore

Francesco Panza

33 Commenti

  • Il Panzone non si dimetterà mai!! Ha 3 anni di contratto!! Incompetente si!!! Fesso no!!! Ormai é stato toccato il fondo!! É purtroppo da domenica sera prossima, anche in classifica!!!

  • E METTI IN CONTO, COME SEGNALATO DAL SOTTOSCRITTO IN VESTE DI ANALISTA ……………..I TANTI MORTI PER PER QUESTI COLORI ETERNI E TANTA BELLISSIMA GIOVENTU’ FINITA NEL TRITACARNE DELLA GIUSTUZIA CHIARO PRESIDENTE ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

  • Se devo guardare i fatti storici non posso non fare un parallelo, più ci siamo affidati a professionisti e a DS più siamo crollati, quando si occupava della squadra il neofita cosentino abbiamo conseguito una promozione e un play off

  • PREITI VATTENE SEI LA PEGGIORE DISGRAZIA CHE ABBIA MAI COLPITO IL CATANZARO CALCIO. SEI IL PEGGIORE DI TUTTI. MEGLIO MILLE FALLIMENTI CHE LA TUA PRESENZA . VATTENE E NON TORNARE MAI PIÙ. CATANZARO TI ODIA

  • Il perdurante silenzio del Presidente legittima le ragioni del pubblico che ne sollecita le dimissioni. Signor Cosentino Lei è proprietario della s.p.a. non della piazza di Catanzaro: se ne vada e, compatibilmente con le Sue ragioni creditizie, con urgenza.

  • Che siamo in una situazione difficile è palese …come è palese che dopo Catania e Foggia potremmo essere ancora di più in difficoltà. …ma bisogna continuare a tifare x i nostri colori quando ti trovi ultimo non puoi dire cose diverse da insulti perché non ci crederebbe nessuno ma sarebbe anche come sparare sulla croce rossa. …invece cerchiamo di metabolizzare che dobbiamo solo salvarci e salvarci quest anno in questa situazione sarà come vincere un campionato …ma spingiamoli alla salvezza. ..poi si vedrà se ci sarà qualcuno a prendere la società o no ….altrimenti RICORDIAMOCI CHE QUANDO SI RETROCEDE SÌ RETROCEDE TUTTI IL PROSSIMO ANNO IL TANTO ORGOGLIOSO PUBBLICO SÌ RITROVA IN SERIE D senza sapere cosa ci aspetta ….Invece adesso siamo qui e possiamo fare qualcosa quantomeno sostenerli fino alla fine poi si vedrà. …..al momento avete tutti Ragione non siamo da lega pro ..ma non siamo neanche da D ….per cui cerchiamo di salvare il salvabile senza aspettare la penultima e ultima partita …ad esempio cominciamo a chiedere alla società di mettere l ingresso a 1 euro dopo queste 2 terribili partite perché dopo ci sarà sicuramente una partita da vincere x forza …Dai cazzo siamo tifosi del cz o siamo come quel creino di san Siro tifoso del Inter con orgogliosamente lo stendardo domenica la Calabria è giallorossa che se lo metta in culo se deve tirare cz solo quando andiamo a bene….RIPETO PREFERISCO UN COSENTINO CHE TIFA COSENZA CHE UN CATANZARESE CHE TIFA INTER JUVENTUS MILAN ETC

  • A questo punto mantenere la categoria è un problema di terz’ordine. Importa invece uscire da quest’incubo che sembra non terminare mai, sperare che il campionato finisca il più presto possibile senza danni irrepabili, mandare in campo i ragazzi della Beretti e, comunque, potere sperimentare qualsiasi soluzione atta a salvaguardare la dignità della piazza. Insomma riappropriamoci della nostra bandiera. Un presidente che non si degna di interloquire in un momento come questo che stiamo vivendo continui a fare l’imprenditore a pieno tempo e con invariato successo: noi, toccato il fondo, avremo il compito di ricominciare da zero, quale che sia la categoria alla quale potremo iscriverci.<br />
    Sempre forza Aquile.

  • …ma la cosa che mi fa incazzare di più è questa silenziosa indifferenza di Cosentino, non ci caga neanche di striscio….non ha la faccia da mettere davanti a tutta sta cacata che ha combinato insieme a quello che si definisce un DS. Sta facendo proprio la figura del perdente!!!…Preiti dopo questo scempio ti sei bruciato la carriera definitivamente….chi cazzo ti prende più!!!…

    • Guarda che sto deficiente non sa mettere due parole insieme cosa vuoi che ti dica!!!!!….almeno non parlasse ma farebbe grandi cose…..ne parla ne fa qualcosa!!!!!…. nel mondo del calcio è un’incapace così come anche nel sociale è zero!!!!!….quindi morale della favola: ricogghiati!!!!!!!!

        • Pant67 mi fai ridere!!!!…a chi dovrebbe essere riferito?….a quel Cinese brutto e inequivocabile scimmia!!!!!!!!….Cinese hai distrutto l’amore per questi colori!!!!…ci stai facendo passare domeniche tragiche!!!!!……..vattene brutto imbroglione privo di sentimenti versi i nostri colori!!!!!…..

  • …e neanche oggi leggo purtroppo…" PREITI SI E’ DIMESSO"…maah..speriamo succeda domani!!!…Sempre forza Aquile…ragazzi prima o poi ne usciremo da questo calvario e rivedremo un po di luce!!!…

  • Siccome la verità va detta fino in fondo, rimane da chiedere alle Istituzioni se possono esse dare un contributo (concreto) alla soluzione del problema.

  • Purtroppo anche questo allenatore ha fallito, un altro incompetente, fare giocare di bari prestia giovinco baccolo e carcione vuol dire regalare la vittoria senza fatica all’avversario. Mi si può obiettare che non ci sono valide soluzioni, cerco di lanciare un’idea far giocare il centrale della beretti spostare patti al centro lasciare in tribuna giovinco e mettere Renseebk, avanti Basrack e mettere Maita al suo ruolo naturale quello che sta usurpando carcione bisogna avere coraggio e non far giocare i raccomandati, perchè ormai abbiamo visto che i soliti noti sono delle schiappe, tanto vale fare degli esperimenti peggio della mezzanotte non può avvenire, e chissaà che non sia un buon giorno.

  • Anche dal suo punto di vista (Preiti ) non capisco le sue scelte, forse è stato troppo ingordo, bastava poco per non fare questa fine, bastava tenersi erra e altri 4-5 giocatori dello scorso anno, invece ha voluto solo i suoi pupilli, almeno fossero bravi, ma magari esploderanno con il proseguo del campionato….. non so perchè ho scritto quest’ultima frase, forse la disperazione?

  • Gli 11 che secondo me dovrebbero giocare domenica: Di Lucia, Esposito Pasqualoni Renseebk Imperiale (ragazzo degli allievi) Patti Roselli Maita Basrak Icardi Cunzi. E potremmo<br />
    anche vincere. Se siete d’accordo supportati dalla redazione facciamo una petizione. togliamo questa latra specie di allenatore e facciamo scendere in campo questa squadra guidata dal presidente, è sempre meglio di questo altro incompetente che fa giocare i soliti raccomandati che ci hanno portato a questa squallida situazione. Tanto questo allenatore se continua a far giocare i soliti fra 2 domenica se ne andrà da solo

  • PRESIDENTE COSENTINO FUORI LE PALLE E RIPRENDI IN MANO LA SITUAZIONE. ..NON MOLLARE MAI E CERCA DI RECUPERARE E RICUCIRE I RAPPORTI CON LA TIFOSERIA. …<br />
    MANDA VIA IL LESTOFANTE CHE HA CREATO TUTTO QUESTO, E TIRA FUORI L ORGOGLIO E RITORNA A VINCERE. …..<br />
    FORZA PRESIDENTE COSENTINO NON MOLLARE MAI E FORZA GIALLOROSSI. ……..

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