Intervistiamo

Se la giostra è chiusa

Scritto da Redazione
Contestazioni, silenzi, fallimenti e rancori. Se esiste un modo per uscire dalla crisi, non passa dalle stanze della politica
 
Il presidente Cosentino

Lo ripeto spesso perché un po’ mi consola, ma solo un po’: il Ceravolo deve essere stato costruito su un vecchio cimitero normanno, bizantino o di chissà quale altra antica stirpe, fate voi. Sì, perché la maledizione che da troppi anni perseguita il Catanzaro e i suoi tifosi (se conoscete un po’ il baseball avrete sentito parlare della più celebre maledizione che impedì alla squadra di Boston, i Red Sox, di vincere per 86 anni) non può che essere legata a una qualche profanazione.

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Non si scappa: ogni gioia, anche la più insignificante, da queste parti viene presto oscurata e poi spazzata via definitivamente da brutte notizie, scandali, tristi boutade o semplici, scellerate decisioni di questo o quello. ImmagineLa serie B dopo decenni, il Lodo Petrucci che avrebbe regalato a tutti nuove possibilità, la promozione dalla quarta divisione, l’ingaggio di Kamara, l’arrivo di un direttore sportivo dal curriculum impeccabile. Serve altro? Per ogni gioia subito un’ombra (e anche più di una), fino ad arrivare a oggi, al mese di settembre della stagione 2016/2017.

Abbiamo due storie qui: quella di una proprietà incarognita dai propri fallimenti, lo dicono i fatti, e di una città degenerata. Facciamola breve, perché poi non è neanche troppo lunga da raccontare: per l’ennesima volta tutto pareva essersi messo sul binario giusto. La vicepresidente Gessica Cosentino – per qualche settimana attiva come pochi altri in tutta la storia di Catanzaro (e non solo del Catanzaro) – aveva tessuto la sua buona trama di relazioni istituzionali, diffuso entusiasmo come neanche il padre quando parlava d’Europa, definito in maniera limpida il nuovo corso giallorosso.

La parola chiave? No, non progetto, a queste latitudini e in queste categorie, progetto può significare tutto e niente. La parola chiave che risuonava potente e bellissima era consapevolezza.

Per una volta, la proprietà rappresentata da Gessica Cosentino sembrava consapevole di molte cose: degli errori commessi innanzitutto e del patrimonio (seppure in parte nascosto da una coltre maleodorante) a sua disposizione. La trasferta decisiva di Ischia e la partecipazione popolare con il Melfi non potevano mentire. L’ingaggio di Preiti, contrattualizzato per quattro lunghi anni, la prima pietra della ricostruzione. Ma poi è successo qualcosa.

Nel gruppone di scommesse, mestieranti di categoria e ragazzi in cerca di rilancio, non sono stati integrati quei due o tre calciatori che tutti noi, dopo l’ultima orribile stagione, pensavamo di avere il diritto di accogliere. Una campagna abbonamenti troppo triste e la tragicomica gestione del post-Erra (Spader prima scelta, ciao Spader), con l’intermezzo della sconfitta più pesante della storia contro i rivali di sempre, hanno fatto il resto. La Curva ha annunciato contestazione perenne ai Cosentino e Gessica ha smesso fatalmente di comunicare. La proprietà parla ormai solo attraverso il direttore Preiti per le questioni di campo e affida alle note ufficiali smentite di presunte offerte d’acquisto e piccate repliche alla politica.

E ora che succede? A qualche mese dalle elezioni amministrative, lo scenario non è per nulla rassicurante. Contro ogni logica, il Catanzaro è ancora considerato un giocattolo utile al consenso, un po’ come lo stadio che con i suoi lavori infiniti potrebbe aver rappresentato negli anni uno strumento buono a distribuire prebende (e chissà che la Procura non ci regali finalmente qualche incontestabile verità).

Il presidente Cosentino non si risenta troppo, il proprietario del Catanzaro è lui e a lui soltanto spetterà decidere se vendere, quando vendere e a chi vendere. Giusto rinviare al mittente un messaggio troppo ambiguo, specie in un momento tanto delicato della vita dell’Uesse. Ma lui conosce bene la politica. Fu la politica a spalancargli le porte della città (o a tendergli la trappola, dipende dai punti di vista), quella politica che accompagnò personalmente allo stadio, fino al centro del campo, infilandogli una sciarpa al collo. La politica che quello stesso giorno difese strenuamente negli spogliatoi, a costo di rovinare la festa di tutti, dopo i fischi assordanti di un dignitosissimo Ceravolo.

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Oggi tra i delusi e i contestatori a buon diritto, s’insinuano come da copione straccioni del passato e straccioni nuovi di zecca. Penne spuntate da anni tornano ad affilarsi, autentiche macchiette delle cronache nostrane rialzano la testa. Arriveranno presto comunicati di associazioni, club, candidati, consiglieri, assessori, nuovi paladini, personaggi in cerca di una ragione che ne giustifichi l’esistenza. Ci siamo abituati, è nell’ordine delle cose, succede anche altrove. Ma come se ne esce senza rompersi le ossa? Probabilmente con l’unico strumento che abbiamo a disposizione: la partecipazione attiva.

La contestazione alla proprietà è la via che ha legittimamente scelto la Curva (insieme al solito sostegno alla squadra in campo). Noi possiamo fare anche altro: possiamo chiedere che gli organi di informazione, questa testata compresa, raccontino in maniera trasparente ciò che accade, sforzandosi di contestualizzare tutte le mosse, di porre domande pertinenti, di rimanere lucidi in ogni frangente non limitandosi a copiare e incollare qualche dichiarazione. 

Possiamo pretendere che il Catanzaro non entri nel dibattito delle Comunali (non è mai un affare quando la “politica”, di qualsiasi colore, si occupa dei giallorossi) e che non siano spacciate come le “uniche possibili”, alternative abominevoli, neanche in cordata. Possiamo pretendere che i fenomeni social di questi mesi, da Kamara all’ultimo degli “ex qualcosa”, non invochi “chiavi al sindaco” ma si adoperi per offrire un’alternativa decente e concreta a Giuseppe Cosentino. Possiamo fare tutto ciò che ci sembrerà utile soltanto se non abbandoneremo il Catanzaro, soltanto se non finiremo per disinteressarcene, soltanto se non crederemo di essere ripiombati nell’epopea di Tribuna Gianna, degli spartani, dei bilanci scritti sui tovaglioli di carta, della montagna indefinita di debiti, dei tribunali e delle manleve, del meglio i dilettanti di questo scempio. Perché no, non è così.

E se qualcuno vuol farlo credere è solo perché punta a un altro giro di giostra. Gratis. Ancora una volta. Ma possiamo impedirglielo. La giostra è chiusa. Soprattutto in tempi d’elezioni.

Fabrizio Scarfone

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

59 Commenti

    • Non è monotonia scrivere la verità. Impediremo con tutte le nostre forze, a voi che siete la parte malata, di distruggere il Catanzaro. Vi abbiamo ormai preso le misure. Sappiamo chi siete e a cosa mirate. Il nostro compito è quello di aprire gli occhi ai tifosi sparsi in tutto il mondo ignari di cio ‘ che sta accadendo attorno al Catanzaro. Parassiti e sciacalli saranno tenuti lontani anni luce dal Catanzaro. La politica rappresenta la città ma non rappresenta il Catanzaro. Il sindaco rappresenta i cittadini ma non rappresenta i tifosi e non ha alcun diritto di entrare in merito a faccende che non gli riguardano. È come se il sindaco venisse nella mia azienda a chiedermi conto di come viene gestita. Al contrario sara’ il cittadino a chiedere conto al sindaco di come vengono gestiti e spesi i soldi pubblici, i soldi dello stato, i soldi dei cittadini. Ed è lo stesso cittadino a chiedere come mai in altre città si riesce a costruire uno stadio nel giro di pochi mesi mentre a catanzaro non si riesce a terminare una palazzina nell’arco di molti anni. Occorre con tutte le nostre forze impedire che il Catanzaro diventi oggetto di strumentalizzazioni politiche. Occorre tenere fuori il Catanzaro dalla competizione elettorale. I tifosi sparsi in tutto il mondo sappiano che al momento NON ESISTE alcuna cordata intenzionata a rilevare il Catanzaro, infatti nessuno si è mai fatto avanti pubblicamente. Esiste solo una proprietà la stessa proprietà che ha salvato il Catanzaro dal terzo fallimento riportandolo infatti dall’oblio in prima divisione.

    • ALTRO CHE MONOTONOMIA HA SCRITTO PARLANDO DELLA FILOSOFIA ANZI TI HA DESCRITTO CIO’ CHE E’ LA REALTA ‘.COPERTA DA UN LENZUOLO STRAPPATO ANZI PUZZOLENTE QUELLO DELLA POLITICA ,GRAZIE ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,DAL 19299999999999999

    • Chi non accetta questa analisi , evidentemente, fa parte di quelli che vogliono solo mettersi in mostra e accodarsi al capo gregge, e non hanno alcuna intenzione di sostenere questi colori. Si dicono certe cose (le chiavi al sindacoo Cosentino vattene ) perchè hanno memoria corta, e la vergogna delle situazioni precedenti, evidentemente non li ha toccati.

    • Non ho mai scritto cosentino vattene, anzi ammiro Gessica, però mi sento in diritto e dovere di criticare, anche perchè i soldi sono stati spesi ma periodicamente viene buttato tutto alle ortiche dando ragione ai mafiosetti approfittatori

      • Non conosco aquila del nord ma segua attentamente ogni suo intervento e per la verità non ho mai potuto constatare una avversione contro la squadra o contro il Presidente Cosentino. Ha sempre fatto dei commenti pacati ed invitanti verso tutti gli altri, pseudo tifosi che ad ogni piccola soffiata di naso del Sig. Cosentino sbottano con la famosa, ormai, frase: Cosentino vattene, perchè, purtroppo, questi cari soggetti alle scuole che hanno frequentato non hanno insegnato loro alcunchè di diverso per poter esprimere il loro dissentire ed il malcontento che nel tempo si è vieppiù consolidato ingrossando inavvertitamente a dismisura senza che mai alcun si sia domandato: ma cosa stà succedendo? Perchè anzichè di risorgere sprofondiamo sempre di più nell’abisso delle sabbie della retrocessione. E non si avvedono, neanche il Presidente Cosentino, che ogni volta gli mollano, visto la sua buona fede e fiducia verso i marpioni del calcio che vista la sua (di Cosentino) di creare un manipolo di ragazzi di buona speranza e nessuna esperienza ed alla testa di questi vi si mette un marpione, perchè consigliato con fervore, che poi tutto fa (i fatti suoi)men che quello che gli viene chiesto dalla Società dalla quale dovrebbe dipendere e difenderne proprio gl’interessi affidategli. A casa direi io, gl’incapaci, gl’incompetenti e laddove esistano i ladroni e truffatori di chi li tiene a mangiare doverosamente in cambio della propria esperienza laddove non ce n’è x nulla.<br />
        FORZA GIALLOROSSI, FORZA AQUILE DEI TRE COLLI DI CUI SIETE LE REGINE, RISORGETE.

  • Analisi perfetta fatta da Fabrizio. Siamo tutti delusi e amareggiati della situazione creatasi attorno la squadra, ma non possiamo fare altro che tendere una mano d’aiuto al nuovo MISTER e ai ragazzi che scenderanno in campo ogni domenica per uscirne fuori tutti assieme da questa BRUTTA REALTA’….

  • Non è monotonia scrivere la verità. Impediremo con tutte le nostre forze, a voi che siete la parte malata, di distruggere il Catanzaro. Vi abbiamo ormai preso le misure. Sappiamo chi siete e a cosa mirate. Il nostro compito è quello di aprire gli occhi ai tifosi sparsi in tutto il mondo ignari di cio ‘ che sta accadendo attorno al Catanzaro. Parassiti e sciacalli saranno tenuti lontani anni luce dal Catanzaro. La politica rappresenta la città ma non rappresenta il Catanzaro. Il sindaco rappresenta i cittadini ma non rappresenta i tifosi e non ha alcun diritto di entrare in merito a faccende che non gli riguardano. È come se il sindaco venisse nella mia azienda a chiedermi conto di come viene gestita. Al contrario sara’ il cittadino a chiedere conto al sindaco di come vengono gestiti e spesi i soldi pubblici, i soldi dello stato, i soldi dei cittadini. Ed è lo stesso cittadino a chiedere come mai in altre città si riesce a costruire uno stadio nel giro di pochi mesi mentre a catanzaro non si riesce a terminare una palazzina nell’arco di molti anni. Occorre con tutte le nostre forze impedire che il Catanzaro diventi oggetto di strumentalizzazioni politiche. Occorre tenere fuori il Catanzaro dalla competizione elettorale. I tifosi sparsi in tutto il mondo sappiano che al momento NON ESISTE alcuna cordata intenzionata a rilevare il Catanzaro, infatti nessuno si è mai fatto avanti pubblicamente. Esiste solo una proprietà la stessa proprietà che ha salvato il Catanzaro dal terzo fallimento riportandolo infatti dall’oblio in prima divisione.<br />
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    • Praticamente sei come quei mariti cornuti che si accontentano che il coniuge ritorni comunque a casa la sera, ovvero pur di andare allo stadio la domenica a vedere spettacoli indecorosi, avvilenti, mortificanti, accetti di tutto.<br />
      Esiste anche la dignità.<br />
      Basta, costi quel che costi!<br />
      E poi vorrei ricordare che la massa non va più allo stadio da tanto e allora mi chiedo ma quanti siete a pensarla ancora in questa maniera? I 500 degli abbonamenti o poco più, altrimenti le presenze domenicali allo stadio dovrebbero attestarsi almeno in 5/6 mila e così non è! La massa ha abbandonato il Catanzaro questa è sotto gli occhi di tutti o no? La massa dei tifosi vuole successi e non sconfitte cocenti. <br />
      Se si continua così, anche il fallimento amministrativo sarà garantito perché non andrà più un numero cospicuo di tifosi per poter mantenere una squadra di calcio.<br />

      • Lo spettacolo indecoroso e indecente lo abbiamo visto fino a pochi minuti prima che Cosentino rilevasse il Catanzaro pagando i debiti da lui non contratti (circa due milioni di euro). Lo spettacolo indecoroso e indecente continuo a vederlo oggi nel vedere il Ceravolo nelle condizioni che tutti conosciamo. E lo spettacolo indecoroso, indecente e aggiungerei anche inaccettabile è dover sentirsi dire che c’è una dignità da difendere costi quel che costi <br />
        pretendendo di aprire le porte non si sa bene a quale cordata. La dignità del Catanzaro la sta difendendo Cosentino a cui va dato il merito di tenere lontano chi in passato ha fatto dell’uesse carne da macello. Che venga fuori la cordata. Venga fuori alla luce del sole e faccia un’offerta. Lo faccia pubblicamente!

        • Forse non hai capito il senso, a me (ho 59 anni e ho tifato solo e sempre per i l Catanzaro, no Juve, no Milan, ecc. ero a Bari al gol di Mammi, ero a Terni, ecc ), di vivacchiare in questo modo non basta più e neanche essere offeso con i 5 minuti di serie A e tante altre che mi annoio ripetere. Il senso è quello del marito cornuto e a me non va. Basta, te lo dico con la morte nel cuore come potrai immaginare, ma basta con questo individuo anche se non c’è un ricambio!

      • Bravo Pigi. Sei un grande. Concordo anch io. E’ inutile per una piazza come caranzaro galleggiare cosi. Meglio fallire. Catanzaro e’ da serie B

        • Finalmente hai gettato la maschera essereononessere, altro che tifoso del tifoso del catanzaro. Tu il Catanzaro lo vorresti vedere morto. Io invece per il momento mi accontentato che esista. Meglio ripartire dalla prima divisione che dalla terza categoria non trovi?

  • Vorrei rispondere a coloro che dicono di non voler andare più allo stadio, e non dare più 1 cent. a Cosentino , sappiate che è la stessa cosa di quelli che non pagano le tasse, perchè alla fine pagano sempre gli stessi, e poi si pretendono servizi per tutti medicine gratis, scuole belle ospedali efficienti,. Beh il Catanzaro è la stessa cosa , ha l’economia della famiglia se non ci sono entrate non si può pretendere grossi giocatori. Con 4 abbonamenti che cosa avete contribuito"!! vedi a Lecce quasi 9.000 abbonamenti.

    • Sono completamente d’accordo. Anche a me Crisantemi mi ha deluso. Ma ho fatto l’abbonamento lo stesso e fatto fare ad altri 8 della mia famiglia. Io penso che gli assenti hanno torto. Sempre. Sabotando il ceravolo non si fa il bene dell’US. Si può contestare lo stesso dall’interno dello stadio. Con la partecipazione civile.

    • è evidente che tu di economia non ne capisca nulla e sia uno dei tanti che si fa raggirare, a cui hanno inculcato menzogne. Le tasse non servono affatto a finanziare la spesa pubblica, ma soprattutto ad evitare un eccesso di domanda. Se sostieni questo (e l’evasione e bla bla bla, come se quelli fossero soldi che si buttano in un camino…e non venissero riutilizzati nell’economia reale. Dunque dimostrato che non ci arrivi e ti fai prendere per il C…) al momento sei una capra nel recinto dell’Unione Europea degli usurai, in cui lo Stato si fa prestare i soldi da loro quando li può creare e gestire da solo. CAPRA, che insieme ad altre CAPRE, ci condanni a stare rinchiusi, umiliati e depredati, senza manco un accenno di protesta (ma se ti fai prendere per il C… effettivamente come lo capiresti? Sei limitato), non pretendi manco che la Costituzione venga rispettata senza altre giustificazioni ridicole e falsità quotidiane.

  • Si possono scrivere anche trattati di filosofia e sociologia, ma se uno non vuole investire oltre certi confini diventa tutto inutile.<br />
    L’obiettivo del panzone, pilotato dal suo padre padrone Manu Curta, è stato quello di raccattare tutti gli scartini disponibili: arripezzati, rutti, katananni e mezze tacche.<br />
    Io sono stato sempre un moderato e non ho mai attaccato questo signore, indegno di gestire questa società, per alcuni basta che garantisca l’iscrizione e paghi i miseri stipendi per dire che vada tutto bene…la solita politica del bicchiere mezzo pieno, ma dopo la solita porcheria del mercato estivo, il licenziamento di Erra in testa, e la figuraccia rimediata nel derby tutto è collassato, senza se e senza ma, per cui per la maggioranza di chi ama questi colori questa società NON È DEGNA DI CONTINUARE A RAPPRESENTARE IL CATANZARO CALCIO E PER IL FUTURO DI QUESTI COLORI È BENE, PRIMA CHE SPARISCA DEFINITIVAMENTE DAL MONDO DEL CALCIO, CHE SI TROVI IN FRETTA UN’ALTERNATIVA.

  • L’attuale proprieta’ brilla per onesta e pulizia. Ma no per comunicazione. Avevo riposto bellissime speranze su Gessica ma e’ scomparsa. Non si può tirar fuori il naso a giugno spargendo sale per rivitalizzare ke speranze dei xatanzaresi e poi alla prima difficolta’ scomparire. Non so se e’ per il fatto che si continuano a inanellare delusioni per colpa di una completa disorganizzazione o cosa? Gessica vieni fuori spiegaci riprendi i cotatti con la tifoseria. Ora abbiam preso questo somma. Su di lui ricostruiamoci. Ma cin granus sali. Non si può lasciare carta bianca a nessuno. Questa campagna acquisti fatta prendendo giocatori da una sola squadra io non l avrei mai permessa

    • Jessica in questa storia ci sta dentro bene come il sale in una macedonia di frutta! <br />
      È stata sola una goffa mossa tattica per tentare di dare fiducia alla piazza delusa, di fatto chi comanda e detta le regole è sempre il solito personaggio…si possono anche scrivere volumi, ma la verità è questa, che piaccia o no!

    • L’ho scritto cento volte perchè non mi capacito, perchè non sono stati tenuti agnello, squillace e qualche altro? Perchè sono stati comprati tutti sti giocatori? Se ci sono pochi soldi tiene quelli che hai ne compri pochi ma veramente buoni e valorizzi la buona beretti.

  • A me Cosentino non fa impazzire però la risposta ad Abramo è da manuale: le questioni tecnico-sportive non sono affare suo. Si dia a Cesare quel che è di Cesare,fu detto più di 2000 anni fa. Ognuno al posto suo.

  • Perchè nessuno scrive di come un calciatore Bucolo è riuscito a "fregare" la società ottenendo una rescissione gratis.<br />
    Dicendo che aveva problemi familiare e/o di salute???

  • Comunque il punto vero e’ un altro. Si e’ creata una grossa faglia tra Cosentino e la tifoseria. E sulle faglie prima o poi si scatenano i terremoti. Mi auguro con sempre ha fatto che la ifoseria contesti nel rispetto personale di tutti, anche perche’ credo che gli obiettivi di cosentino, suo malgrado, fossero ben altri. Ma non tutti riescono nei propri obiettivi. Ho piu’ volte chiesto, e sollecito ora un pezzo ad hoc a Salvatore Ferragina che e’ molto sensibile sul tema, che questa redazione si faccia anche carico, visto il seguito raggiunto, di stemperare gli animi. Cara redazione e’ vostro compito non permettere certe squallide affermazioni dei stranieronellanotte sul chiudere la curva. Abbiamo una proprieta’ che purtroppo e’ carente nelle modalita’ di comunicazione e nella relazione con istituzioni politiche, stampa, tifosi e citta’. Le colpe saranno di tutti e nessuno ma non si puo’ permettere a questi squallidi personaggi sul web di alimentare fuoco. Bisogna invece stemperare. Solo con l’aiuto di tutti ci tireremo fuori da questa kegapro.

  • Comunque il punto vero e’ un altro. Si e’ creata una grossa faglia tra Cosentino e la tifoseria. E sulle faglie prima o poi si scatenano i terremoti. Mi auguro con sempre ha fatto che la ifoseria contesti nel rispetto personale di tutti, anche perche’ credo che gli obiettivi di cosentino, suo malgrado, fossero ben altri. Ma non tutti riescono nei propri obiettivi. Ho piu’ volte chiesto, e sollecito ora un pezzo ad hoc a Salvatore Ferragina che e’ molto sensibile sul tema, che questa redazione si faccia anche carico, visto il seguito raggiunto, di stemperare gli animi. Cara redazione e’ vostro compito non permettere certe squallide affermazioni dei stranieronellanotte sul chiudere la curva. Abbiamo una proprieta’ che purtroppo e’ carente nelle modalita’ di comunicazione e nella relazione con istituzioni politiche, stampa, tifosi e citta’. Le colpe saranno di tutti e nessuno ma non si puo’ permettere a questi squallidi personaggi sul web di alimentare fuoco. Bisogna invece stemperare. Solo con l’aiuto di tutti ci tireremo fuori da questa kegapro.

    • Sono curioso di vedere che tipo di contestazione hanno riservato all’unione sportiva. Sarà una contestazione civile? (come ad esempio disertare lo stadio o appendere un drappo con su scritto cosentino vattene) o sarà una contestazione che di civile non ha nulla? Lo dico e lo confermo i nemici li abbiamo in casa. Non è colpa del cosentino… la colpa è del Catanzarese.

    • Bravo Essere in questi casi è meglio stemperare gli animi piuttosto che alimentare il focolaio non giova a nessuno e spero comunque che la contestazione della mitica capraro possa in un certo qual modo e che anche se fatta che sia nel pieno rispetto delle persone.<br />
      Una sconfitta non può precludere un campionato anche se avvenuta come tutti noi sappiamo ma voglio ancora credere nel "progetto" anche se non condivido le minchiate del nostro presidente forse farebbe meglio che se ne stia nel retroscena e faccia salire sul palco la figlia

    • Naturalmente sono contrarissimo nel chiudere la curva anzi ne approfitto per ringraziarla perché, a differenza di molti che scrivono qui dentro, fanno sacrifici per la squadra e la seguono anche in trasferta, ma quella frase che taglia tutti i ponti con la società è veramente fuori luogo. Forza aquile!!!!!! <br />
      PS. Avevi ragione straniero non capisce proprio niente di calcio.

    • Certo, perché lui ti garantisce il meglio con i suoi continui colpi di testa e i campionati straordinari, soprattutto come quello dello scorso anno e le premesse per peggiorare ci sono tutte.<br />
      Poi ti ricordo che il cosenza sotto la sua presidenza ha vinto due volte al Ceravolo, 3-1 in coppa del nonno con Moriero e, ancora peggio, 3-0 in campionato quest’anno…ci voleva lui per fare godere i cosentini.

      • Capisco, ma se l’alternativa e’ finire in D o eccellenza onestamente preferisco la lega pro. Questo non vuoldireche approvo l’operato dicosentino in toto

  • Grazie Apofis. Ma tu pensa una cosa. Pensa a Dulbecco che ogni domenica e’ in curva capraro a tifare. Io lo vedo, e’ un appassionato. Arriva stranieronellanotte gli dice che la capraro va chiusa echi la frequenta e’ una capra ( questo e’ il senso delle parole di straniero), e lui che fa? Che fa Dulbecco?? Gli dice beavoooo. Ma Apofis ti rendi conto???

  • presidente io da tifoso e non da ultras sono con lei,non dia retta a questi che io definisco tifosi contestatori,fanno così perchè ancora brucia la sconfitta del derby…tutto quì…vada avanti a testa alta,la maggior parte dei tifosi in città e sparsi in tutta italia sono con lei..forza giallorossiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

  • Spiacente per te 7staRS (O 5Stelle) ma la capra sei tu, che non riesci a capire cosa sono le tasse e a cosa servono, e non sai neanche il significato dello Stato, e dell’economia familiare . Ti rimando ogni parola. Tu e tutti quelli che parlano come te siete quelle persone che seguono coloro che gridano di più e ragionano …con la testa degli altri

  • …e no caro Scarfone , non ci siamo ancora. Vedo , dopo 5 anni , che siamo ancora all’analisi, tutto quanto accaduto dal 2011 era molto facilmente prevedibile. La giostra non è mai partita , il morto andava tenuto in vita perchè la domenica c’era una liturgia da garantire , era utile .<br />
    Fatevene una ragione , presto perchè è già tardi, il Catanzaro è fallito nel 2006 , dal 2007 al 2011 la città ha mostrato il "meglio di se", a quel punto la sintesi era chiudere bottega .<br />
    "meglio i dilettanti di questo scempio" è l’unica cosa sensata , ma da fare in fretta per evitare di perdere altri 5 anni.

  • Capisco che siamo tifosi e a volte non riusciamo a vedere la realtà, ma come si fa a parlare ancora di progetto. Due sono le cose: a) o il progetto non c’è; b) o se c’è è fatto malissimo.<br />
    In un sol colpo abbiamo: 1) perso la prima partita; 2) perso l’imbattibilità casalinga; 3) preso tre goal in casa; 4) perso il derby.<br />
    E tutto questo, dopo aver esonerato l’allenatore (una persona seria e capace) ad agosto, a 10 giorni dall’inizio del campionato!! L’unico allenatore che, da 5 anni a questa parte, era stato confermato già a febbraio …<br />
    Che progetto sarebbe questo..??<br />

  • Non capisco che senso avrebbe partire dai dilettanti. Non riesco a comprendere il significato di: "a sto punto meglio fallire". Ma come siete messi? Ma andate a lavorare così almeno comincerete a capire il valore dei soldi.

  • Il problema è che abbiamo ragione tutti, ha ragione chi contesta perché una serie di errori come quelli commessi non li vedi neanche al cinema, ha ragione chi difende la società perché trovare delle persone oneste a Catanzaro con i soldi non è facile e poi c’è la grande passione di Gessica. In questi momenti bisogna stare vicino alla squadra anche se tutti abbiamo il diritto di dire la nostra e criticare

  • Io non sono un leccaculo come stranierodellanotte ma non sono neanche tra quelli che vogliono spaccare tutto, rivendico solo il diritto di critica (e di motivazioni purtroppo c’è ne sono molte ) ma al grande CZ e a chi lo ama come Gessica non mancherà mai il mio appoggio. Forza aquile!!!!!!!

  • Praticamente sei come quei mariti cornuti che si accontentano che il coniuge ritorni comunque a casa la sera, ovvero pur di andare allo stadio la domenica a vedere spettacoli indecorosi, avvilenti, mortificanti, accetti di tutto. Esiste anche la dignità. Basta, costi quel che costi! E poi vorrei ricordare che la massa non va più allo stadio da tanto e allora mi chiedo ma quanti siete a pensarla ancora in questa maniera? I 500 abbonati o poco più, altrimenti le presenze domenicali allo stadio dovrebbero attestarsi almeno in 5/6 mila e così non è! La massa ha abbandonato il Catanzaro questa è sotto gli occhi di tutti o no? La massa dei tifosi vuole successi e non sconfitte cocenti. Se si continua così, anche il fallimento amministrativo sarà garantito perché non andrà più un numero cospicuo di tifosi per poter mantenere una squadra di calcio. Mi domando come si possano citare i 9000 abbonamenti del Lecce, società che solo nel 2011 era in serie A, una società che non si arrende e che da anni fa di tutto per vincere il campionato e non si consideri lo stato d’animo di una tifoseria, la nostra, che da quasi 30 anni è stabilmente in serie C e comunque sempre pronta a riversarsi in massa non appena intravede uno spiraglio di gloria, rammento i 18000 spettatori in C2 contro la Battipagliese, 20000 con il Sora, idem con l’Acireale, per finire ai 12000 di Ascoli e raccogliendo solo delusioni. L’unica nostra colpa, parlo dei tifosi ovviamente, è quella di non aver mai trovato un imprenditore valido e innamorato di questi colori!<br />
    P.S.<br />
    Chi vi parla era presente a Napoli al gol di Mammi, a Terni contro il Verona e ha sempre tifato solo Cz, non come molti di Voi, ne sono certo, che tifano Juve, Milan o Inter perché non c’erano negli stadi del nord per sentire e vedere quando ci odiassero. <br />

    • Infatti ho detto che rivendico il diritto di critica e piuttosto di vedere un Catanzaro morto preferisco un Catanzaro che comunque lotta, naturalmente se qualcuno di serio uscisse allo scoperto ben venga, ma deve essere serio e deve palesarsi pubblicamente. Comunque se allo stadio andasse una media di 5000 persone per me cambierebbe tutto, ad esempio gli sponsor arriverebbero, i politici dovrebbero stare più attenti ecc… certo che anche la questione dello stadio è un vero scandalo, speriamo che chi di dovere intervenga pesantemente. Forza aquile!!!!

    • Pensa che io tengo il Catanzaro da 25 anni, prima ero Tifoso del Milan, come potrai notare ho vissuto quasi sempre periodi bui ma non ho mai abbandonato la squadra anche se c’era il Milan che vinceva di tutto, purtroppo è difficile trovare imprenditori credibili a Catanzaro, cosentino ha sbagliato molto ma è onesto e ha dietro Gessica che è una di noi, quindi spero che gli errori insegnino e che finalmente torniamo a volare.

  • Concordo con pigi, ma, a questo punto, noi tifosi cosa dobbiamo fare? PS. non c’ero al goal di Mammì a Napoli, ma c’ero al goal di Mammì alla Juve e sono tra i 700 abbonati….

    • Noi tifosi potremmo incidere eccome ma molti sono manipolati dal " lasciamo perdere potremmo averne bisogno", mi spiego: <br />
      Sono le famiglie che contano a Catanzaro che dovrebbero sentire l’obbligo di restituire qualcosa, ecc, ecc, e se questo non dovessero capirlo da soli dovrebbe essere la politica a "imporglielo", esempio Guarascio (Lametino) a Cosenza che dopo aver vinto l’appalto della nettezza urbana è stato costretto a rilevare la squadra di calcio, ma ribadisco la colpa del tifoso Catanzarese è quella che ti dicevo sopra, ovvero lasciamo stare potremmo averne bisogno…

    • Che dire? Io mi illudo e spero che prima o poi possano tornare quei tempi. In fondo, a qualche km abbiamo la dimostrazione che non è un’illusione, basta programmare e imparare dai propri errori: da oltre 20 anni la stessa proprietà e lo stesso ds….

  • AI GRANDI TIFOSI DEL BUON TEMPO. SIETE COME QUEL POLITICO CATANZARESE CHE IN UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA DELLO SCORSO CAMPIONATO APRIVA LA BOCCA PER PARLARE MALE DEL PRESIDENTE COSENTINO. PRENDETEVI VOI E IL SINDACO LA SQUADRA, TANTO SIAMO NELLE IMMINENTI ELEZIONI E TUTTO E’ POSSIBILE, ANCHE VEDERE VOLARE UN ASINO.

  • CONCORDO CON L’AMICO TIFOSO PULCE, CI SONO LE ELEZIONI E IL NULLA DI QUESTO SINDACO SI FA SOTTO A ROMPERE LE PALLE. ….. INDEGNO DI TIFARE PER LA NOSTRA SQUADRA. ….MAI UN APPOGGIO ECONOMICO CON PUBBLICITÀ E VICINANZA ATTIVA AQUESTA SOCIETÀ ………INGRATO. <br />
    ADESSO VUOLE VISIBILITÀ LUI E QUEI QUATTRO PRENDITORI TOSSICI CHE GLI STANNO VICINI. …LECCHINI E PISCIATURI. …<br />
    FORZA GIALLOROSSI SEMPRE E FORZA PRESIDENTE COSENTINO NON MOLLARE MAI. CON TANTI SBAGLI COMMESSI MA L’UNICO CHE HA DIMOSTRATO NEL BENE E NEL MALE A PORTARE AVANTI I NOSTRI COLORI.

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