Dalla Redazione

Fradici e felici

Il racconto della partita di Perugia, del nostro inviato al “Curi”

(video tratto da Umbria TV)


Una partita magica. Perugia-Catanzaro è solo questo. Quattro partite in una. Quattro gol a due. Tre punti pesantissimi che ridanno ossigeno al campionato del Catanzaro, depresso dopo le quattro sconfitte consecutive. Proprio come l’anno scorso, la vittoria di Perugia potrebbe segnare una svolta nella stagione giallorossa.

È stata una partita pazzesca, giocata su un campo ai limiti della praticabilità sotto una pioggia battente. Cozza si affida all’inizio a un modulo più coperto: un 3-5-2 con Fiore e Squillace sulle fasce, l’ex perugino Borghetti in difesa al fianco di Sirignano e Papasidero, Russotto a supporto dell’unica punta Fioretti. La cerniera mediana è composta da Ulloa e Benedetti ai lati di Quadri, capitano di giornata per l’assenza contemporanea di Mariotti e Carboni.

Il Perugia parte fortissimo e schiaccia il Catanzaro in area di rigore. Sulla fascia destra Ayres è subito una spina nel fianco, mentre i terzini Anania e Martella spingono come forsennati sulle fasce di competenza. Ma al 10′ arriva la svolta: Russotto s’incunea tra un nugolo di avversari e si presenta davanti a Koprivec che lo stende: inevitabili espulsione e rigore che Fioretti realizza con freddezza spiazzando il secondo portiere Giordano.

La partita cambia volto e diventa di proprietà giallorossa: Fioretti si divora il raddoppio in contropiede su una giocata favolosa di Russotto che smarca Ulloa. Il cross del mediano argentino trova il bomber solo davanti a Giordano, ma Fioretti cincischia e fallisce la più facile delle occasioni. Il Catanzaro non si scoraggia. Squillace e Fiore danno respiro sulle fasce alla manovra. Proprio da una volata di Squillace nasce il raddoppio: il cross del terzino trova in area Fioretti che sfiora spedendo alle spalle di Giordano. Ulloa forse tocca prima che il pallone varchi la linea di porta. Comunque è il 2-0 giallorosso, realizzato 30 secondi dopo l’ingresso allo stadio degli Ultras.

Il primo tempo si chiude col Catanzaro padrone del campo e con Squillace che tira addosso al portiere perugino l’occasione per chiudere la gara. E allora il Perugia rialza la testa dopo l’intervallo con Carloto al posto di Di Tacchio. La partita cambia di nuovo padrone. Ora gli umbri cingono d’assedio l’area giallorossa. Borghetti, Sirignano e Papasidero ribattono tutto quello che arriva, finché al 15′ Sirignano atterra Clemente che realizza dal dischetto.

UDue a uno e il “Curi” s’infiamma. Nonostante l’inferiorità numerica, il Perugia assedia l’area di rigore giallorossa. Il Catanzaro non esce più dalla sua trequarti. Cozza rinforza gli ormeggi inserendo D’Alessandro per uno stanchissimo Russotto. Il cambio funziona perché il Catanzaro guadagna metri, alzando il baricentro. Alla mezzora Battistini si gioca il tutto per tutto con Tozzi Borsoi al posto di Anania. Mossa indovinata grazie a una follia di Sirignano. In una transizione difensiva dopo un corner a favore, il centrale giallorosso si ritrova sulla fascia e commette un fallo inutile a difesa già piazzata. Secondo giallo (che l’arbitro gli aveva risparmiato in occasione del rigore) e parità numerica ristabilita. E come spesso accaduti in queste ultime partite, il Catanzaro prende subito il gol del 2-2. Ancora un calcio piazzato, ancora un uomo solo in area, proprio Tozzi Borsoi, libero di colpire e di spedire alle spalle di Pisseri. Tutto da rifare: 2-2 e parità numerica a 10 minuti dalla fine. Sembra un incubo, con l’inerzia della gara totalmente a favore del Perugia.

La pioggia cade incessante, il “Curi” adesso ci crede e ruggisce. Ma il Catanzaro stavolta non crolla. La reazione c’è, la dea bendata si ricorda dei giallorossi e Palanca illumina Quadri, autore di una partita perfetta. È l’83’ e il regista giallorosso disegna la parabola ideale che si infila all’angolino sul secondo palo. Incredibile.

Il Perugia perde la testa: Cacioli rifila una gomitata a Masini (entrato per uno stanchissimo Fioretti) e lascia in 9 il Perugia. Il Catanzaro dilaga in contropiede, dopo una difficile deviazione in angolo di Pisseri su Clemente. E al 90′ l’apoteosi: Fiore si fa tutta la fascia, inarrestabile. Entra in area e serve Masini al centro. L’attaccante non ci arriva ma è Lebran che infila il pallone nella propria porta. I ragazzi di Cozza festeggiano sotto lo spicchio occupato da una ottantina di tifosi. Fradici, ma finalmente felici!

Ivan Pugliese

@naracauliz

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