Intervistiamo

Apparecchio radiologico rotto, detenuti in attesa

La denuncia di Sergio Costanzo

Da dieci mesi l’apparecchio radiologico principale dell’Istituto penitenziario di Catanzaro è fuori uso e decine di detenuti, bisognevoli di accertamenti sanitari, attendono che l’Asp lo faccia riparare. Tutto ciò mentre il direttore generale non trova di meglio che spendere migliaia di euro per abbellire i suoi uffici di Via Cortese, (dall’inizio dell’anno la spesa complessiva per i soli lavori della direzione generale pare ammonti a più di 100mila euro). Consapevole che una eventuale diagnosi possa essere importante per i detenuti, il sanitario dell’Istituto di pena, lo scorso 21 settembre, ha inviato un’apposita comunicazione al dg Gerardo Mancuso, mettendolo al corrente che si avvarrà di strutture esterne. Quali gli effetti di questa decisione? Che ben 45 detenuti dovranno essere trasferiti presso altri nosocomi o strutture per completare il loro iter diagnostico, con conseguente aggravio di costi di personale e mezzi per l’Istituto di pena, costi che indubbiamente si sommeranno a quelli che dovrà affrontare l’Asp per pagare le prestazioni alle altre aziende”.”Ma c’è di più. Anche la radiologia sociale di Via Paparo da mesi attende la riparazione di un altro apparecchio diagnostico. Qui la situazione è davvero ridicola. La ditta Girardoni, infatti, interpellata per la riparazione, risponde a mezzo fax di non poter dare indicazioni sulla data del richiesto intervento “dovendo dare priorità ai clienti in regola con i pagamenti”. E quale è il debito dell’Asp nei confronti di questa ditta? Lo scaduto – viene evidenziato nello stesso fax – ammonta a soli 3.853 euro e si riferisce ad una fattura del 30.1.2011. Insomma, per circa 4.000 euro la radiologia sociale non eroga prestazioni da mesi. Bel risparmio! Sempre per gli elettromedicali, un’altra ditta, la AEP Medica ha diffidato l’Asp per oltre 200mila euro di fatture arretrate non pagate, chiedendo il saldo delle stesse entro il 30 settembre. Cosa naturalmente non avvenuta. E’ normale tutto questo? A noi pare proprio di no. Così come non riteniamo normale continuare a spendere migliaia di euro per lavori non necessari, come quelli della direzione generale per i quali abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e lamentele da parte di altri servizi i cui locali sono davvero indecenti, come ad esempio quelli della sala mortuaria di Soverato: una vera e propria offesa alla dignità dell’uomo! Vada il dg a Soverato e guardi dove vanno a finire i morti del nosocomio. Dove sono le autorità preposte al controllo e alla vigilanza?”.”Questi sono solo tre casi emblematici che riguarda il settore elettromedicale, ma ormai all’Asp di Catanzaro alcune ditte attendono anni prima di essere pagate. I cosiddetti 90 giorni data fattura sono ormai diventati 900, e ciò con notevole aggravio di costi per azioni legali e interessi rivendicati dalle ditte fornitrici. Al presidente Scopelliti chiediamo di porre fine a questo andazzo. I cittadini hanno il diritto di avere servizi efficienti e soprattutto risposte immediate. Sbandierare ai quattro venti risparmi di milioni di euro, senza offrire adeguati servizi ai nostri pazienti non è certamente oculata amministrazione”. 

Autore

Salvatore Ferragina

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