Dalla Redazione

Gianni Improta saluta i tifosi

Lettera di saluto ai tifosi del Catanzaro

Il  Saluto di Gianni Improta
Affido a questa lettera il mio congedo dal Catanzaro Calcio e dagli impareggiabili tifosi giallorossi.
Lascio, questa Maglia, questa Città, dopo quasi 34 anni di legame, vissuti come spesso accade nel calcio, tra alti e bassi.  E’ doveroso da parte mia un saluto affettuoso e di stima verso una città che mi ha accolto con calore sin dal primo momento, dal  lontano 1975, quando potevo ancora calpestare da calciatore il manto erboso del Nicola Ceravolo.
In questi 34 anni ho vissuto l’esperienza con le Aquile sotto molteplici vesti nelle quali, con passione ed attaccamento alla città ed alla maglia, ho sempre profuso le mie energie a favore della causa giallorossa.
Il  mio abbandono, purtroppo, coincide con amarezza e delusione, dopo la sconfitta nella  semifinale dei play off  che ha vanificato gli enormi sacrifici che tutti noi abbiamo messo in campo durante una intera stagione calcistica.  A tal proposito ringrazio di cuore tutto lo staff tecnico e  i componenti della rosa dei calciatori, staff medico e quanti hanno reso opera di collaborazione in questa stagione, per impegno e professionalità dimostrata.
Inoltre, porgo un ringraziamento particolare all. Comm. Pino Albano che con la sua Azienda, nel luglio scorso, non ha esitato un attimo a stare vicino alla società attraverso la sponsorizzazione ufficiale.
Resta l’amaro in bocca, perché avrei voluto almeno lasciarvi dopo un successo, ma in cuor mio porto dentro le tante e bellissime stagioni vissute da protagonisti, Voi sugli spalti, io in campo.
Al Catanzaro Calcio ed ai suoi tifosi auguro un pronto riscatto con la conquista di palcoscenici più prestigiosi che città, società e tifoseria meritano, ma che possono essere nuovamente raggiunti solo con pazienza, passione e sostegno a quanti profondono energie per tenere alto il glorioso vessillo giallorosso.
Con stima ed affetto,  per sempre giallorosso, vi abbraccio tutti.

Gianni Improta

Autore

Salvatore Ferragina

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