Bar Mangialavori

UN “PUNTO DI PARTENZA”

L’F.C. Catanzaro sfiora la vittoria a Lamezia.
A SuperCunzi ancora in gol, risponde Sergi

di Giuseppe Mangialavori

A Lamezia Terme c’è di scena nientepopodimenochè il Catanzaro. Attenzione, non è l’Inter, il Milan o la Juventus ma è pur sempre il Catanzaro! Ai Lametini non importa se si antepongono gli acronimi F.C. o U.S., anzi aspettano questo momento da quando è stato ufficializzato il calendario (e forse anche da molto prima…). Logicamente il botteghino biancoverde fa festa e viene sfruttata al meglio l’occasione con una perentoria quanto scontata “giornata biancoverde”.

 

Dopo la prima vittoria casalinga in campionato, il buon Domenicali e i suoi ragazzi “riaschiano” di ripetersi in trasferta e se non fosse stato per quella difesa un po’ impreparata nell’occasione del gol di Sergi, Cunzi & C. sarebbero riusciti nell’intento.

 

Ma di questi tempi e con un organico ancora da migliorare, si può anche accettare. Per come si erano messe le cose per i padroni di casa, gli stessi avranno di certo tirato un sospiro di sollievo più che un boato (termine impropriamente utilizzato da qualche cronista della carta stampata…). Certo è che se contro il Catanzaro (a corto di preparazione e incompleto) di questi tempi, pareggiare è un onore, allora ben venga il termine “boato”.

 

Ma tralasciamo queste quisquiglie. Il D’Ippolito, come dicevamo, si veste a festa e a seguito di una coreografia iniziale che vede il settore della tribuna vestirsi di biancoverde, lancia un’accorata “preghiera” con tanto di raccomandazione a Papa Ratzinger, a mezzo di gigantografie dedicate a Claudio Parente e Massimo Poggi con a fianco teloni con su scritto “Santi subito”. Dal Vaticano hanno già esternato l’assoluto diniego all’input lamentino e hanno subito fatto un forward a lucifero & C…

 

Diciamo subito che nel Catanzaro visto a Lamezia non si scorge ancora un’organizzazione di gioco degna di questo nome. L’ottimo Cunzi, dopo avere castigato Pellegrino la scorsa settimana, si ripete con De Felice, procurandosi un rigore (fallo di Facci) e realizzando lo stesso. Il centrocampo giallorosso difetta ancora in velocità e le fasce vengono utilizzate poco. La difesa, nell’unico svarione becca il pareggio. Certo è che la partenza veemente lametina, è stata ben contenuta dagli uomini di Domenicali che alla lunga, hanno dovuto cedere al pareggio anche a causa di una preparazione atletica ancora insufficiente. Comunque gli alibi che anche noi utilizziamo nell’analisi dei fatti, a breve dovranno lasciare il passo agli urgenti accorgimenti che la Società e lo staff tecnico dovranno apporre all’organico.

 

Premesso che il tempo è oro (se non platino), questi i quesiti più ricorrenti:

1)      Quando arriverà la punta da affiancare a Cunzi ?

2)      Quando si ovvierà a questo centrocampo un po’ povero di idee?

3)      Premesso che gli schemi sono patrimonio esclusivo e insindacabile dell’allenatore che li applica, il Catanzaro ha gli uomini giusti per il 4-2-3-1?

4)      Quando potremo vedere una squadra con una personalità delineata?

 

Il problema è il “quando” e non è un problema di poco conto, in quanto prima arriveranno le risposte, prima l’ambiente darà il riscontro atteso dagli addetti ai lavori. Le cose non possono e non devono andare a rilento anche perché assistere a certi episodi … diciamo così di “rigetto” dagli spalti, non fa piacere a nessuno. La concorrenza Marcianise & C. (con tutto il rispetto) non sono compagini irresistibili ma perdere il passo sin da subito… non tutti sono capaci di fare il Valentino Rossi della situazione!

 

Comunque sarebbe meglio non pensare (senza scordare MAI) a certi personaggi “luciferini”… a quello che è stato e guardare avanti, altrimenti saremo complici di una palla al piede di nome passato che, al contrario e se bene utilizzata, dovrebbe essere strumento di rinascita.

 

Mi permetto di utilizzare questo vettore di comunicazione per ringraziare pubblicamente Evangelista Cunzi per la dedica del gol di ieri. Mi ha letteralmente commosso la sua telefonata a fine gara. Spero di meritare tanto affetto che ricambio insieme alla mia stima all’ottimo atleta giallorosso che certamente quest’anno darà molte soddisfazioni a tutto il Popolo giallorosso.

 

L’F.C. muove i primi passi anche in trasferta, in un campo difficile e per di più in condizioni ambientali proibitive. Arriva solo un punto, ma Domenicali è aduso a vestire i panni del diesel. Le sue squadre carburano un po’ in ritardo e una volta partite… Questa è la speranza di coloro che ripongono la fiducia nei rappresentanti dei vessilli giallorossi.

 

Tutto ciò che è giallorosso va colto. Sia esso un fiore, o una palla, un frammento di arcobaleno, uno scarabocchio di un bimbo, figuriamoci una maglietta… !!!!!!!! Le esercitazioni di disappunto per la situazione attuale devono essere più propositive. Ciò non vuol dire scordare, anzi proprio il contrario. Significa dare un calcio al passato (recente) negativo conservando ciò che di bello la storia ci lascia e pretendere.

Questo frammento di nuovo deve esorcizzarci e dimostrare a certa gente domiciliata nel capoluogo di regione che oggi si permette il “lusso” di gufare malamente, che il Catanzaro è vivo e vegeto perché il Catanzaro siamo noi.

 

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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