Avversario di turno

Lamezia: riecco il derby più sentito

La Vigor ritrova il Catanzaro dopo 13 anni tra ambizioni di vertice e acceso campanilismo

ROMA – Tutti contro tutti. Sfottò e minacce a distanza. Ressa sui biglietti. Dubbi sull’ordine pubblico. Incertezza sui mezzi dei trasporti. Sono passati 13 anni ma è cambiato poco da quell’epica giornata di fine estate, quando i tifosi del Catanzaro raggiunsero Lamezia Terme percorrendo a piedi i 35 chilometri che separano le due città. Un evento riportato il giorno dalle prime pagine di tutti i quotidiani sportivi nazionali. Domani lo stadio “Guido D’Ippolito” (indegno per una città come Lamezia Terme, nonostante il maquillage di qualche anno fa) si appresta ad ospitare per la quarta volta un derby di campionato.
POLITICA E PALLONE – Sentita solo nella Città della Piana, la rivalità è purtroppo sempre più accesa per ragioni politiche più che calcistiche. Dopo quasi tre anni di commissariamento del Comune per mafia, le ultime elezioni comunali hanno restituito un po’ di speranza (con o senza maiuscola) a Lamezia Terme, nonostante il risultato contraddittorio (sindaco di centro-sinistra, maggioranza in Consiglio Comunale di centro-destra). Ma le elezioni hanno lasciato il segno anche nel montante conflitto con il capoluogo grazie al successo ottenuto dalle due liste autonomiste, al termine di una campagna elettorale dai toni populistici, fortemente centrata sulla rivendicazione di Lamezia Provincia.
SITUAZIONI OPPOSTE – In questo clima le due squadre preparano la sfida con umori opposti. La Vigor Lamezia, superata l’ennesima crisi estiva grazie all’intervento di molti imprenditori locali, si trova a un passo dalla vetta grazie a tre vittorie consecutive (Sorrento e Vibonese in casa, Celano in trasferta), a un organico collaudato, ad un allenatore serio e preparato, a un direttore sportivo altamente competente ed esperto della serie C. Nonostante i due punti di penalizzazione per vecchie irregolarità di bilancio, la Vigor ha superato benissimo la difficile partenza e le sfortunate sconfitte di Marcianise e Vasto. Un panorama decisamente diverso rispetto al Catanzaro che non riesce a trovare serenità dopo il fallimento e lo sciagurato avvio di stagione. Uno dei rari sorrisi è venuto proprio dal derby di Coppa Italia vinto a Lamezia per 3-1 con le seconde linee. Domenica sarà tutta un’altra storia.
VECCHIO TELAIO, NUOVI GOL – La Vigor ha cambiato poco rispetto alla scorsa stagione, conclusa a centro classifica al termine di un campionato molto equilibrato. Mister Provenza ha continuato a lavorare con i giovani pescati in Campania e Puglia da Donnarumma e cresciuti con tranquillità a Lamezia. La punta di diamante è il capitano Alessandrì, esterno sinistro e capitano della squadra. Dopo i 6 centri della scorsa stagione, ha ricominciato con quattro gol nelle prime sei partite e ha preso per mano la squadra nei momenti difficili di questo inizio di campionato. A Lamezia sono rimasti anche 4/5 della difesa e il mediano Zaminga. In difesa l’unico innesto è stato l’esperto Facci, 35enne ex Napoli, prelevato dall’Acireale. A centrocampo sono arrivati il centrale Battisti dal Rieti e l’ala destra Ramora, 5 gol l’anno scorso con la Nocerina. Nuova di zecca e ben assortita la coppia d’attacco, composta dall’ariete Sergi (192 cm. e due gol nelle ultime due partite) e dal velocissimo Lisi.
VIGOR FAVORITA – Il momento di forma, l’amalgama della squadra, la linearità del gioco di Provenza fanno pendere i favori del pronostico dalla parte della Vigor. Il tecnico lametino recupererà gli acciaccati Pippa, Lisi, Di Muro (peraltro in splendida forma fisica) e schiererà per la settima volta la stessa squadra. Una squadra che, dopo aver recuperato palla con il pressing alto dei centrali, ama giocare sulle fasce e sfornare cross per Sergi grazie anche alle sovrapposizioni degli esterni difensivi (in particolare Facci). Uno dei punti deboli della Vigor sembra proprio la mancanza di ricambi in panchina (non a caso il derby di Coppa Italia è stato dominato dalle seconde linee del Catanzaro). Troppo teneri appaiono i molti giovani che completano la rosa, anche se si scorge qualche buona individualità (vedi il baby barese Picci). Non a caso Provenza ha utilizzato in tutto 15 giocatori (tenendo fissi i titolari), mentre Domenicali cerca ogni domenica una diversa quadratura del cerchio.
BILANCIO IN EQUILIBRIO – Prima dell’ultimo derby del ’93 (vinto dai giallo-rossi grazie a una doppietta del libero Bertozzi), le due squadre si erano affrontate altre due volte. Il bilancio totale è in perfetta parità per effetto dello 0-0 sul neutro di Reggio Calabria (scontri tra le due tifoserie a fine partita sul rettangolo di gioco) e del 2-0 (siglato da Mazzeo e Delle Donne) nella prima sfida giocata al “D’Ippolito”. Quel giorno per Lamezia fu una giornata storica: record di paganti, record d’incasso e caroselli per le strade della città a fine partita. L’orgoglio di avere battuto il “grande” Catanzaro.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – De Felice; Facci, Porpora, Di Muro, Pippa; Ramora, Battisti, Zaminga, Alessandrì; Sergi, Lisi. All.: Provenza.

Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net

 

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