Avversario di turno

Il Marcianise vuole essere davvero Real

Con un presidente Bizzarro e un doppio allenatore i campani cercano il miracolo C1

ROMA – “Chiudete le valigie, si va a Marcianise” è stato uno dei ritornelli preferiti in questa lunga estate post-mondiale e post-fallimento. Amaro, ironico, ma in fondo rappresentativo dell’atavico senso di superiorità che avvolge e confonde Catanzaro e il tifo catanzarese. Il giorno della partita è quasi arrivato, ma è solo una cinquantina il numero di tifosi che stasera chiuderanno le valigie per andare a Marcianise. Tanti sono infatti i biglietti richiesti dalla società giallo-rossa per questa sfida inedita.
REAL LANCIATISSSIMO – E sarà proprio il Real Marcianise, società nata una ventina d’anni fa, a guardare il Catanzaro dall’alto in basso. Un presidente bizzarro di nome e di fatto che guida la società mettendo bocca anche nelle questioni tecniche. Un allenatore, D’Agostino, ex guida della Berretti campana, chiamato l’anno scorso a sostituire Boccolini per traghettare il Real alla salvezza. Un altro allenatore, Farina, arrivato a inizio stagione come vice di D’Agostino, ma poi promosso dopo l’esonero-lampo firmato Bizzarro. Adesso i due tecnici sono più o meno alla pari, almeno fino a nuovo ordine. La rosa del Real Marcianise è mediamente giovane, ma con almeno un uomo d’esperienza in ogni reparto. Una squadra affiatata che ha cambiato poco durante l’estate e si è presentata ai nastri di partenza agguerrita e conscia di poter raggiungere i play-off.
I VECCHI PILASTRI – Per riuscirci ha bisogno soprattutto dei gol di Gigi Molino, ex Foggia, Avellino e Benevento, che nell’ultima stagione ha realizzato una sola volta tra Juve Stabia e Real Marcianise. A 34 anni non è più “Il Drago” di una volta: qualche chilo di troppo gli ha fatto perdere la sua capacità di far male sullo stretto. Inseguito più volte dal Catanzaro, non ha mai segnato contro i giallo-rossi. Al centro della difesa è arrivato un suo ex compagno di squadra a Messina (per qualche mese) e a Benevento (una stagione), Leo Criaco, uno dei pochi rinforzi di spessore della campagna acquisti. In quel Benevento, stagione 2003-2004, giocavano anche altri due perni dell’attuale Real Marcianise: l’esterno sinistro Vanacore e l’attaccante Poziello. Entrambi, in quella stagione, andarono a segno nel 2-2 del “Ceravolo” alla terza di campionato. Vanacore, poi, avrebbe vestito l’anno successivo la maglia giallo-rossa: 22 presenze, poco onore e un ironico nomignolo affibbiatogli dai tifosi del Catanzaro (“VanaCarlos”).
UNA VITA A MARCIANISE – Molti sono i giovani in rosa cresciuti o maturati a Marcianise. Il patron Bizzarro punta sulla loro valorizzazione e su un affiatamento ormai consolidato, dopo la storica promozione in C2 del 2005, quando lo stadio “Progreditur” era ancora un campetto in terra battuta. Uno degli esponenti della “vecchia” guardia è il centrale difensivo Michele Murolo, 23 anni, autore del gol, a due minuti dalla fine, che ha regalato il pareggio interno al Real nel derby col Benevento. Stesso discorso per Romano, Galizia, per il portierino Della Corte e per tanti altri giovani, cresciuti senza la pressione tipica delle piazze campane con maggiore tradizione.
BOCCHE DA FUOCO – Il Marcianise è partito benissimo in questo campionato infilando due vittorie contro la Vigor Lamezia e a Melfi, prima di pareggiare col Benevento e di perdere nettamente a Nocera, più di quanto non dica il 2-1 finale. Tra i punti di forza il telaio collaudato, che porta i campani in zona-gol con una certa frequenza, e le molte soluzioni offensive che vanno aldilà del bomber (spuntato) Molino. Basti pensare che la squadra di D’Agostino ha già realizzato 8 gol con 7 giocatori diversi. I punti deboli sono inevitabilmente nel reparto arretrato, dove ancora manca l’affiatamento tra Criaco e Murolo e i due esterni (Piscitelli e Vanacore) prediligono la fase offensiva.
I DUBBI DI D’AGOSTINO – In porta prosegue il ballottaggio tra l’esperto Armellini e Della Corte, il secondo già sotto accusa per alcuni svarioni nelle prime partite. D’Agostino lo difende a spada tratta e continuerà a dargli fiducia anche contro il Catanzaro, nonostante la tifoseria prema per rivedere tra i pali Armellini. Il tecnico campano dovrà rinunciare anche a Galizia (infiammazione al ginocchio), a Vanacore (squalificato per due giornate dopo l’espulsione col Benevento), oltre alla riserva Masturzo (problemi muscolari). L’ex terzino del Catanzaro sarà sostituito da Pagano, mentre in attacco potrebbe tornare dall’inizio Poziello (che al pari di Amita sta recuperando da un brutto infortunio) accanto a Molino, con il furetto Manco arretrato all’ala sinistra dove potrebbe essere pericolosissimo nell’uno contro uno. L’alternativa a Poziello è Marzullo che giocherebbe insieme a Manco dietro a Molino. In mediana confermati Di Napoli e Romano, con D’Ambrosio (che festeggerà in campo i 30 anni) sulla fascia destra.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Della Corte; Piscitelli, Criaco, Murolo, Pagano; D’Ambrosio, Di Napoli, Romano, Manco; Molino, Poziello (Marzullo).

Ivan Pugliese

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