Avversario di turno

Entusiasmo e gioventù per il nuovo Gela di Sorbello

Il Catanzaro dell’ex Domenicali cerca i primi punti nel derby delle “lodiste”

ROMA – “IN OGNI CATEGORIA, OLTRE OGNI FALLIMENTO…NOI ULTIMO BALUARDO”. Così i tifosi hanno accolto i giocatori del Gela all’esordio in campionato contro il Cassino. Colori, suoni e canti: la curva bianco-azzurra si è animata sospingendo una squadra infarcita di giovani in prestito, di giocatori raccattati in tutta fretta dalla serie D, di illustri sconosciuti. 1-0 al Cassino e tre punti pesantissimi per dimenticare il fallimento, la scarsa preparazione, i mugugni della piazza per una campagna acquisti decisamente deludente.
LODO PETRUCCI – Colpito dal secondo fallimento in dieci anni, il Gela ha vissuto un’estate di passione, accomunato da agosto al destino delle altre due “lodiste”: il Catanzaro e la Torres. La società è stata rilevata dall’ingegner Angelo Tuccio, titolare della ditta Eurotec, che insieme ad altri imprenditori si era interessato a fine luglio ai destini della squadra. I problemi incontrati sono simili a quelli di Catanzaro: pochi soldi, pochi giocatori disposti ad accettare un trasferimento in Sicilia, pochi allenatori pronti a scommettere sul nuovo Gela. Alla fine la scelta del tecnico è caduta su Orazio Sorbello, ex bomber dell’Acireale, con scarsa esperienza (di serie D) in panchina.
IL RITORNO DEGLI EX – Dopo meno di cinque mesi, l’allenatore giallo-rosso Manuele Domenicali torna a Gela. Torna per la seconda volta da ex, dopo aver perso ad aprile la sfida salvezza che gli costò l’esonero a Pisa. Torna in uno stadio dov’è considerato un eroe per aver guidato i siciliani, nella stagione 2004-05, al risultato più importante della loro storia calcistica: la promozione in C1. In quel Gela giocava anche l’argentino Cuffa che Domenicali si portò dietro nella sfortunata parentesi pisana. Ottimi anche i ricordi lasciati a Gela da Gianluca Procopio: 14 gol in due stagioni piene. Inosservato, invece, il passaggio di Alderuccio. Sull’altra sponda il Catanzaro troverà due volti noti cresciuti nel vivaio del Catanzaro. Il 34enne centrale difensivo Renato Mancini, terzino giallo-rosso di buie e lontane annate di C2, torna tra i professionisti dopo le ultime stagioni in serie D (l’anno scorso a Siracusa). Un solo gol a Catanzaro, all’ultima di campionato, contro l’Altamura nel 1993. Appena arrivato, invece, Francesco Corapi, l’anno scorso a Sapri dopo l’esordio e un paio di spezzoni in B due anni fa a Catanzaro. Potrebbe creare seri problemi, con la sua velocità, al suo vecchio compagno di Berretti Caroleo.
MERCATO COMPLICATO – Mancini ha rischiato di ritrovare a Gela un vecchio compagno della Berretti giallo-rossa, Marco Pisano, cercato dalla dirigenza gelese ma già tesserato per il S. Antonio Abate (serie D campana). Gli ultimi colpi dei siciliani sono stati il difensore centrale Fabbro (22enne arrivato dal Portogruaro) e il centrocampista italo-argentino Parlagreco, l’anno scorso a Modica. Entrambi non potranno giocare contro il Catanzaro, così come il difensore nigeriano Tankoua. Cresciuto a Crotone e arrivato da Sapri insieme a Sorbello e a Corapi, Tankoua ha avuto problemi di passaporto e non potrà essere utilizzato prima di gennaio. Mancherà anche Levacovich che tornerà ad allenarsi con la squadra a ottobre per un infortunio ai legamenti, ma potrebbe anche rescindere il contratto. Levacovich, Berti, Sapienza e il 35enne capitano Marco Comandatore sono gli unici calciatori riciclati dal vecchio Gela fallito.
ATTACCO LEGGERO – I dubbi principali che accompagnano il Gela sono nel reparto offensivo. I due titolari sembrano il giovane Ceccarelli, del vivaio della Lazio, e il centravanti Cirillo, reduce dai tanti gol realizzati negli ultimi tre anni in serie D. Solo panchina per il nigeriano Omolade, ex Torino, che completa il reparto con il connazionale Nwigwe. Proprio Ceccarelli, con un gol di rapina, aveva illuso i siciliani a Nocera, prima che De Crescenzo e il difensore Pascuccio al ’94 negassero al Gela i tre punti. Tre punti arrivati, però, all’esordio contro il Cassino, grazie a una punizione pennellata sotto l’incrocio da Comandatore.
CAMPO MINATO – Toccherà a Manuele Domenicali sfatare la tradizione sfavorevole, sua e del Catanzaro, nel piccolo “Vincenzo Presti”. Solo tre pareggi per i giallo-rossi in sette precedenti a Gela. L’ultimo gol è del 2002, firmato dalla meteora Barbera (con Morgia in panchina). L’anno successivo l’ultima sfida, prima del ripescaggio in C1 del Catanzaro. Finì in rissa dopo l’uno-due siciliano firmato Erbini-Procopio: l’espulsione di Pastore, Gentili e De Sanzo in un finale infuocato segnarono una delle pagine più nere della storia giallo-rossa. Da non ripetere.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Recchi; Sapienza, D’Aiello, Mancini, Grando; Corapi, Berti, M. Comandatore, Bacchi; Cirillo, Ceccarelli. All.: Sorbello.

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Redazione

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