POLITICA – Catanzaro deve ospitare le Soprintendenze

Quirino Ledda ha ragione:

 Catanzaro deve ospitare le Soprintendenze

La lettera aperta inviata da Quirino Ledda, responsabile Legacoop sociali, al ministro per i Beni Culturali Francesco Rutelli in merito alla valorizzazione dei siti archeologici e, nella fattispecie, di quelli compresi nel territorio fra Catanzaro e Stalettì, dove sono venute alla luce imponenti testimonianze del periodo greco-romano e dove sono ubicati altresì gli ultimi resti del periodo cassiodorese, ha il merito di riportare alla ribalta alcune questioni di cruciale importanza per la nascita di un vero e proprio Turismo Culturale.  Tutto il territorio catanzarese, così come indubbiamente possiamo dire tutto il territorio regionale, ha le potenzialità per vivere dodici mesi all’anno con l’esclusivo beneficio dato dai giacimenti culturali provenienti dalla sua storia; eppure oggi tutto questo sembra non essere percepito o sembra non esserci quella convinta consapevolezza della ricchezza insita nella scoperta e valorizzazione delle nostre radici.
Fa bene Quirino Ledda a sollecitare il ministro Rutelli. Condividiamo a pieno la sua preoccupazione riferita al timore che beni così preziosi possano essere non adeguatamente protetti, anche a causa della strana anomalia per cui la Soprintendenza non sia ubicata nella sua sede naturale, ovvero Catanzaro.  E fa benissimo Quirino Ledda a ricordare al ministro Rutelli quanto sia grave la mancanza di una Soprintendenza nella città capoluogo di regione: su quest’argomento sfonda una porta aperta, anzi da noi già fragorosamente abbattuta, se è vero che riteniamo quantomeno incomprensibile dover constatare ancora una volta come Enti o Uffici a carattere regionale o statale che, per leggi o regolamenti, dovrebbero essere ubicati nei capoluoghi di regione, nel nostro caso siano invece allocati altrove. Ricordiamo infatti che la Sopraintendenza per i Beni Paesaggistico-Ambientali, così come quella per i Beni Architettonici, si trovano a Cosenza; mentre un’altra Soprintendenza, quella Archivistica, si trova a Reggio Calabria. Non riusciremo mai ad abituarci ad un’anomalia così insistente e non vorremmo che l’intera classe dirigente regionale pensasse che tale paradosso rimanesse in eterno! Non vorremmo che la bizzarra e malsana abitudine proveniente da anni e anni di spoliazioni subiti dalla nostra città si traducesse in un’altrettanta malsana e indolente assuefazione, per la quale qualcuno possa ritenere che le cose ormai stanno bene così come stanno.
A noi, certamente, le cose così come stanno…. non stanno bene affatto!
Non è questo il momento per ricordare cosa è stato tolto a Catanzaro e quali danni ancora oggi il capoluogo di regione stia pagando a motivo di scelte scellerate e compiacenti silenzi o compromessi. E non è nemmeno questo il momento per ribadire la necessità di coinvolgere le istituzioni della Regione Calabria affinché venga elaborata ed approvata una legge ad hoc per “Catanzaro Capitale”. Vi saranno le sedi opportune dove affrontare questioni così delicate. Ma adesso è sicuramente il momento giusto per condividere ed amplificare i  sentimenti di Quirino Ledda rispetto alla specifica problematica della Soprintendenza: è innegabile che il nostro territorio e le nostre ricchezze storiche versino in uno stato di noncuranza dovuto ad una scarsa tutela che ne aggrava l’atavico stato di abbandono, laddove altri territori godono di privilegi ed attenzioni migliori che, conseguenzialmente, si riflettono in una valorizzazione anche turistica.

Mentre auspichiamo un riscontro da parte di Rutelli, manifestiamo a Ledda la nostra totale disponibilità rispetto a simili battaglie culturali e civiche.


 “Catanzaro nel Cuore” – “FORUM” delle Associazioni Culturali

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Redazione

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