REGIONE CALABRIA- 45 Milioni per i Beni Culturali

L’accordo di programma quadro ‘Beni Culturali, siglato a Roma il 31 luglio scorso, e’ stato presentato dall’Assessore al Turismo della Regione Calabria, Beniamino Donnici, presenti il dirigente generale, Giancarlo Perani, il dirigente di settore Domenico Schiava ed il direttore regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Calabria, Francesco Prosperetti. Si tratta di un investimento complessivo e’ di quarantacinque milioni di euro. Nel progetto sono parte attiva, la Regione, i ministeri dell’Economia e dei Beni Culturali e gli enti beneficiari, ossia i rappresentanti dei Comuni e delle Province, che sono chiamati alla realizzazione degli interventi.
I campi d’azione riguardano gli itinerari archeologici della Magna Grecia, l’itinerario della protostoria e il sistema dei castelli, con il recupero del patrimonio storico e artistico. Un accordo di programma che secondo Donnici risponde alla seguente filosofia: ‘pochi interventi, ma mirati e da realizzare in tempi brevi, lavorando in sinergia con le Soprintendenze, mentre la Regione dovra’ fare da raccordo con il territorio, che deve diventare l’attore protagonista’.
‘Abbiamo creduto sin dall’inizio – ha detto l’assessore – che fosse importante accorpare i Beni culturali al Turismo per tentare di fare di questo uno dei settori trainanti dell’economia calabrese. Cio’ si e’ rilevata

una strategia vincente, tant’e’ che questo e’ stato anche l’orientamento del Governo nazionale e anche di altre regioni. Abbiamo invertito la rotta togliendo i Beni culturali dallo scrigno chiuso in cui si trovavano e integrandoli in un’offerta turistica di qualita’. In un anno di gestione abbiamo investito 50 milioni di euro, distribuendoli, non a pioggia, come si e’ sempre fatto in passato, ma indirizzandoli in settori ben precisi come i siti archeologici, i castelli e i centri storici’.
‘Crediamo – ha detto Donnici – e percio’ abbiamo denominato ‘Identita’ Calabria’ la campagna promozionale, che la nostra regione deve sfruttare tutte le risorse di cui e’ ricca: mare, montagna, cultura, beni culturali, formazione, informazione. E, comunque, ci dobbiamo lasciare alle spalle la Calabria delle incompiute. Percio’ crediamo che questa sia la strada giusta da intraprendere affinche’ il turismo, associato ai beni culturali, possa diventare l’industria della Calabria. Giancarlo Perani ha parlato di ‘interventi innovativi’, specificando che ‘per la fruibilita’ dei beni culturali, archeologici e storici, per la valorizzazione e la gestione, la regia sara’ regionale’.
‘Si e’ scelto – ha affermato invece Prosperetti – di programmare in maniera concreta su obiettivi di peso e di visibilita’ in una regione che deve fare del turismo un monumento fondamentale per lo sviluppo economico’.
Sono 26 gli interventi previsti nell’Accordo di programma quadro presentato questa mattina dall’assessore regionale al Turismo e Beni culturali, Beniamino Donnici, per ivestimenti complessivi pari a 21.962.000,00 euro. Il programma e’ stato suddiviso in quattro macro aree: Itinerario archeologico della Magna Graecia; Itinerario della Protostoria in Calabria; Sistema dei castelli e recupero del patrimonio storico artistico e Interventi di valorizzazione a rete. Per la prima area gli interventi riguarderanno area archeologica di Sibari, il museo di Crotone e Capocolonna, il parco archeologico di Taureana di Palmi, l’area archeologica di Locri, il parco Scolacium di Roccelletta e il parco archeologico del Naviglio di Gioiosa Ionica. Per la Protostoria e’ interessato il centro di Spezzano della Sila, con un centro visita a Camigliatello Silano. I castelli che rientrano nell’Apq sono quelli di Santa Maria del Cedro, Rende, Roccella Jonica, Squillace, Vibo Valentia, Rocca di Neto, Strongoli, Santa Severina e Bagnara Calabra. Con gli interventi di valorizzazione della rete, l’Apq prevede la fruizione dei siti egli adeguamenti funzionali che permettano di accogliere anche eventi, e il restauro del patrimonio storico-artistico mobile, da valorizzare attraverso l’esposizione nella rete dei castelli e delle aree archeologiche. (Ansa)

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Redazione

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