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CATANZARO, PER MACALLI GIA’ IN CAMPO DOMENICA

Niente proroga dalla Lega di C e scoppia la rivolta. Pittelli: “Decisione senza senso: ci appelliamo a Rossi”.

Brutta sorpresa per il Catanzaro: oggi alla presentazione dei calendari di C1 e C2 il presidente Mario Macalli ha fatto sapere di non aver concesso nessun rinvio per le squadre ammesse al campionato (che inizia domenica) grazie al lodo Petrucci. Una decisione che ha scatenato la reazione immediate delle società interessate che hanno deciso di rivolgersi proprio a Guido Rossi e al ministro dello Sport, Giovanna Melandri. Oltre al Catanzaro in campo anche Gela e Torres (iscritte alla C2 grazie al lodo) che attaccano il presidente della Lega di C, Mario Macalli. «Una ingiustizia — sottolinea il presidente dei calabresi Pittelli —, la decisione è senza senso. Ho pronta un’interpellanza parlamentare, mentre mi sono già rivolto alla Figc perché trovi un rimedio. Di certo non resteremo a guardare: qui si tratta di difendere la società e i tifosi giallorossi che non possono essere presi in giro». Anche a Gela toni identici: «Non abbiamo neppure 11 calciatori — fanno sapere i dirigenti siciliani —, come è possibile pretendere di farci giocare quando solo la scorsa settimana abbiamo avuto i moduli per tesserare i giocatori…». Preoccupazione anche a Sassari: «Nelle scorse stagioni la proroga è sempre stata concessa. Forse ci sono figli e figliastri?».
In effetti c’è un’evidente incongruenza: da quando è stato istituito il lodo Petrucci le squadre che ne hanno usufruito hanno iniziato il campionato in ritardo. Apripista il Napoli nel 2004, mentre nella scorsa stagione il Torino in B, Perugia e Salernitana in C1, Venezia, Reggiana, Spal, Andria e Benevento in C2 sono scese in campo due settimane dopo rispetto agli altri. Macalli ha detto che «le squadre hanno avuto più tempo per prepararsi». Le date lo smentiscono: nel 2005 le ufficializzazioni delle iscrizioni sono arrivate dopo Ferragosto, proprio come quest’anno. Perché cambiare? La soluzione potrebbe arrivare dalla Figc che dovrebbe concedere una proroga di 10 giorni per il mercato (che chiude giovedì) per lo stesso motivo allargandola anche alle otto squadre ripescate. Insomma, toccherà a Rossi risolvere entrambe le questioni. Una soluzione auspicabile che eviterebbe altri veleni in un’estate già abbastanza tossica.

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Redazione

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