CULTURA- Biblioteca Calabrese: una nuova grande iniziativa editoriale

Chi ama la propria terra vuole conoscerne la storia. Un nuovo, importante, qualificato e utile strumento editoriale è nato in questi giorni proprio per venire incontro alla voglia dei Calabresi di immergersi nella storia della loro regione. Stiamo parlando della collana di libri “Biblioteca Calabrese”, lanciata da Millenaria Editore. In edicola è disponibile, al contenutissimo prezzo di 5,00 euro, il primo volume di “Biblioteca Calabrese”: un testo di Domenico Grimaldi intitolato “Uliveti, olio ed economia nella storia della Calabria”. Il saggio di Domenico Grimaldi, intellettuale e grande mente illuminata di Seminara (Rc), venne pubblicato nel 1773. Oggi quest’opera riappare con Biografia, Bibliografia e Introduzione critica a cura di Francesco Tigani Sava, storico e ricercatore catanzarese con all’attivo numerosi studi, diversi dei quali dedicati proprio al Settecento calabrese.
Biblioteca Calabrese è una collana periodica di libri che nasce con l’intento di proporre al grande pubblico testi della storiografia regionale dei secoli passati, con particolare riferimento al Settecento, all’Ottocento e ai primi anni del Novecento. Domenico Grimaldi, nato da una nobile famiglia di origine genovese ma da tempo trapiantata nell’antico Bruzio, è un manager ante litteram dell’asfittico ed arretrato panorama economico della Calabria settecentesca. Esperienza, tecnica applicata e sano profitto sono i principi base delle sue teorie economiche nelle quali minimo e lungimirante deve essere l’intervento dello Stato, corale l’apporto di contadini e proprietari terrieri al benessere collettivo incentivato anche da una politica fiscale che tenga nel debito conto profitti e perdite, costi delle innovazioni a medio e lungo termine e leggi di mercato interne e internazionali in un contesto, quello del sistema agricolo-industriale calabrese, caratterizzato da storici ritardi di natura strutturale e culturale.
Biblioteca Calabrese vuole contribuire, anche in un’ottica di larga divulgazione, a restituire centralità e autorevolezza a quanti, per ragioni e in contesti diversi, sono rimasti come voci isolate, ascoltate quasi solo dal paziente e, talora, altrettanto nascosto, lavoro degli storici. Biblioteca Calabrese, riconoscendo il valore strategico dello studio della storia locale, ambisce a proporsi anche come uno strumento utile per la didattica, auspicando che le nuove generazioni vengano sempre di più guidate verso la consapevole riscoperta delle loro radici.
Emanuele Amoruso

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