«C’era una volta il quartiere Catanzaro Sala»

Illustrissimo signor sindaco, un suo illustre predecessore, il sindaco Ciccio Bova, era solito ripetermi: “Ricordatevi che Catanzaro Sala è la sala d’ingresso alla città. Fateci fare bella figura! In quel periodo Catanzaro Sala fu elevata a sede di ufficio di Governo”.
Avevamo poco ma con quel poco cercammo di fare del nostro meglio. E poi, eravamo anche ricchi! Avevamo un vigile Urbano fisso, preciso, puntuale, simpatico: il vigile Cavallotti.
E così, migliorandoci gradatamente anche Ciccio Bova non più sindaco ma onorevole, era soddisfatto della Sala d’ingresso alla sua città.
Questo fin verso la fine del 1970, poi lentamente iniziò il declino: il vigile Cavallotti andò in pensione e non fu più sostituito.
Parecchi anni dopo, il comandante della Polizia Municipale, Antonio Arestia, inviò al mattino, nelle ore di punta un vigile (specie al bivio Ferrovia ) che fu poi rimosso avendo installato i semafori.
Meglio non parlarne: il caos per la circolazione fu completo fino a che i semafori furono spenti (anzi rimasero lampeggianti) e la circolazione, in qualche modo, riprese.
Ma al rione Sala, di fronte all’Italcementi ed alla chiesa, cominciarono le auto ferme in curva (e continuano ad esserci ) ed a bloccare, quindi, la circolazione.
All’altezza del bivio Ferrovia , vi era un boschetto, ricettacolo di animali e di insetti vari, scarico dei più impensati e maleodoranti oggetti.
Dopo innumerevoli richieste all’assessorato all’ Igiene e dopo diversi sopralluoghi, l’amministrazione provvide a rimuovere quelle brutture e a sistemare una bella “villetta”. Ma, come tutte le cose belle Å  è durata poco! Ci risiamo: nessuna cura, erbacce, canneti, lordure, animaletti ed insetti e per di più siamo in estate!
La segnaletica stradale (orizzontale) è pressochè inesistente e a rione Samà è scomparsa!
Nel tratto di strada che dal bivio Ferrovia porta a via Lucrezia della Valle , vi è la segnaletica verticale che vieta il transito ai mezzi pesanti e infatti transitano regolarmente i mezzi più impensati: mancano solo i carri armati!
Concludo: in un momento in cui il vile denaro comanda, non chiediamo soldi, solamente la buona volontà della amministrazione perchè Catanzaro Sala ritorni ad essere la sala d’ingresso alla sua città.
Grazie sindaco

Ubaldo Grani
dal quotidiano della calabria

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Redazione

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