Entro il 20 luglio le sentenze definitive

Si concluderanno tra un mese i giudizi che potrebbero rivoluzionare i campionati di calcio

Il Csm sceglie la linea dura, Guido Rossi ringrazia e detta i tempi ”strettissimi” del maxiprocesso sportivo. La carica degli ultrasettantenni, che in meno di un mese ha rivoluzionato la federcalcio travolta e azzerata dallo scandalo di ‘calciopoli’, viaggia a doppia velocita’, al punto che, nonostante la gravita’ della situazione ereditata, una certezza a meta’ giugno gia’ c’e’: che il campionato partira’ regolarmente a fine agosto.
Parola del commissario straordinario della Figc che da un mese vola come un Eurostar, tappando buchi, correndo ai ripari ogniqualvolta (e sono gia’ molte) qualche pezzo della federazione viene giu’: cosi’ ha fatto con l’ufficio indagini inserendo un altro 75/enne sprint come Francesco Saverio Borrelli, cosi’ si e’ ripetuto quando, con il presidente della Caf invischiato nell’indagine, ha dovuto richiamare un altro pensionato celebre, Cesare Ruperto, gia’ emerito presidente della Consulta, che a 81 anni viene catapultato nel processo a Moggi e alla ‘cupola’.
Nessun ritardo sulla tabella di marcia, anzi. Il calendario dettato dal professore non lascia spazio a equivoci: tra domenica e lunedi’ il pool di Borrelli ultimera’ la relazione sugli interrogatori, il procuratore Stefano Palazzi fara’ i deferimenti il 20-21 giugno, il dibattimento andra’ in scena il 27-28 e tra il 7 e il 9 luglio fioccheranno le sentenze di primo grado. Entro il 20 quelle definitive. Gia’ perche’ il sipario calera’ dopo due gradi di giudizio: Caf il primo e Corte federale il secondo. Rossi ha gia’ tracciato la strada in questo senso: ‘Non c’e’ alcuna possibilita’ che si vada oltre la Corte federale – spiega il professore – Sono deciso a far valere l’autonomia della giustizia sportiva su quella ordinaria”.
Niente Camera di conciliazione del Coni dunque, Rossi va per la sua strada, senza nemmeno dover scomodare il Coni a deliberare sulla questione, che contempla anche l’abbreviamento dei tempi dell’intero processo.
Per questo Rossi e’ sicuro quando dice che ”non ci sara’ alcuno slittamento dei campionati”. Insomma fischio d’inizio senza incognite, anche perche’ e’ lo stesso Rossi a rivelare che l’ufficio di Borrelli ha lavorato sul doppio binario. Da una parte interrogatori a tappeto, dall’altra la stesura delle carte che il procuratore federale ha visionato giorno dopo giorno. E anche la seconda trance dell’indagine, quella che riguarda la posizione di altri club ‘minori’, non gravera’ sul lavoro delle rinnovate toghe sportive, perche’ di fatto non si tratta di uno stralcio dell’inchiesta. ”Il procuratore federale e’ perfettamente al corrente di tutto quanto gli e’ stato dato dall’ufficio indagini, per cui il compito sara’ piuttosto facile” dice Rossi. Una relazione che non sara’ morbida, visto il gran materiale collezionato a Napoli.
Poi la palla passera’ alla Caf di Ruperto, quella chiamata ai primi e fondamentali verdetti: nomine che Rossi ha dovuto fare di nuovo in corsa, ma per le quali ha ricevuto una mano dal consiglio superiore della magistratura, che ha revocato con effetto immediato le nomine di tutti i magistrati impegnati nello sport. ”La decisione e’ stata perfetta, mi ha risolto i problemi per la Caf” ha sorriso Rossi, che altrimenti avrebbe dovuto raggiungere lo stesso obiettivo inducendo alle dimissioni l’ormai ex presidente della commissione d’appello federale, Cesare Martellino. Rossi comunque predilige sempre i magistrati, soprattutto quelli blasonati e estranei al calcio. Il secondo grazie, dopo quello a Borrelli, va a Ruperto ”per aver accettato un incarico cosi’ gravoso”. ”Sto privilegiando i magistrati sugli avvocati – spiega il commissario – per l’esperienza che hanno sono piu’ adatti a giudicare. Gli avvocati quando sono chiamati a giudicare conservano la cultura di chi sta dall’altra parte. In una crisi delicata come questa preferisco avere a capo dei magistrati autorevolissimi”. Nel lavoro ”quantitativamente massacrante” Rossi non trascura nulla: pensa alla struttura dei campionati (”dobbiamo fare in modo che il campionato italiano sia simile a quello dei paesi a noi piu’ vicini”), non si sbilancia invece sui ruoli di terzi.
Come quello di Adriano Galliani, rimasto, nonostante la bufera, alla guida della Lega. ”Non e’ un mio problema – taglia corto – se si trova in una situazione di conflitto di interessi deve risolverla lui. E’ una domanda che riguarda la sensibilita’ di un’altra persona…”. Il messaggio e’ chiaro, pero’. Cosi’ come la puntualita’ dei tempi: la Caf ”nel pieno delle sue funzioni” partira’ per il super processo (Olimpico o un grande hotel le sedi in ballottaggio). Rossi-Borrelli-Ruperto, lo sprint per il fischio d’inizio e’ gia’ partito.

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento