MARE- Insediata Commissione gestione integrata coste

”Il mare calabrese e’ il terminale del non governo del territorio e per questo risulta tanto piu’ necessario operare su basi scientifiche per affrontare in termini nuovi tutta la grande questione che lo riguarda”. Lo ha detto Diego Tommasi, assessore regionale all’ Ambiente presentando stamani a Catanzaro la Commissione di studio per la gestione integrata delle coste calabresi.
All’ iniziativa, presente il sottosegretario della presidenza regionale per i fondi comunitari Vincenzo Falcone, hanno partecipato il coordinatore dell’ organismo scientifico Silvestro Greco, studioso dell’ Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram) e i componenti Angelo Tursi, docente all’ Universita’ di Bari e presidente della Societa’ italiana di Biologia marina; Silvano Focardi, rettore dell’ Universita’ di Siena e Vincenzo Saggiomo presidente della Societa’ italiana di oceanografia e Limnologia.
”Il nostro mare – ha sostenuto Tommasi – non e’ inquinato, ma soltanto sporco come dimostrano i dati sulla balneazione che riguardano una percentuale molto relativa di divieti soprattutto in corrispondenza con i Porti, le scogliere e le zone industriali. Cio’, non vuol dire che non esistano i problemi, soprattutto per quanto riguarda la depurazione su cui stiamo lavorando, riuscendo anche ad ottenere i primi risultati. Ad ottobre 2005 la Giunta ha licenziato un Piano di emergenza e l’ attivita’ avviata con questa commissione scientifica si inserisce in questo contesto”.
”Il grande sforzo avviato dalla Giunta regionale – ha sottolineato Greco – e’ quello di avere intuito di dover dare il via ad una programmazione della gestione integrata della fascia costiera. Non si puo’ pensare di avere una buona qualita’ del mare se non si incide sulla fascia costiera. Da calabresi sappiamo che la nostra terra e’ un grande lavatoio con torrenti in secca per tutto l’ anno che si trasformano in ricettacoli e che con le prime piogge, ingrossandosi, portano con se’ tutto cio’ che e’ stato accumulato”.
”La schiuma che si forma in alcune ore del giorno sui nostri mari – ha spiegato Greco – altro non e’ che essudato di natura organica del tutto innocuo sebbene sgradevole alla vista. La presenza nella regione della maggior parte delle specie considerate protette e’ un indice del fatto che il sistema e’ in buone condizioni. Il nostro compito sara’ quello di fornire alla Regione i saperi, di fare proposte con la certezza che esse avranno il sostegno del Por. Abbiamo accettato questa sfida perche’ riteniamo che in Calabria attualmente si possa attuare quel laboratorio virtuale per la protezione della fascia costiera”.
”Lo Ionio e il Tirreno hanno due dinamiche differenti – ha sostenuto Saggiomo – e non comunicanti come dimostra lo Stretto di Messina che rappresenta quasi una sorta di muro. Bisogna, pero’, tenere conto dei cambiamenti che stanno interessando soprattutto il mare Jonio, cambiamenti rispetto ai quali sara’ necessario abituarsi”.
”Allo stato – ha sottolineato Falcone entrando nel merito della questione finanziaria – esistono due livelli di risorse finanziarie utilizzabili: il Por e le risorse dei Fondi delle aree sottosviluppate (Fas). In tal senso e’ importante lavorare su un modello per dare seguito ad un’ efficace programmazione”.
”Le problematiche che si evidenziano nel mare – ha sostenuto Focardi – sono molto complesse ed e’ inimmaginabile pensare di poterle affrontare e risolvere nell’ immediato. La prospettiva e’ di almeno quattro o cinque anni. Bisognera’, dunque, avviare studi di tipo moderno analizzando le acque ma anche interrogando gli organismi”.
”La Calabria – ha sostenuto Tursi – ha un patrimonio di biodiversita’ che non va dissipato anche controllando i fenomeni naturali che incidono. Dobbiamo evitare che vadano persi i gioielli di famiglia per cui e’ necessario capire come funzione l’ ecosistema marino calabrese”. Nel corso dell’ incontro con i giornalisti, il coordinatore Greco ha anche proposto l’ istituzione di uno sportello informativo. Tommasi, sul punto, ha annunciato che l’ assessorato regionale al’ Ambiente sta allestendo un Infopoint a disposizione dei cittadini sulla falsariga di quanto realizzato lo scorso anno con il numero verde che ha raccolto centinaia di segnalazioni.

Emanuele Amoruso

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