Il Toro cerca di distruggere la favola Mantova

Notte da brividi per la serie A in un “Delle Alpi” gremito

ROMA – I tifosi del Torino cercano di scacciare una maledizione che li insegue da una vita. I tifosi del Mantova sognano il ritorno in serie A 35 anni dopo l’ultima promozione. Tutto in una notte, dopo il 4-2 per i lombardi all’andata. Una notte magica, in un “Delle Alpi” stracolmo che “rischia” il tutto esaurito. Oltre 58.000 biglietti venduti in prevendita, un intero popolo in attesa di dimenticare con una promozione il fallimento di 10 mesi fa.
CENERENTOLA AL GRAN BALLO – I tifosi del Mantova fanno gli scongiuri. Gli addetti ai lavori la danno per favorita dopo il rotondo 4-2 e la prestazione convincente con cui hanno asfaltato il Toro giovedì sera. Mantova è pronta a festeggiare e ad accogliere i suoi eroi al rientro. 4.000 tifosi seguiranno la squadra a Torino. Il resto della città seguirà la partita in TV e sul maxi-schermo allestito in piazza. Tutti pronti a festeggiare uno storico traguardo visto che il Mantova potrebbe essere la prima squadra a centrare tre promozioni consecutive dalla C2 alla serie A.
L’ALLENATORE COL COLBACCO – Il trait d’union più forte tra le due squadre è Gustavo Giagnoni, 74enne ex allenatore con un nomignolo (“allenatore col colbacco”) che risale proprio agli anni in cui sedeva, munito di colbacco, sulla panchina del Toro. Giagnoni passò in granata nella stagione ’71-72, dopo aver regalato al Mantova l’ultima promozione in serie A. Il suo cuore, aiutato da un pace-maker, sarà diviso a metà anche se Mantova è la città che lo ha adottato, che lo ha fatto diventare un grande giocatore (rimane il calciatore con più presenze in serie A con la maglia bianco-rossa) e un affermato allenatore.
IL TRIONFO DEL “MARTELLI” – Se il calcio fosse una scienza esatta, il 4-2 dell’andata non lascerebbe scampo al Torino, sia dal punto di vista del risultato che del gioco. Pur in 10 per quasi tutto il secondo tempo (espulsione di Tarana), il Mantova ha travolto i granata, anche se il gol di Abbruscato ha lasciato aperta la porta della serie A per il Torino che dovrà vincere con due gol di scarto (non vale la regola dei gol in trasferta). Rispetto a giovedì sera gli uomini di De Biasi dovranno osare di più e sperare in un Mantova meno compatto, oltre che nella spinta dei 60.000 cuori granata.
LE SCELTE DEGLI ALLENATORI –  Formazioni top-secret fino alla fine. De Biasi dovrebbe schierare dal primo minuto Rosina, a sinistra per dare più fantasia al centrocampo. Accanto a Muzzi dovrebbe esserci Abbruscato, apparso più tonico rispetto a Stellone. Per il resto, squadra confermata con la conferma di Lazetic a destra e di Longo (acciaccato) accanto a Gallo. Di Carlo, invece, recupera Grauso e Doga (che andrà in panchina) ma perde per squalifica Tarana che sarà sostituito da Sommese. In porta ci sarà sempre Brivio, mentre a centrocampo rientrerà Grauso che dovrebbe prendere il posto di Brambilla. In attacco, accanto a Noselli, ballottaggio Gasparetto-Graziani con il primo favorito. Un’ipotesi più difensiva sarebbe l’inserimento di Brambilla (due assist giovedì) al posto di una punta, per un centrocampo a 5 con Caridi (grande protagonista della gara d’andata) libero di svariare sul fronte offensivo a sostegno di Noselli. Arbitrerà Farina. Per Mantova e Torino finisce una lunga stagione di vertice. Chi vince va in paradiso. Chi perde si affida a Francesco Saverio Borrelli.
LE FORMAZIONI – Torino (4-4-2): Taibi; Nicola, Melara, Brevi, Balestri; Lazetic, Gallo, Longo, Rosina; Abbruscato, Muzzi. In panchina: Fontana, Martinelli, Doudou, Edusei, Fantini, Music, Stellone. Allenatore: De Biasi.
Mantova (4-4-2) – Brivio; Sacchetti, Notari, Cioffi, Lanzara; Sommese, Grauso, Spinale, Caridi; Gasparetto, Noselli. In panchina: Bellodi, Mezzanotti, Di Cesare, Doga, Brambilla, Poggi, Graziani. Allenatore: Di Carlo.

Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento