Avversario di turno

Mantova sospeso tra sogno e incubo

I lombardi a caccia di un successo portafortuna in Calabria che li avvicinerebbe ai play-off

ROMA – A cinque punti da un sogno chiamato serie A,
lontano oltre 30 anni. A cinque punti dall’incubo di vedere sparire nel
nulla uno straordinario campionato. La stagione del Mantova si decide in queste
ultime sei partite che, verosimilmente, saranno però solo un viatico
verso il purgatorio dei play-off. Il calendario sembra abbordabile, sia per il
Catania sia per il Mantova, per far pensare ad altre soluzioni.

“CERAVOLO” CROCEVIA DEI
SOGNI –
Proprio come 45 anni
fa, Catanzaro è una tappa fondamentale per le ambizioni del Mantova. In
quel caso, a cinque giornate dalla fine, Simoni e Recagni regalarono ai lombardi due punti decisivi nella
corsa alla prima promozione in A. Un successo bissato nella stagione
’70-71 (grazie a un gol di Dell’Angelo) che si sarebbe conclusa con
la promozione di entrambe le squadre. Negli altri 7 precedenti, 5 vittorie dei
giallo-rossi e 2 pareggi.

FAVOLA A LIETO FINE? – Il Mantova è stato in testa alla classifica
per oltre mezzo campionato. Poi sono venuti fuori i punti deboli che avevamo
evidenziato in occasione della gara d’andata. La mancanza di ricambi
adeguati si è fatta sentire con l’arrivo dei primi infortuni. Il
lungo stop di Sommese, ad esempio, ha sovraccaricato
di lavoro gli altri due esterni Caridi e Tarana, costretti agli straordinari e ora in fase
d’inevitabile calo fisico. Anche la difesa, che avevamo additato come
anello tecnicamente più debole, non è riuscita a ripetere
l’exploit d’inizio campionato: soli 8 gol subiti nelle prime 18
partite, ben 24 nelle successive 18.

ATTACCO INCEPPATO – L’altro problema che affligge la truppa di Di Carlo è un reparto offensivo incapace di segnare,
logica conseguenza degli arrugginiti meccanismi mantovani. Dalla gara
d’andata con il Catanzaro, Noselli non ha mai
più trovato la via del gol (non segna dal 22 ottobre) ed è
tornato mestamente in panchina con il rientro di Poggi, mentre Graziani ha realizzato solo 3 reti. Non è bastato
l’arrivo in prestito dall’Empoli di Gasparetto,
due gol al Crotone poi più nulla. E allora, riecco Tarana
e Caridi a cantare e portare la croce: 13 gol in due,
solo 2 in meno rispetto agli attaccanti. Il rientro di Sommese
e il risveglio auspicato di Poggi sono le chiavi per riprendere a volare.

EMERGENZA CONTINUA – La situazione del Mantova si riflette naturalmente
nei risultati. Un solo punto a Brescia nelle ultime 4 trasferte. Una sola
vittoria nelle ultime 8 giornate: tre gol all’Avellino, gli unici
realizzati nelle ultime 6 partite. Un sorriso arriva da Vincenzo Sommese che è tornato a giocare in partitella dopo
l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per tre mesi. Alcuni lo
vorrebbero già in campo a Catanzaro, ma il suo rientro sarà
probabilmente rimandato alla prossima settimana. L’emergenza infermeria
si è trasferita però in mezzo al campo. Fuori Sestu,
Brambilla e Grauso non sono
in buone condizioni, anche se ieri hanno effettuato l’allenamento col
gruppo. È probabile che uno dei due possa giocare accanto a Spinale,
mentre il doppio forfait costringerebbe Di Carlo a spostare al centro Doga. In attacco
Graziani è squalificato. Gasparetto,
Noselli e Poggi in lizza per due maglie con i primi
due favoriti. In difesa rientra Lanzara a sinistra al
posto di Mezzanotti. La rifinitura di stamattina
chiarirà i dubbi residui. Al Catanzaro serve un altro miracolo, come
quello che all’andata permise all’undici di Guerini
di reggere agli assalti del Mantova, grazie a un formidabile bunker
d’altri tempi.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Bellodi; Sacchetti, Cioffi, Notari, Lanzara; Tarana, Spinale (Grauso), Brambilla, Caridi; Noselli (Poggi), Gasparetto. All.: Di Carlo.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

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Redazione

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