AMBIENTE: Ecomostro di Copanello, si chiude vicenda trentennale

Un ”segnale importante” ma anche ”l’ avvio di un’ inversione di tendenza importante”: sono tutti improntati a grande soddisfazione i commenti istituzionali seguiti alla firma del protocollo d’ intesa tra la Regione e il Comune di Staletti’ che, dopo 30 anni, consentira’ di mettere la parola fine all’ esistenza del cosiddetto ”ecomostro” di Copanello, un complesso edilizio realizzato a pochi metri dalla battigia e nelle immediate vicinanze dei luoghi cassiodorei.
L’ intesa – sottoscritta dal presidente della Giunta regionale Agazio Loiero, dal sindaco di Staletti’ Pantaleone Narciso e da Francesco Cecati della Soprintendenza ai Beni artistici, storici e paesaggistici – permettera’ a breve la demolizione della struttura e, quindi, consentira’ al Comune di Staletti’ l’ avvio di un concorso di idee per il recupero e la riqualificazione di un’ area di notevolissimo pregio. Alla cerimonia della firma hanno partecipato gli assessori regionali all’ Urbanistica Michelangelo Tripodi e all’ Ambiente Diego Tommasi e il dirigente generale dell’ Assessorato ai Lavori pubblici Francesco Mirante ”E’ una bruttura che si elimina in una zona di pregio della costa calabrese – ha detto l’ assessore regionale all’ Urbanistica, Michelangelo Tripodi – ma l’ azione di salvaguardia e tutela va assunta in tutte le aree di particolare eccellenza della regione. A partire da Copanello, dunque, si dovra’ agire per la valorizzazione dei territori e la lotta agli altri ecomostri”.
”Per la prima volta in Calabria – ha fatto eco Tommasi – il Sistema Ambiente e’ al primo posto nell’ agenda politica. La legge urbanistica trova oggi piena compiutezza cosi’ come si ha una conferma tangibile dell’ impegno concreto dell’ esecutivo calabrese su questi temi”.
Per Cecati ”e’ netta da oggi l’ inversione di tendenza importante impressa alla gestione di queste problematiche. Tanto piu’ significativa se legata all’ attuazione della legge di governo del territorio che la Calabria si e’ data e che non ha nulla da invidiare alle legislazioni di altre regioni”.
”Sono trent’ anni – ha sostenuto il sindaco Narciso – che si trascina questa vicenda con una sostanziale latitanza di tutte le istituzioni. Sull’ area dell’ ecomostro – ha sottolineato il primo cittadino di Staletti’ – non e’ stata data alcuna concessione edilizia e malgrado questo nessuno ha avuto la forza di fermare la costruzione. Adesso, pero’, la sola demolizione non basta. Bisogna agire per recuperare l’ area dal punto di vista archeologico e paesaggistico”.

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Redazione

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