Avversario di turno

Bari: tre punti per la tranquillità

I pugliesi, a un passo dalla salvezza, non vincono in casa contro il Catanzaro dal 1972

ROMA – Un’esplosione, pochi secondi e il primo
blocco del mostro sul Lungomare si è dissolto come i sogni dei baresi
dopo i Mondiali del ’90. Punta Perotti è
stato per anni un simbolo dell’abusivismo edilizio, di una cultura italiana
troppo spesso costellata di piccoli uomini e di grandi magagne. Punta Perotti è di proprietà della famiglia Matarrese (che all’epoca della costruzione ebbe una
regolare concessione). I baresi si augurano che il crollo dell’eco-mostro
sia simbolico del futuro rapporto tra il Bari e la sua attuale
proprietà. Perché la squadra pugliese possa ritornare a vivere i
fasti di un tempo. Di pari passo con la città. 

BARI ON FIRE – Un mese da primi della classe e la paura della C
vola via. Il Bari di Carboni, con tanta umiltà e un po’ di fortuna,
ha infilato una serie positiva di quattro gare. Un calendario favorevole, dieci
punti in cascina e la zona pericolo si è allontanata, insieme alle paure
di una tifoseria stanca dei Matarrese e orfana dei
sogni di grandezza. Un golletto di Carparelli ha interrotto la serie di vittorie dei pugliesi
che avevano domato Brescia, Vicenza e Rimini con un triplice 1-0. Un chiaro
segnale del nuovo assetto più difensivo disegnato da Carboni per
allungare sulle altre pericolanti. La prolungata assenza di Sibilano, sulla
strada del recupero dopo un grave infortunio al tendine d’Achille, aveva
lasciato una voragine in mezzo alla difesa, colmata a gennaio grazie a un
regalo di Tonellotto. Dalla Triestina è
arrivato infatti William Pianu, entrato subito nel
cuore dei pochi tifosi rimasti al “San Nicola”.

POCHI MA BUONI – Gli innesti di gennaio hanno puntellato un organico
abbacchiato dagli infortuni e dai risultati. Oltre a Pianu
sono arrivati Fusani a centrocampo (a caccia di
riscatto dopo essere stato lanciato a Perugia da Cosmi) e Ganci in attacco.
L’acquisto fantasma del Catanzaro ha aggiunto fantasia all’attacco
del Bari, rimpiazzando un Vantaggiato ancora acerbo ad alti livelli. La
cassaforte della squadra rimane Vincenzo Santoruvo,
pupillo di Carboni, dieci gol pesanti in questo campionato.

LA SORPRESA DAL VESUVIO – In una squadra che fa del collettivo la propria
forza (undici giocatori in gol finora), c’è però un
individualità che farà strada nel grande calcio, anche se
sicuramente lontano da Bari. È Biagio Pagano, napoletano, di
proprietà della Sampdoria. Gioca
indifferentemente sulle due fasce, si accentra spesso per cercare il tiro.
È molto veloce nonostante non sia brevilineo. Insieme al motorino Carrus, garantisce corsa, idee e fantasia al centrocampo pugliese.
Ha segnato otto gol e sembra pronto per il ritorno alla casa madre blucerchiata.

TRE PUNTI PER LA SALVEZZA – Il Bari cerca sabato tre punti fondamentali per
conquistare virtualmente la salvezza (oggi sono otto i punti di vantaggio sulla
quintultima) e cominciare a programmare la prossima stagione. La riconferma di
Carboni non è scontata, anche se i problemi sembrano altri e gli strali
di una tifoseria calda sono rivolti verso la società. Sabato al
“San Nicola” mancheranno Sibilano, Brioschi
e L. Anaclerio. Recupera,
invece, Esposito dopo la forte contusione al viso riportata con la Cremonese.
Il centrale farà coppia con Pianu davanti a Gillet, con Bellavista a destra e M. Anaclerio
a sinistra, favorito su Micolucci. A centrocampo
Pagano e Fusani sulle fasce, Gazzi
e Carrus al centro. Santoruvo
e Ganci saranno gli attaccanti.

33 ANNI DI ASTINENZA – Nella gara d’andata finì con uno
scialbo 0-0 prima dell’addio del direttore generale Martino. I precedenti
in Puglia sono invece 15, 13 dei quali in serie B e 2 in C. Il Catanzaro
è diventato un tabù per il Bari che non vince contro i
giallo-rossi in casa dalla stagione ’72-73 con Ardemagni
protagonista. Da quel giorno 5 sfide con 2 vittorie del Catanzaro (targate Petrini e Palanca) e 3 pareggi, l’ultimo dei quali lo
scorso anno, quando Santoruvo acciuffò in
extremis il pareggio, dopo il gol di Myrtaj,
spegnendo le ultime velleità di salvezza del Catanzaro. Speriamo che
stavolta la musica sia diversa.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2)– Gillet; Bellavista, Esposito, Pianu,
M. Anaclerio (Micolucci);
Pagano, Gazzi, Carrus, Fusani; Santoruvo, Ganci. All.: Carboni.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

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Redazione

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