CRONACA – Strage nel casolare ascoltate alcune persone

Sono proseguite per tutta la notte le indagini dei carabinieri per dare un volto ed un nome all’esecutore o agli esecutori della strage di Caraffa, in provincia di Catanzaro. E’ qui in contrada ”Tre Olivare”, che una intera famiglia e’ stata sterminata intorno alle 11,30 e le 12,30 di ieri mattina con una raffica di dieci colpi esplosi alla nuca di ciascuno: Camillo Pane, 49 anni, la moglie Anna Maria, 44, i figli Eugenio, 22 anni, e Maria, 18. I militari hanno ascoltato parenti e amici delle vittime. Ma finora non e’ scattatato nessun provvedimento.
Pane aveva due fratelli e una sorella e lavorava come infermiere alla Saub di Decollatura, una struttura sanitaria dell’Azienda sanitaria locale di Lamezia Terme. La moglie Anna Maria, invece, era casalinga e figlia unica. Eugenio, era una studente universitario, mentre Maria frequentava l’ultimo anno del liceo.
Resta sconosciuto il movente della strage, anche se tra le tante ipotesi al vaglio degli investigatori ci sarebbe anche una ‘pista sentimentale’ che riguarderebbe divergenze familiari circa una relazione matrimoniale tra la sorella di Pane con un uomo piu’ giovane di lei, un extracomunitario, di 33 anni, di origine marocchina diffidato di pubblica sicurezza. Una relazione che, secondo indiscrezioni, sarebbe stata osteggiata dai fratelli della donna ed in particolare da Camillo, nel timore che la sorella, fragile anche per la recente perdita di un figlio in un incidente stradale, potesse essere sfruttata dal marito.
E proprio questi contrasti sarebbero al centro delle valutazioni degli investigatori. Gli inquirenti in modo particolare stanno esaminando i rapporti che intercorrevano tra il marocchino e Camillo Pane che non aveva mai visto di buon occhio il matrimonio tra la sorella e l’extracomunitario, di 23 anni piu’ giovane della moglie, convinto com’era che l’uomo mirasse soltanto a intascare l’assicurazione, 250 mila euro, ottenuta dalla moglie come risarcimento per l’incidente nel quale aveva perso la vita il figlio.
Comunque nei confronti dell’extracomunitario, non e’ stato preso nessun provvedimento. Intanto si sta cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti della famiglia di Camillo Pane e anche grazie al ritrovamento di tre cellulari, gli ultimi contatti dai quattro avuti prima di essere uccisi. Resta da stabilire inoltre in che modo la famiglia Pane sia arrivata in contrada ”Tre Olivare” di Caraffa, zona, che dista da Decollatura circa 40 chilometri.

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Redazione

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