Bar Mangialavori

Senza parole!

Due sberle di Floro Flores e il Catanzaro torna a riveder… il buio!
di Giuseppe Mangialavori

E pensare che proprio sette giorni addietro qualcuno aveva etichettato come “il Teorema di Giordano” la pessima moda del tecnico di sostituire l’unico faro di centrocampo in fasi delicate dell’incontro! Mister Giordano è il fautore della staffetta di centrocampo. Il primo in Italia (e credo nel mondo).
Questa mia non vuole di certo essere una marcia indietro totale nei confronti del tecnico, ma visto il reiterarsi degli orrori (anche il pubblico del Ceravolo si è prodigato in una bordata di fischi all’indirizzo del tecnico al momento della sostituzione di Giannone…quasi a presagio di quello che sarebbe accaduto) ritengo sia giusto dedicare a Bruno Giordano una sonora “bacchettata”.

Per il secondo incontro consecutivo la squadra si è trovata in vantaggio (anche se nell’ultima occasione scesa in campo con una formazione rabberciata vuoi per le assenze, vuoi per alcune scelte a dir poco opinabili…) ma non è riuscita ad andare oltre la sconfitta…

Eppure tutto sembrava voler restituire a Cesare quel che è di Cesare o per meglio dire: “a Domenico quel che è di Domenico”. Infatti, dopo un inizio gara da mega-sbadiglio, il centrocampista si rifaceva del gol divorato allo Scida in zona Cesarini e con il Ceravolo in festa correva direzione Improta per festeggiare la marcatura.
Tutto sembrava prendere la piega giusta e invece? Invece De Sousa perdeva la palla a centrocampo e visto che certe squadre non perdonano gli errori dell’avversario, Floro Flores faceva il resto emulando il proprio concittadino “Pulcinella” in versione negativa tramite l’indirizzo alla Capraro di gesti…troppo ”eloquenti”!!! (le stupide scuse non hanno mai valenza retroattiva su certe azioni).
Della seconda marcatura degli Aretini, meglio non parlarne. Squadra giallorossa paralizzata, troppo lenta nel ripiegare e gol facile, facile della punta napoletana.

Tutti hanno visto la gara e nessuno ha il patentino o intende portare avanti certi discorsi infruttuosi. Il tecnico conosce meglio di chiunque l’organico e gli uomini a propria disposizione e nessuno può sostituirsi a lui. Ciò premesso, e rimarcando che nessuno ha il patentino di allenatore (neppure coloro che hanno indirizzato alla panchina giallorosa bordate di fischi), c’è da riflettere molto sul perché di questa scelta che oramai si è cronicizzata come la peggiore patologia di un paziente che sembrava oramai indirizzato verso la totale guarigione.

E a proposito di “paziente”, quanta pazienza dovrà ancora avere il Popolo Catanzarese che si era quasi arreso e poi aveva ripreso la via della speranza? E’ uno stillicidio di sensazioni, una ginnastica che fa male anche al cuore dei più sani. Come nessuno aveva il diritto di incensare nei momenti di ripresa, ora nessuno vuole ergersi a censore.

Gli ”i”taliani, siamo oramai un “p”opolo educato alla personalizzazione delle analisi, sia in politica che nello sport. Non si identifica un programma o un progetto, si punta l’indice verso la personalizzazione del tutto. C’è fame e sete della persona da attaccare a tutti i costi. Applichiamo la filosofia delle colombe o dei falchi senza trovare giusti e sereni equilibri di analisi. L’Italia dei reality delle persone incollate al teleschermo per tentare sempre e comunque di trovare nel giudizio del prossimo uno strumento terapeutico, nel vano inconsapevole intento di curare i propri abbattimenti. E il tutto si sostanzia nell’atteggiamento dell’elastico: prima tutti deficienti, poi tutti scienziati, poi di nuovo tutti deficienti e così via. Ma mi domando e dico:”è mai possibile che a Catanzaro nessuno abbia paura che questo …elastico prima o poi si possa rompere”?

Così come parzialmente il sottoscritto si è esaltato (come un po’ tutti) nella fiammata di qualche settimana fa, ora non si abbatte, ma prende atto che i punti di distacco dalla prima posizione utile per la disputa dei playout sono lievitati a sei. Che peccato! Il prossimo turno vede le Aquile opposte ad uno “strano” Brescia Zemaniano. Cosa faranno i nostri eroi? A nessuno è dato fare pronostici, la prudenza a questo punto (purtroppo) è d’obbligo. Con il classico nodo alla gola e la speranza offesa per l’ennesima volta, diciamo: Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

Dalla Curva

Senza parole!

I commenti dei tifosi giallorossi presenti a Vicenza

Qui avremmo dovuto scrivere i commenti alla partita dei tifosi delle Aquile presenti a Vicenza.

Purtroppo a Vicenza non si è disputata nessuna partita di calcio!

Autore

Giuseppe Mangialavori

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