Avversario di turno

Arezzo: il vero bomber è Gustinetti

La bravura del tecnico e i gol di Floro Flores per soffiare i play-off all’ex Abbruscato

ROMA – Elio Gustinetti è il
nuovo profeta di Arezzo. Superata l’effimera
infatuazione per Pasquale Marino, l’ambiente toscano ha trovato subito il suo
erede. Un uomo pragmatico, reduce dalla fantastica avventura
con l’Albinoleffe, pronto per una panchina di serie
A. Più Capello, meno Zeman
. E
Arezzo sogna un posto al sole.

BYE BYE ELVIS – I
play-off sono ormai a un tiro di schioppo. L’Arezzo li ha rincorsi dall’inizio
dell’anno, attestandosi stabilmente tra settima e la nona posizione in
classifica. Quasi nascosto, pronto a sferrare l’assalto decisivo. Il “grande”
Torino di Cairo è lì, a un solo punto di distanza. Proprio quel Torino che ha strappato all’Arezzo il suo principe
durante il mercato di gennaio
. Elvis Abbruscato ha lasciato in Toscana gol e ricordi di una
splendida promozione. Il presidente Mancini ha provato
in tutti i modi a trattenerlo. Poi, Cairo ha offerto troppi soldi perché il
patron aretino e il suo centravanti potessero rifiutare. Così Abbruscato ha trovato nel “Delle
Alpi” la sua nuova casa. Una casa fredda, dov’è complicato
ambientarsi in fretta
. Un solo gol, inutile, al
Catanzaro
e una difficile convivenza con Stellone nel momento peggiore
della stagione del Torino. Un Toro pensato in grande ma insidiato dal piccolo
Arezzo.

BENVENUTO TOTÒ – Partito Abbruscato, ci ha
pensato Antonio Floro Flores a ricordare a tutti che nessuno è insostituibile.
I dubbi sono stati spazzati via con la tripletta di venerdì scorso al Verona.
Tre gol in 70 minuti (con due rigori), altri tre punti per continuare a inseguire i play-off. Totò non è uno qualunque. Gentile lo
voleva per la sua Under 21, anche quando non giocava
nel club, ingoiato dai problemi atavici della squadra della sua città. Totò è
cresciuto nell’ombra (in tutti i sensi) di Elvis, ha giocato finalmente con continuità, ha preso per
mano la squadra con le sue giocate funamboliche dopo la partenza del “fratello”
maggiore, lo ha raggiunto in classifica cannonieri.

VOLTI NUOVI IN ATTACCO – A rimpolpare il reparto offensivo, dopo la voragine
tecnica lasciata aperta dalla partenza di Abbruscato, sono arrivati a gennaio tanti giocatori reduci
da esperienze negative e in cerca di rilancio. Il nuovo partner di Floro Flores
è Daniele Martinetti, stesso ruolo e stesso numero di Abbruscato, ma poche partite nelle gambe. L’ex primavera
della Roma si era distinto con 8 gol a Novara in C1. Ora gli
tocca dividere
una pesante eredità con un’altra grande promessa mancata
del nostro calcio, Davide Sinigaglia, richiamato in
fretta e furia dal prestito di Genova. Il reparto è completato da altri due
giocatori mai sbocciati come ci si attendeva: il nigeriano Adeshina
e il rampollo meno famoso (e meno bravo) della famiglia Vieri. I quattro nuovi
moschettieri di Gustinetti hanno complessivamente realizzati 23 gol negli ultimi due anni. Uno
in meno di quelli realizzati nello stesso periodo da un signore di nome Elvis.

L’UOMO IN PIÙ – Con questo materiale umano, l’Arezzo continua il
suo lento cammino. I meriti di Gustinetti sono
indubbi. L’equilibrio tattico raggiunto non è stato scalfito dalle cessioni. Galeoto e Melis (soprattutto il
primo) hanno aggiunto qualità ed esperienza ad una squadra giovane. È stato
pescato anche il brasiliano Fabiano del Palmeiras,
già visto in Italia qualche anno fa a Perugia, ottimo
ricambio sulla fascia sinistra. Gustinetti è tornato
stabilmente all’amato 4-4-2 dopo scampoli di 4-3-3.
Degli attaccanti si è già parlato, ma la “magia” nasce
negli altri due reparti, in particolare il centrocampo che ha una qualità
indiscutibile. In mezzo i titolari sono Confalone
(killer del Catanzaro all’andata) e Di Donato, ma
Beati, Passiglia e Melis
garantiscono un adeguato ricambio. Sulle ali i padroni sono Raimondi,
secondo bomber della squadra, e Antonini, rapidi e
bravi nell’uno contro uno e nel tagliare dalle fasce verso il centro dell’area
e nel dialogare palla a terra con Floro Flores.

DIFESA
BUNKER
– Nonostante
l’assetto apparentemente offensivo, l’Arezzo ha la miglior difesa (23 soli gol
subiti) del campionato, grazie ad un sistema di gioco equilibrato che è valso a
Gustinetti l’etichetta (sbagliata) di difensivista. L’innesto di Galeoto,
tra gli artefici della promozione dello scorso anno,
garantisce qualità e spinta propulsiva, facendo della fascia destra il
territorio preferito per gli attacchi aretini. A sinistra agisce il più difensivo Barbagli, mentre la coppia centrale è
formata dai due ex doriani Carrozzieri e Conte.

QUALCHE ACCIACCO – L’Arezzo recupera qualche
pedina importante in vista di Catanzaro. Mancherà ancora Barbagli, così come Lopez (varicella otre all’infortunio). Acciaccati
a vario titolo Martinetti (in forse per un problema muscolare), Conte, Floro
Flores (uscito anzitempo col Verona dopo la triplett
a), Melis. Smaltita l’influenza, rientra Di Donato al pari di Raimondi dopo la squalifica. Abbondanza inaspettata per Gustinetti che dovrà scegliere tra
Fabiano e Lombardi
sulla fascia sinistra difensiva (favorito il
brasiliano). In mezzo potrebbe toccare a Beati la panchina, con Confalone accanto a Di Donato. Col rientro di Raimondi, Antonini torna a sinistra, mentre in attacco Floro Flores
ci sarà, mentre è probabile che il tecnico bergamasco
non rischi Martinetti, affidandosi ancora a Sinigaglia,
autore di una bella prestazione contro il Verona
.

CATANZARO
IMBATTUTO
– L’Arezzo
ha strappato 5 pareggi in dodici precedenti ma non ha mai vinto al “Ceravolo”. L’anno scorso ci andò molto vicino grazie a un guizzo di Spinesi, prima che
un rigore a tempo scaduto di Alfieri salvasse l’imbattibilità giallo-rossa.
All’andata, invece, il Catanzaro fu castigato da un
errore clamoroso di Corona in contropiede a un minuto dalla fine (con i
giallo-rossi in dieci per l’espulsione di Miceli). Sul rovesciamento di fronte
una deviazione maligna sul tiro di Confalone regalò
tre punti immeritati all’Arezzo. Per trovare l’ultima vittoria giallo-rossa
bisogna tornare al 1987: 1-0 con un gol di Palanca a
un quarto d’ora dalla fine. Per questa partita decisiva serve anche la
benedizione di O’ Rey.

PROBABILE
FORMAZIONE (4-4-2) –
Bressan; Galeoto; Carrozzieri, Conte, Fabiano; Raimondi,
Confalone (Beati), Di Donato, Antonini;
Floro Flores, Sinigaglia.
All.:
Gustinetti.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

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