CRONACA- Carabinieri Soveria Mannelli sequestrano buoni pasto contraffatti

I Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, hanno sequestrato oltre 20.000 buoni pasto al Comune di Cicala. Molti di essi erano contraffatti. Non hanno dubbi i militari dell’Arma che si sono trovati di fronte ad interi blocchi di buoni pasto fotocopiati, ritagliati, con un lavoro cosi’ grossolano che sembrava frutto di eccessiva sicurezza. Nel corso della verifica, infatti, i miliari dell’Arma, hanno riscontrato decine di buoni pasto col medesimo numero di matricola, scoloriti, poco piu’ che semplici ritagli di carta. Da tempo, infatti i carabinieri avevano avuto il sentore che qualcosa non andasse nella gestione di questo ”affare” e cosi’ hanno iniziato ad effettuare le indagini nel corso delle quali, a conferma, e’ arrivata anche la denuncia del Sindaco.
Si tratta di una vera e propria truffa ai danni dell’Amministrazione Comunale, una truffa ben organizzata che aveva lo scopo di frodare le casse comunali fingendo un numero maggiore di pasti consumanti rispetto a quelli che effettivamente erano erogati, peraltro, con un danno patrimoniale piuttosto ingente ma che ancora deve determinarsi nel suo preciso ammontare. Le indagini condotte dai Carabinieri di Carlopoli e coordinate dalla Compagnia di Soveria Mannelli Reventino, hanno consentito di analizzare e trovare irregolarita’ nella documentazione contabile/amministrativa relativa ad un periodo piuttosto ampio che va dal 2001 ad oggi. Si tratta di forniture presso strutture scolastiche che erano state appaltate dal Comune. A far nascere i primi sospetti alcune fatturazioni eccessivamente ”gonfiate” e portate all’incasso che hanno dato luogo ai primi accertamenti, a partire dall’ultimo periodo dello scorso anno.
Di li’ a risalire alle contabilita’ precedenti e a verificare gli anni passati e’ stato gioco facile per gli investigatori che hanno proceduto all’immediato sequestro di buoni pasto, fatture e registri, rimettendo successivamente gli atti alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme che ora coordina le indagini. Le indagini sono state estese anche ad altre amministrazioni comunali ricadenti nella giurisdizione della Compagnia di Soveria Mannelli. Sono ancora in corso e sul relativo esito per il momento gli investigatori mantengono il riserbo.

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Redazione

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