Avversario di turno

Miracolo Rimini nella Romagna Felice

In vista del derby in alta quota con il Cesena, Acori pensa al turnover per evitare il rischio squalifiche

ROMA – Se fosse riuscito a battere un
Brescia dimesso e privo
dei due leader Di Biagio e Possanzini
il Rimini sarebbe a un passo dai play-off. Lo 0-0 nel posticipo
di mercoledì ha invece frenato la rincorsa dei ragazzi di Acori, reduci
da un doppio successo interno e da un rocambolesco ma importante pareggio a
Modena. Dieci punti in quattro partite avrebbero proiettato il Rimini in
un’altra dimensione. Otto punti rappresentano un ottimo bottino ma lasciano un po’ di amaro in bocca.

ROMAGNA FELICE – Accanto al fantastico
Cesena
di questa prima parte di stagione, anche il Rimini sta disputando
un grande campionato da matricola, oscurato forse dal prodigio-Mantova.
Non si parla molto del miracolo messo in piedi da Leo Acori, emergente tecnico
umbro che ha regalato al Rimini due promozioni in tre anni. In mezzo un
play-off di C1 perso proprio contro i “cugini” del
Cesena
. Venerdì prossimo, al “Romeo Neri”, una
città si mobiliterà per l’attesissima rivincita. Stavolta
in ballo c’è un sogno chiamato serie A.

LO ZOCCOLO DURO – In questi anni il Rimini ha cambiato poco.
Sarebbe sbagliato pensare che i romagnoli siano arrivati
dalla C2 alle soglie della serie A con gli stessi giocatori, ma gli innesti
sono stati graduali e mirati. Il timoniere Acori,
però, è sempre lo stesso ed è riuscito a supplire con
grande bravura anche ad alcune partenze pesanti. Basti pensare all’ultima
cessione, pochi giorni fa, di uno dei protagonisti della
doppia promozione: il folletto Floccari che ha
raggiunto a Messina Muslimovic, suo partner nello
scorso campionato in C1. Resiste, comunque, uno
spirito di gruppo che è il vero segreto dei successi del Rimini,
aldilà della bravura dell’allenatore o del talento dei singoli.

4-4-1-1 – È
questa la formula magica che Acori ha inventato in questa stagione per
fronteggiare le difficoltà delle serie B. Le due frecce Trotta e Ricchiuti non sono
più i padroni delle due fasce. L’ex romanista è finito in
panchina per lasciare spazio a un terzino avanzato
all’ala (Baccin). Ricchiuti,
invece, si è spostato più al centro, libero di svariare dietro
all’unica punta (Floccari) e senza obblighi di
copertura. Sulla fascia sinistra, al suo posto, si è imposto l’ex pistoiese Valiani, a volte
sostituito da Tasso. A centrocampo i titolari sono Di
Giulio e il catanzarese Cascione. Qualche epurazione
c’è stata in difesa dopo un titubante inizio di stagione (da non
dimenticare che all’andata, pur vincendo, il Rimini era riuscito nella
storica impresa di farsi infilare due volte in 45 minuti dal temibile attacco del Catanzaro). Alla tecnica dell’ex
capitano
del Crotone Porchia, Acori ha ben
presto preferito il rimpianto ex giallo-rosso Milone, 106 presenze e quattro
stagioni con la maglia del Catanzaro. Milone ha affiancato D’Angelo, con Mastronicola e Manfredini sulle
fasce.

MOTTA O MOSCARDELLI – Le scelte di Acori in
attacco sono state sempre molto chiare. Il modulo preferito (quello con Ricchiuti fantasista) prevede un’unica punta. Fino
alla sua partenza, Floccari è stato titolare
inamovibile, nonostante i pesanti acquisti estivi del presidente Benedettini. Motta e Moscardelli, alla ricerca
del tempo perduto, hanno diviso le briciole con risultati opposti. L’ex
triestino è diventato titolare al posto di Floccari.
Motta si è ritrovato capocannoniere della
squadra con otto gol e molti spezzoni.

TURNOVER CON
VISTA DERBY –
E pare proprio
che l’esperimento continuerà anche sabato al “Ceravolo”. Moscardelli
titolare e Motta uomo della provvidenza. Un po’ come Massaro, Montella e Del Piero protagonisti degli scudetti di Capello
a Milano, Roma e Torino
. Acori ha praticamente
tutta la rosa a disposizione, ma dovrà fare i conti con le tre partite
giocate in una settimana e il derby in arrivo. Sono sette i diffidati in casa
romagnola e c’è la possibilità che il tecnico ne risparmi
qualcuno. Difficile, quindi, indovinare la formazione. In porta ci sarà Pugliesi che ha scalzato Dei. Sulla corsia di destra Acori potrebbe arretrare Baccin,
inserendo Trotta per dare più incisività all’attacco
romagnolo e per dare un turno di riposo a Mastronicola.
Sulla sinistra davanti a Manfredini potrebbe toccare
a Tasso. Al centro, Acori risparmierà le emozioni del “Ceravolo” al diffidato Milone.
Al suo posto è pronto Porchia. Confermati Di Giulio e Cascione al centro
con Ricchiuti dietro a Moscardelli
.
Con la carta Motta da giocare in caso di
necessità. Ce ne sarà bisogno?

PROBABILE
FORMAZIONE (4-4-1-1) –
Pugliesi;
Baccin, D’Angelo, Porchia,
(Milone) Manfredini; Trotta, Di Giulio, Cascione, Tasso (Valiani); Ricchiuti; Moscardelli.
All.:
Acori.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

 

Autore

Redazione

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