“Non ci posso creeeedeeeeere”: la carta carbone

Due anni di B, sei allenatori, tre a stagione. Azionato il “turbo-Vico” di una riedizione peggiorata del 2004/2005.
di Giuseppe Mangialavori

Generalmente quando un giornalista fa un’intervista ad un personaggio che ha una storia alle proprie spalle chiede:” se dovessi vivere di nuovo, rifaresti le stesse cose che hai fatto?”. I più orgogliosi, dopo averci pensato su rispondono con un serafico quanto bugiardo “si!”. Ci esimiamo dunque dall’intervista a uno dei tanti neo dirigenti e non del “nuovo/vecchissimo” Catanzaro. Due anni sottoposti alla carta carbone. Tre allenatori l’anno scorso (Braglia, il “Professor” Cagni, e “Maciste” Bolchi), tre allenatori nel campionato della grazia ripescatrice: Buso, Guerini, …). Circa ottanta atleti (quanti “ex” incontreremo nei prossimi anni?) giunti e andati via da Via Lombardi e l’ennesima retrocessione è già dietro l’angolo!
Chi vestirà i panni del neo- becchino (con tutto il rispetto per chi lavora svolgendo questo ruolo) predestinato?

Ebbene, si. C’è un famigerato comico che sbattendosi le mani in facciadice :” non ci posso credere!”. Quanti di noi lo hanno fatto in questa circostanza? Certo è che gli errori nella vita si fanno. E’ umano. Ma ripercorrerne le mostruose vie in maniera speculare è veramente difficile. La Dirigenza dell’U.S. Catanzaro S.p.A. ci è riuscita. Proporrei ai migliori atenei d’Italia e del mondo e ai laureandi uno studio/tesi di laurea/ricerca sul caso dell’azienda U.S. Catnzaro S.p.A. perché è degno di “rispetto accademico” (ovviamente “rispetto” nelle casistiche di obbrobri aziendali per non essere imitato).

Nel Paese nel quale ci si affanna a ricercare le colpe, lungi da noi il farlo in questa sede perché le colpe sono così palesi e hanno tanto di nome e cognome, che sarebbe offendere l’intelligenza di chi scrive e quella di chi legge il volerle elencare. Mister Guerini, il tanto sognato mister, corteggiato e circuito in quel di Bergamo, quasi come un amante (Buso sedeva ancora sulla panca giallorossa…), viene rispedito alla Sky (forse) come se nulla fosse. Certo è che le dichiarazioni del Mister dopo la strà-strà-strà ennesima sconfittà di Avellino hanno accelerato e catalizzato la decisione della Dirigenza Giallorossa, e l’esonero è stato fisiologico.

Ora si assisterà all’ennesima conferenza stampa di presentazione del nuovo mister. Tutti gli addetti ai lavori in sala stampa, sciarpa al neo mister da esibire in pompa magna con il dirigente preposto a questo compito e giornalisti curiosissimi nel rubare un sorriso di ottimismo al nuovo messia. Vi anticipo il contenuto della conferenza stampa (anche non conoscendo ancora il nome e non sono un mago!). Domanda: Mister crede ancora che il Catanzaro si possa salvare? Risposta:” Certo che ci credo, altrimenti non avrei accettato. Ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti. Appena mi hanno chiamato (slap, slap, slap) ho subito detto di si, Catanzaro è una piazza importante per qualsiasi allenatore (slap, slap, slap) c’è una tifoseria calda ed esigente (slap, slap, slap) e una Società seria (superslap, superslap, superslap). Insieme ci toglieremo tante soddisfazioni… – e poi ancora – ho visto i ragazzi demoralizzati, bisognerà lavorare soprattutto sull’aspetto pssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssicologico ecc. ecc. ecc.

Tutti contenti, i presenti scambieranno le propri impressioni, chi dirà:” Questo si che è un allenatore, li farà lavorare sodo. Hai visto cosa ha detto? Ah, si, questo è quello giusto.” Il tutto si concluderà con il classico mesto commento sull’ex potenziale salvatore della patria, mister Guerini. Ad albero tagliato, accette e fuoco. Sarà così anche per il baffuto mister.

Cose viste e riviste, trite e ritrite in questi anni di buio profondo. Chiedo scusa per il sarcasmo strisciante ma (come credo tutti coloro i quali soffrono per questa situazione) sono (per ingentilire il termine che vorrei esternare) molto arrabbiato/sconfortato. Certo è che il povero Guerini, dopo avere sponsorizzato la ridicola campagna di cosiddetto rafforzamento della nuova (vecchissima) Dirigenza, non si sarebbe mai aspettato il benservito. Eppure ha sbagliato anche lui. Forse prima di andare a letto, ogni sera leggeva il bellissimo comunicato stampa di chi di lì a poco lo avrebbe condotto nell’Orto degli Ulivi…! Bla, bla, bla, parole, parole, parole, soltanto parole per noi!

Poco importa del nome del successore di Mister Guerini. Il Catanzaro sta perdendo la faccia (anzi, l’ha già persa) e per riconquistarla si dovranno sudare le classiche sette camice. C’è già chi spera nei due gironi di un ipotetica serie B 2006/2007 e si augura di essere un… girino per cibarsi sin d’ora di un nuovo ripescaggio e rinascere poi a nuova vita. Sinceramente tutto ciò sa di orrido

Quello che fa specie è la constatazione della totale ignavia che si respira ovunque. Ora si dice in giro che ci sono molti altri “interessi” (ora li chiamano così) e chiunque teme, chiunque tace, chiunque tenta di dipingere il reale epurandolo della sua stessa essenza. Ma perché? Perché tutto questo liquame? Il sangue di chi ha un minimo di dignità dovrebbe ribollire a mille. Cosa? Dignità, ah si, dignità! Oggetto sconosciuto ai più e introvabile di questi tempi a Catanzaro.

Forza vero Catanzaro, restituisci la tua vera identità a chi se lo merita!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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