Società sportiva o partito politico?

Solo dopo pochi minuti dall’annuncio della nomina a Presidente di Bernardo Colao, sconcertante conunicato dell’US Catanzaro sulla questione concessione pubblicità, stadio, campo d’allenamento…

Tutti insieme, forza giallorossi

Con la nomina del nuovo organigramma societario ha inizio un nuovo ciclo (che si spera lungo e denso di soddisfazioni) dell’U.S. Catanzaro Spa. Anzitutto ci preme ringraziare quanti in questi giorni hanno manifestato l’interesse a far parte dell’azionariato della società (rispettandone anche la decisione di non acquisire azioni); la nomina dell’imprenditore Bernardo Colao a Presidente vuole rappresentare, oltre alla stima verso l’apprezzato professionista, un ulteriore gesto di apertura a tutti coloro che intendano partecipare alla vita dell’U.S. Catanzaro Spa. Questa società, qualora ce ne fosse bisogno, ha ampiamente dimostrato di non aver preclusioni verso nessuno, sia per quanto riguarda la quota azionaria da acquisire, sia per gli incarichi direttivi da assumere. L’interesse è solo quello di cercare di agire nel bene del Catanzaro (con tutti gli errori possibili in questo settore). Questo è il motivo per cui si è proceduti a rafforzare la squadra nonostante fosse in atto la trattativa di cessione di quote azionarie. Con la situazione di classifica attuale e con l’incombere del campionato, non si poteva certo aspettare l’evolversi di situazioni tutte da definire. Oggi qualcuno, magari alla ricerca di ulteriori motivi per fare polemiche, si interroga anche sull’ulteriore sforzo prodotto per tentare di rimanere in serie B. Ma se il Catanzaro, come si dice, è un bene di tutti (anche se i soldi li mettono in pochi) perché alle proteste legittime per i mancati risultati, non corrispondono altrettante manifestazioni di indignazione e di ribellione per il fatto di non avere ancora un importante sponsor locale? Che per allenarsi bisogna andare in provincia di Crotone? Che, da tre anni in attesa di aver concesse le aree dello stadio, oggi ci viene richiesto anche l’obolo per la pubblicità allo stadio?
Diciamo questo non tanto per denunciare forme di sciacallaggio politico-imprenditoriale (vi ricordate come erano ben visibili gli stessi soggetti quando si vinceva spesso?) ma perché consapevoli del fatto che senza l’aiuto di tutti, fare calcio a Catanzaro sarà sempre più difficile, a prescindere dalle categorie che negli anni si andranno a disputare. Solo in pochi sono veramente disponibili a farsi carico di un fardello economico sempre più importante (ora che è in discussione anche la mutualità tra le componenti del calcio professionistico) per continuare a dare dignità ad una città che sino a poco tempo fa ha rischiato di sparire dal calcio professionistico. La dignità non è legata tanto o solo ai risultati sul campo ma anche all’immagine che si dà all’Italia intera per il comportamento dei propri rappresentanti e dei propri tifosi.
Ed allora tutti insieme, forza giallorossi.

fonte: Ufficio Stampa U.S. Catanzaro S.p.A

Autore

Tony Marchese

Scrivi un commento