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COMUNICATO CLUB CANI SCIOLTI SANTA MARIA

Il Presidente Jack Di Maio si dimette, con lui anche Salvatore Scerbo membro del consiglio direttivo

Sicuramente tutti si staranno chiedendo le motivazioni che hanno portato giorno
14 dicembre 2005 alle dimissioni irrevocabili dalla carica di presidente Jack
Di Maio e dal consiglio direttivo di Salvatore Scerbo con non automatico ma
necessario( soprattutto viste la corrente decisionale all’interno del club)
allontanamento volontario e non forzato di entrambi dalla stessa associazione.
Le giustificazioni possono rientrare in un unico grave episodio, che consiste
nella non osservazione di una fondamentale regola iscritta e approvata in sede
iniziale nello statuto del club, che specifica senza ombra di dubbio i fini non
politici del Catanzaro Fans Club “Cani Sciolti” .
Basterebbe solo la lettura di questa regola per giustificare qualsiasi azione
utile all’allontanamento di correnti politiche lesive per il buon prosegue di
qualsiasi Fans Club.
Ma purtroppo non tutte le persone sembrano aver rispettato gli ideali decisi a
priori ma col passare del tempo personaggi costituenti la parte attiva del club
si sono fatti infettare dal virus della politica compromettendo per sempre la
vita del “ Cani Sciolti”.
Il tutto è nato quando persone all’interno del club hanno autorizzato la stampa
di un articolo dove senza alcun dubbio veniva pubblicizzato un movimento
culturale che nei prossimi mesi ufficializzerà la propria candidatura
all’amministrative di maggio.
La nostra prima reazione fù quella di dissociarsi immediatamente dal suddetto
articolo,facendo comparire una nota nel successivo giornalino del club,
decisione che giustamente riservammo al consiglio direttivo, per essere chiari
su questa nota compariva la frase “ L’ESTRANEITA’ DA QUALSIASI FORMA POLITICA”,
espressione che senza ombra di dubbio per chi conosca un poco l’italiano sta a
significare il distaccamento dal famigerato articolo e quindi dal famoso
movimento culturale, senza che il club si schieri a favore di terzi o quarti
correnti politiche.
Come giusto che sia, fù riunito un consiglio direttivo, che a mio viso
piuttosto insolito vista la massiccia partecipazione di soci fondatori di cui
sino a quel giorno ignoravo l’esistenza , e cosa a mio avviso ancora più grave
consiste nella decisione di escludere i soci sostenitori da ogni forma di
partecipazione , premettendo che prima di tale data soci sostenitori non
differivano se non sulla carta e sul prezzo della tessera dai fondatori per
quanto riguarda il potere decisionale.
Comunque svolta una “ Regolare” votazione si è deciso di non far comparire la
nota di distaccamento dal cancro politico.
Perciò fatte le dovute valutazioni, ovvero che negare una nota dove si
specifica senza metafore che il nostro club è estraneo ad ogni forma di
politica significa a sua volta non rispettare una regola dello statuto, quindi
siamo giunti alla tanto dolorosa decisione.
Ma il contrasto che più di tutti ha aumentato il divario tra le due fazioni
consiste nel mancato accordo per l’assegnazione delle cariche dirigenziali,
vista l’opposizione specialmente nell’abbandono di una fondamentale come quella economica.
Dopo aver descritto la situazione ci rivolgiamo ora ai cosiddetti “ Divoratori
di Club “ dicendogli che comportamenti mirati alla distruzione di
associazioni come i club non portano come loro pensano dei vantaggi ma a dei
svantaggi, gli stessi svantaggi che hanno da sempre penalizzato la nostra città
, quindi prego questi politologi da strapazzo di starsene a casa invece di
danneggiare la comunità, scrivendo articoli che non rispecchiano la volontà dei
tanti ma dei pochi , mancando di rispetto non solo alla città ma anche agli
amici.
Come disse un filosofo Bacone “ partendo dai dubbi si arriva alle certezze ” il
successivo attacco alla persona da parte del club con menzogne relativa alla
vita privata di due soci fondatori ,dove ognuno può percorrere la strada che
ritiene più giusta sempre nei limiti della correttezza, senza mancare di
rispetto sopratutto infangando anche il nome di persone assenti, ci fa pensare
male anche sapendo che “Pesar male è peccato ma molto spesso ci si azzecca”.
Noi nonostante l’evolversi della situazione auguriamo al “ Cani Sciolti” un
futuro prosperoso e senza più ombre, anche se il nostro allontanamento non
passerà inosservato procurando un emorragia di dimissioni.
Per concludere vogliamo dire che non bisogna avere “Catanzaro nel cuore”… per
avere nel cuore il Catanzaro.

Jack Di Maio
Salvatore Scerbo

Autore

Paolo Spinoso

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