Serata storica: U Morzeddhu a Milano

La nebbia, la neve ed U Morzeddhu

Chi l’avrebbe mai detto che tra i tanti ristornati e pizzerie milanesi ce ne fosse uno che prepara il tipico piatto catanzarese: “U Morzeddhu”. Invece si! Ieri sera, un gruppo di una ventina di tifosi del Catanzaro, legati al sito UsCatanzaro.net ed alla Associazione Il Catanzaro nel Cuore Sanguinis Effusione, si è dato appuntamento al Moon Light, locale sito nella zona sud di Milano, gestito da catanzaresi DOC.
Alle 21 tutti davanti al Moon Light con l’acquolina in bocca, per questo appuntamento atteso da circa un mese. All’ingresso del locale, si è assistito ad una scena difficile da vedere nella città meneghina: il gagliardetto giallorosso appeso vicino la cassa. Ci si è sentiti subito a casa.
Accolti da una voce amica, cioè da un signore con accento catanzarese, si è preso subito posto, la fame iniziava a farsi sentire.
Composizione della tavolata a ferro di cavallo:
DaviP, un tifoso doriano che si è dichiarato giallorosso e seguirà con noi la trasferta di Bergamo, Maxs_da_Mi, Jonny, Lorenzo, amica di Lorenzo, Ivano, 1960, Mincrisciu, Tony_da_Milano, MisterX, Giallorosa_perForza, GrecouBoss, Mammaacapu, Novecento, AdrydaMilano, Alexdemux, Marco, Fabio1983.
Si è iniziato con un gustoso antipasto calabrese composto da: soppressata, pecorino, peperoncini, pomodori sott’olio, olive schiacciate, accompagnato da abbondante vino rosso che è piovuto ininterrottamente fino a fine serata nei voraci stomaci del gruppo catanzarese.
Si inizia con i brindisi inneggianti ai giallorossi, il primo lo fa DaviP, seguito subito dopo da Mammaacapu e Lorenzo.
Nel frattempo giungono in tavola le scilatelle col ragù, una delizia, e i più attrezzati, DaviP e GrecouBoss, tirano fuori le loro armi, dei peperoncini freschi freschi.
La serata inizia a riscaldarsi e, tra vino, peperoncini e scarpette, si iniziano a fare pronostici per la partita di Bergamo contro l’Atalanta e per la fine del campionato. Le speranze son tante.
Ancora manca il protagonista della serata: il morzello. Finalmente arriva, servito in una specie di pitta fatta di pasta per pizza. Via col primo assaggio e i primi commenti: “È bonu!”. Purtroppo non si può mangiare con le mani, come vorrebbe la tradizione, e tutti quanti muniti di coltello e forchetta non lasciano nulla nel piatto. Il vino scorre sempre a fiumi e inizia a fare i primi effetti.
I gestori del locale per farsi perdonare l’assenza della pitta hanno preparato la pitta ‘nchiusa, tipico dolce catanzarese, accompagnata dal mitico Amaro del Capo.
La serata sta giungendo a conclusione, e prima di salutarsi e darsi appuntamento a Bergamo, non manca la sorpresa finale: all’uscita dal locale, dal cielo cadono abbondanti fiocchi bianchi e per terra ci sono già 5 cm di neve.
Spettacolo suggestivo e insolto per Milano che non ha mai visto così tanta neve in autunno e un fantastico gruppo di catanzaresi mangiarsi “U Morzeddhu”, proprio nel capoluogo meneghino.

Mario Chiodi

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